domenica 13 maggio 2007

La terza via


Tra il “Family day” e il “Coraggio laico” ci vorrebbe una terza via. Quella di uno Stato laico.

Beppe Grillo.

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E leggi anche questo:



Io credo in un'America in cui la separazione di Chiesa e Stato sia assoluta e in cui nessun prelato cattolico possa insegnare al Presidente (qualora questi sia cattolico) quel che deve fare, e in cui nessun pastore protestante possa imporre ai suoi parrocchiani per chi votare; un'America in cui a nessuna Chiesa o scuola di carattere confessionale siano concesse sovvenzioni tratte dal pubblico denaro oppure preferenze politiche, e in cui a nessuno sia impedito di accedere a un pubblico ufficio, solo perché la sua religione differisce da quella del Presidente in grado di nominarlo o del pubblico in grado di eleggervelo.

Io credo in un'America che ufficialmente non sia cattolica né protestante né ebraica; in cui nessun pubblico ufficiale richieda o accetti istruzioni sulla politica da seguire vuoi dal Papa, vuoi dal Concilio nazionale delle Chiese, vuoi da altre fonti ecclesiastiche; un'America in cui nessun organismo confessionale cerchi di imporre, direttamente o indirettamente, la propria volontà al popolo in generale ovvero alle iniziative dei pubblici funzionari, e in cui la libertà di religione sia una e indivisibile, talché ogni azione contro una delle Chiese sia considerata attentato contro la nazione nel suo complesso. (...)

E io qui, questa sera, vi imploro di seguire questa tradizione e di giudicarmi in base all'opera da me compiuta al Congresso nel corso di quattordici anni:
le mie dichiarate prese di posizione contro l'invio di un ambasciatore presso il Vaticano, contro l'aiuto anticostituzionale alle scuole parrocchiali, contro ogni forma di boicottaggio delle scuole pubbliche (che io stesso ho frequentato).

Ma, semmai tempo verrà - ed è un'ipotesi per assurdo, perché io non ammetto neppure la remota possibilità di un simile conflitto in cui il mio ufficio m'imponga di scegliere tra venir meno alla mia coscienza o venir meno all'interesse della nazione, ebbene, io darò le dimissioni dal mio incarico, e spero che lo stesso sia pronto a fare ogni altro coscienzioso servitore della cosa pubblica.

 Senza riserve, infatti, io posso, per usare le parole del giuramento stesso, «solennemente impegnarmi con giuramento a lealmente adempiere alle funzioni di Presidente degli Stati Uniti col meglio delle mie capacità, preservando, difendendo e proteggendo la Costituzione, con l'aiuto di Dio».

John Fitzgerald Kennedy in Virginia, durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali USA del 1960.

(Trovata nella mia email  da parte di Giampietro Sestini segretario di
Libera Uscita).


Sestini accompagna il discorso di Kennedy con questa proposta:

Per far 
fronte ad alcune giuste rivendicazioni del "Family day" e contemporaneamente rispettare la nostra Costituzione, vi propongo di raccogliere insieme (SENZA la sponsorizzazione ufficiale di partiti politici) le 50.000 firme necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare che abolisca l'ora di religione e utilizzi i conseguenti risparmi per finanziare asili nido, "bonus" per i bebè, ed altri sostegni alle famiglie.



Io (Barbabianca) propongo anche una iniziativa contro il modo truffaldino di assegnare l'otto per mille che fa arrivare al Vaticano anche i soldi di chi non glieli ha destinati.

E poi una regolamentazione (o cosa sia) dello IOR, la banca vaticana in odore di cadaveri eccellenti tipo Calvi e Sindona per non dire di quel papa che è campato 20 giorni. Mai sentito il nome di Marcinkus? Perché l'otto per mille non può essere decentrato alle Conferenze episcopali regionali con obbligo di rendicontazione? Il Federalismo che voleva Cattaneo e che predica Bossi. Perché no.

"A tutti puzza questo barbaro dominio". Questa gente ha da essere "o senza vizi o senza autorità"  (Francesco Guicciardini, citato a memoria).

E poi bisogna lottare contro la fine dell'embargo mediatico alle Comunità di base, ai cattolici del dissenso, alla teologia della liberazione, alle minoranze religiose...guerra biologica al posto delle inutili e/o dannose imprecazioni anticrittogamiche contro questi e quelli (politici e monsignori).

Un po' meno convegni, seminari e tavole rotonde sulla laicità. Lor Signori fanno come gli Israeliani che mentre  distraggono il mondo con le discussioni sulla tregua e sulla prossima pace abbattono le case coi caterpillar e con quei mattoni costruiscono il muro. Mentre a Roma si tiene un consiglio dietro l'altro, Sagunto viene espugnata. Storia vecchia.


In nome della pari dignità. Coraggio.

2 commenti:

  1. Bravo hai la mia approvazione sopratutto perché hai affrontato il tema del dolore e della sofferenza fisica e psichica per me indissolubilmente legate Orni perché chi soffre fisicamente non può essere che depresso o arrabbiato e d'altra parte le sofferenza psichica si manifesta con dolori fisici. Devo ancora leggere tutto con attenzione perché siamo tornati dalla Libia solo ieri, molto stanchi.

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  2. Il mio babbo tornò dal fare il militare a Tripoli nel 1939, in tempo per scampare dalla guerra imminente. Mi piacerebbe ri-vedere Tripoli un po' con i suoi occhi un po' con i miei.

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