martedì 30 settembre 2003



 


Black out elettrico del 29 Settembre 2003


Occhio, ragazzi (cartello-logo nelle campagne toscane al tempo del mostro di Firenze).


Bella Toscana


Onore al merito


L'Accademia dei Georgofili


Fino aI 1780 non vi erano che pochissime piante di olivi in Casentino come in Mugello, mentre verso la fine dell' 800 tutti i pendii soleggiati erano coperti della fitta trama della coltivazione promiscua dove l'argenteo olivo predominava, come fa tuttora nell' aretino. La stessa cosa si dica per la piantagione della vite che era relativamente scarsa in certe zone del Casentino come nel Mugello e nel pistoiese sino a dopo il 1770. Fu l'Accademia dei Georgofili a studiare come meglio sfruttare ogni possibile terreno e ambiente toscano e a ridurre in poco tempo la regione in un vero giardino, come lo troviamo all'inizio dell' era della fotografia. Il degrado dell'ambiente durante tutto il XVII secolo aveva ridotto i pascoli e il numero di capi di bestiame. La Toscana doveva importare dallo Stato Pontificio 800 paia di buoi e 3.000 vitelli all'anno. Durante il periodo mediceo si erano protette le foreste, ma nel 1773 il Granduca concesse il privilegio di tagliare i boschi per creare lavoro e commercio in zone depresse e remote. Fu così che i boschi furono abbattuti sul Pratomagno e su tutto l'Appennino attorno al Falterona. Boscaioli e carbonai venivano dal pistoiese e dalla Lombardia a distruggere l'opera della natura. Si salvarono solo i boschi delle Corporazioni degli eremiti. Nel 1790 l'Accademia dei Georgofili iniziò la riforestazione bandendo concorsi e gradualmente le montagne brulle e dilavate iniziarono a coprirsi di nuovo di vegetazione.


(Da Giovanni Caselli, Casentino, o.c.pg. 49)

Giovanni Caselli






Bella Toscana


Pietro Leopoldo di Lorena


(1765-1790)


un sovrano eccezionale







 


 



 


 


(Giovanni Caselli, Casentino, Guida storico ambientale, Ed. Le Balze, Montepulciano, luglio 2003, pgg.48-49).







Nasce la casa colonica toscana mediante la promessa granducale ai proprietari del rimborso di un quarto della spesa per costruzioni di tipo rurale. Le costruzioni, restauri e ricostruzioni devono aver luogo sotto il controllo delle Accademia dei Georgofili e dei suoi Censori che avevano in precedenza approvato e definito utile, meritevole di pubblicazione uno studio dell' ingegner Ferdinando Morozzi.

Il Morozzi presenta e qualifica il podere di montagna da quello di collina e di pianura. Come un nuovo Vitruvio, questo ingegnere, specifica che per ogni tipo di casa l'esposizione sia sana, che l'acqua sia comoda per le faccende di famiglia e del podere. Per tutti e tre i tipi di case egli prescrive un pianterreno e un primo piano. Per una famiglia di dieci persone in podere di montagna egli progetta per il piano terra: chiostro o corte murata, pozzo o cisterna, forno capace di 3 staia di pane stanza per il telaio delle donne, per gli arnesi, ceste, corbelli, pale, basti e attrezzi vari. Include quindi tante stalle quante sono le specie di bestiame; tinaia, cantina, caciaia e stanza per fare il burro, seccatoio per le castagne e stanza per ghiande, Capanna e fienile, tettoia coperta per carri e tregge, "coperta” per conci, gallinaio, aia per tribbiare. Al primo piano si troverà una grande cucina, dove mangerà tutta la famiglia, detta ordinariamente casa; camere a due letti, stanza per stendere le olive ricavabile sopra la cucina con semplice palco di tavole, verone o loggia o terrazzo coperti per le faccende nel tempo di pioggia, stanza per il padrone a guisa di magazzino, colombaia.

In collina, una casa colonica deve poter ospitare una famiglia di l2-14 persone e deve essere adatta a un podere che produca principalmente vino e olio. Il Morozzi consiglia oltre ad avere tutti gli annessi e connessi della casa di montagna, la casa di collina abbia anche l'oliviera e il frantoio, varie stanze a palco per 'soppassire' l'uva, dare colori al vino e fare vini scelti. La casa del podere di pianura, che deve essere capace di una famiglia di 14-16 persone necessita di una grande aia per le battiture e per i pagliai, per il rigiro dei carri, per il deposito di erbe e i segati (foraggi) per le bestie, potature e strami; una gran coperta (tettoia) accanto all'aia per coprire i carri, le fascine, i pali, i legnami, cipolle, difendere le raccolte dalle improvvise piogge nel tempo della trebbiatura e per asciugare ogni cosa. Questa casa non ha chiostro, seccatoio, stalle per porci pecore e capre ma ha più stalle per vacche e cavalli, stalletti per agnelli da macello e il 'castro' per il porco ad uso del contadino.

La cucina del contadino è caratterizzata dal gran focolare dove possono, secondo il Morozzi, accomodarsi a sedere 14-16 persone. Vi si accendono gran fuochi dove si pongono ceppi spietati che durano ad ardere fino a 6-8 giorni di continuo. Dalle travi del soffitto pendono cavalletti dove sono appesi granturco, cipolle, zucche da inverno e finocchio. I contadini non devono avere una camera ciascuno, ma ogni camera deve avere due letti a motivo dell' emulazione nel levarsi la notte a rivedere i bestiami e per essere solleciti la mattina al lavoro. Le finestre saranno piccole per proteggere dai venti, alle pareti vi saranno cavicchi ove i contadini appenderanno le umili loro vesti. Il capo famiglia deve dormire in una camera da cui egli possa vedere e sentire se i figli e le nuore sono solleciti nelle faccende.

Se quelli del Morozzi erano piani utopici è pur vero che case come quelle descritte si trovavano persino in Casentino.

 


Estracomunitari


Genti di varia origine: germanica, ebrea, siriana, armena e greca, formavano il grosso della popolazione toscana all’inizio del ‘300.
(Giovanni Caselli, Casentino, Guida storico ambientale, Ed. Le Balze, Montepulciano, luglio 2003).

sabato 27 settembre 2003

 


Cinghiale in casseruola


 


Battuto di sale, pepe, cipolle, aglio, rosmarino, salvia, carota, foglie d’alloro + vino.


Immersi i pezzi di carne per un giorno e una notte.


Tolta la carne dal guazzo, asciugata dall’acqua nel tegame a fuoco lento, senza niente tranne un po’ di sale.


Rifatto un nuovo battuto come sopra, messo nel tegame con un fondo d’olio e cotto a fuoco lento (h. 1,30); sul finire aggiunto pomodoro a pezzetti.


Un quarto d’ora in pentola a pressione per rendere tenera la carne.


(fatto da Barbabianca il 26 settembre 2003 alle Lame, sotto la supervisione di Mariella e Stefano.


Voto di Simone, Mariella e Stefano:10).


NB. Il cinghiale era stato preso, surgelato in pezzetti piccoli, dal capo dei cacciatori di cinghiali di Ortignano – rapporto qualità-prezzo ottimo - ; carote, salvia, rosmarino, alloro, pomodori provenivano dall’orto di Stefano, più che biologico (l’orto).


PS. Prima volta di Barbabianca, cuciniere mancato.


 


 

giovedì 25 settembre 2003


 


Odissea settembre 2017


Fantascienza e fantarealtà.


Fantascienza


Fading Suns


Delle molte casate nobiliari diffuse per i Mondi Conosciuti, solo cinque sono riuscite a diffondersi ed effettivamente governare lo Spazio Umano: sotto il nuovo Imperatore, naturalmente. Le Guerre dell'Imperatore hanno esatto un pesante tributo su queste casate: gli sconfitti adesso lottano per recuperare le terre e il potere perduto, mentre i vincitori continuano a lottare per assicurarsi che i loro rivali rimangano sottomessi.



Casata Decados Viscidi, astuti e portati al successo, i Decados sono saliti al potere tramite l'inganno e un'incredibile comprensione dei propri rivali, aiutati, senza dubbio, dalla loro ampia e invisibile rete di spie. Sebbene le altre famiglie li accusino di numerosi crimini, i Decados sono qui per rimanere e quindi devono essere trattati come vogliono loro. I vassalli dei Decados disprezzano i loro signori ma sono tenuti a freno dalla paura o dalle promesse di potere fatte a coloro che si dimostrano bravi lacchè.


Fantarealtà


11 settembre 2001
"Sono assolutamente convinto che la CIA disponesse di una completa e perfetta conoscenza anticipata degli attacchi, compresi data, ora, luoghi e ubicazione".


( Ruppert sul OnLine Journal)



sabato 20 settembre 2003




 


Buongiorno notte


Ieri sono andato con Paola a vedere Buongiorno notte di Bellocchio.



Quando rapirono Moro, assassinando 5 agenti della scorta, metà marzo, ero in Val Veny, e stavo mettendomi il piattello dello skilift tra le gambe quando sentii un addetto all'impianto dire all'altro: hanno rapito Moro, ostrega. Gli impianti continuarono ad andare, la giornata era bella, la neve ottima. Quanto al film di Bellocchio avrei alcune cose da dire; mi limito a una: al posto di Moro che passeggia soddisfatto per le vie di Roma, dopo morto, io avrei messo Kissinger.


Bellocchio ha preferito cantarci una ninna nanna, chiudendo gli occhi alla fantarealtà. Buonanotte Bellocchio.



Ma ho cominciato a scrivere con l'intenzione di esprimere un'altra considerazione: la sala di proiezione era la n.1 delle 11 dello Warner Village. Lo W.V. è un nuovo, nuovissimo complesso urbanistico multivalente in via di allestimento nella zona SudOvest di Firenze, la zona mia, Isolotto-S.Bartolo, adiacente Casella, Casellina, Scandicci.



Ci arriviamo in macchina, grande posteggio gratis, scala mobile, primo piano. Grande salone, un po' spaziale, piuttosto sul cupo, giovani commessi in divisa da quasi alieni, Bar, gelateria, sala giochi in allestimento, grandi poster cinematografici, alla Swarzenegger. Gli occhi miei e di Paola si riposano disperatamente su un poster decentrato in alto con Hunfrey Bogart e Ingrid Bergman in Casablanca. Sono le 5,20 pm; la inconsapevole giovane aliena della biglietteria ci ferma: si può entrare alle 5,30, non prima; lo spettacolo comincia alle 5,50; 20 minuti di reclame.
Per passare i 30 minuti ci accostiamo al bar-gelateria: il gelato più piccolo, in coppa, 1,70, è sproporzionato per noi e insipido. Seduti ad un tavolino un giovane padre con il suo piccolo sono alle prese con un grande bicchiere di carta coperto collegato alla bocca con cannuccia: accanto una pentola in plastica piena di mais soffiato: passatempi americani, bimbi gonfi, adulti grassoni tra pochi anni.
Intorno pupazzi di plastica con personaggi disneyani.
La sala n.1, piccola, belle comode poltrone già a misura di culo americano, in tutto 4 anziani, noi compresi. Lo schermo è già al lavoro; Paola mi dice che è già il film; non ne sono sicuro ed ancora non lo so. Il sonoro è ad immersione totale, come il battesimo ortodosso. Guardo Paola: ho dimenticato i tappi per le orecchie; bisogna che me li tenga in tasca fissi, come la patente. Questo del sonoro per me è un vero problema, anche fuori del W. Village. Bisogna fare una proposta di legge per il controllo fiscale dei decibel, così come si fa in questi giorni il controllo delle caldaie da riscaldamento: altrimenti, tra pochi anni, gonfi, grassoni e ...sordi ma senza Alberto.
Un'altra cosa: a Firenze le sale cinematografiche dimezzano il biglietto agli anziani, ma la Warner B. non lo fa. L'Amerika va verso i giovani; conquistando loro conquista il mondo. Chiamali scemi.



A proposito del controllo caldaie: ieri ho avuto l'ispezione degli addetti mandati dal Comune: 100 euro, 200.000 vecchie lire. L'impianto è nuovo, l'ultimo controllo certificato dalla mia Ditta è del 6 marzo 2003. Però dovevamo mandare il verbale con l'attestato di versamento di 10 (dieci euro) entro Giugno. Ma "la vecchiaia ha 19 mancamenti che con la perdita della memoria fanno 20" ( Lucignolo, il mio compagno di merende). A parte la vecchiaia, Barbabianca a giugno era tutto preso per la compilazione e il pagamento dell'ICI (sempre al Comune) e si è lasciato sfuggire l'impianto di riscaldamento; d'altronde in maggio stava a spassarsela tra Marocco e Spagna.
Comunque per la cronaca, costo revisione caldaia per il 2002-2003:
6 marzo, alla Ditta F.lli Sartorio (sono molto bravi e tra l'altro si erano sbracciati per raccomandarci di spedire al Comune nei tempi prescritti il loro verbale con la ricevuta del CCP; grazie Alfredo): euro 48.
19 sett al Comune di Firenze: euro 100.
Però, questi Comuni!
E' ben vero che il comune si sarebbe accontentato di 10 euro solo per aprire la mia raccomandata e vedere che tutto era a posto nel mio appartamento, grazie alla Ditta F.lli Sartorio.
Ho mandato un fax al Sindaco e uno alla ITAGAS AMBIENTE tentando di evitare l'ispezione superflua del 19 u.s. Sono stato di persona alla ITAGAS, ho potuto parlare col Dott. Gambineri, responsabile della mia zona. Ma oramai la pratica è inserita nel computer e non si può fermare. Al Sindaco dico: fai come le Assicurazioni auto: un mese prima della scadenza manda una letterina di richiamo: ricordati di mandarmi 10 euro sennò te ne prendo 100.
Invece mi ha solo ricordato che se non versavo ora i 100, avrebbe applicata la sanzione di Euro 516,00 (cinquecentosedici), che sarebbe stata iscritta a ruolo così come stabilito all'art.13 del Regolamento Comunale approvato con D.G.M. n.321/253 del 30/04/02.
Sarebbe poi seguita la sospensione del combustibile e l'intervento della forza pubblica per la verifica coatta.
Insomma.
Ci credete? ora che l'ho scritto sulla grande tela che avvolge tutto il pianeta, mi sento come sollevato; quasi soddisfatto della perdita dei miei 90 euro; un sottile piacere masochista. Grazie Splinder.
Mi dispiace ma non ho finito.
Il Sig. Gambineri mi ha ricordato quanto già sapevo: una volta che la pratica è nel computer non si può fermare. Già.
Si potrebbe però fermare il computer o altrimenti portare i computer a vedere Terminator 3 dove, mi dicono, le macchine si ribellano.
La mia lingua batte sul dente malato: vi ricordate di Coleen Rowley? E' quella di mezzo.
Dichiarata donna dell'anno 2002 da Time; è un'impiegata dell'FBI, Ufficio di Minneapolis, la quale, prima dell'11 settembre 2001, mette gli occhi sul 20° futuro kamicaze e chiede, prima a babbo FBI e poi direttamente a mamma CIA l'autorizzazione a requisire il computer del sig. Moussaoui.
Cara Coleen, il computer non si tocca, se no si ferma la pratica.
E la pratica è andata avanti: 100 euro a testa per tutti e ciascuno i 6 miliardi di umani che strisciano sul pianeta.


E' stato il gioco del totodollaro.


Per un affare come questo, valeva la pena di buttare giù due torri.
Quell'altro, per cominciare, aveva addirittura incendiato il Reichstag.


Ceterum censeo Imperium delendum esse
aut minus
Ceterum censeo Imperio resistendum esse.


venerdì 19 settembre 2003

 


Un gran libro di fantarealtà


 


Roberto Quaglia


Tutto quello che sai è falso.


Nuovi Mondi ed.


pgg.424


Euro 23




 


 


Odissea settembre 2017


Fantascienza e fantarealtà


Post n.2


Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sull'11 settembre 2001, ma che non avete mai osato chiedervi.


Nelle pagine seguenti: Storia rivisitata dell'11 settembre 2001, versione 1.0 (soft) :: Storia rivisitata dell'11 settembre 2001, versione 2.0 (hard) :: La minaccia dell'antrace :: I servizi segreti pakistani :: Altre coincidenze :: Gore Vidal chiede l'impeachment :: Le visioni di Bush :: Plausible Deniability :: La nuova Pearl Harbour :: Bias di conferma :: L'epidemia di Sars :: Il caso dei microbiologi scomparsi :: Guerra bioeconomica :: Storia e gloria della dinastia Bush :: La biblioteca di Babele :: Approcci moralisti :: L'ex strumento militare :: Tutto quello che avreste sempre voluto sapere? No, non tutto



Come Philip Dick è capace di smontare la realtà e di far crollare tutte le certezze. Come Robert Sheckley è capace di riderci sopra. Ma per quanti paragoni si possano cercare, l'unica cosa certa è che Roberto Quaglia è unico. E forse è una fortuna.
Avviso ai naviganti.
Questa è una rivista di fantascienza. Questo è un articolo di fantascienza. Ciò che segue è pura speculazione, e quindi non è vero. Nessun tribunale lo ha certificato vero. Nessun giornalista lo ha scritto. Nessun telegiornale lo ha detto. Quindi non è vero. Non sostengo che per contro sia falso. Consideratelo come il gatto di Schrödinger, una creatura contemporaneamente e paradossalmente sia viva che morta, sia vera che falsa, sino al momento in cui qualcuno andrà davvero a controllare come stanno le cose. Oppure, se questo vi riesce problematico, fate semplicemente così: non credete una singola parola di ciò che da questo momento in poi segue, e godetevi il viaggio nel paese delle meraviglie facendo bene attenzione al paesaggio.



Nulla sarebbe ciò che è
Perché tutto sarebbe ciò che non è
Ed anche il contrario - ciò che è, non sarebbe
E ciò che non sarebbe, lo sarebbe.
Vedi?
Da "Alice nel Paese delle Meraviglie", di Lewis Carroll



Devo ammetterlo. C'ero momentaneamente cascato anch'io. C'era cascata Oriana Fallaci. Ci eravamo cascati tutti.
Scrivevano Silvio Sosio e Luigi Pachì nell'editoriale del numero 69 di Delos, settembre 2001: Non è facile occuparsi di fantascienza, quando la realtà si spinge più avanti delle peggiori fantasie, sorpassa scorrettamente sulla destra, e alla fantascienza sembra non resti più nulla da dire.
Sullo stesso numero, su Pensiero Stocastico anch'io affrontavo l'argomento a modo mio, credendo anch'io - come le vittime di Orson Wells molti decenni prima - che stesse andando in onda la Realtà, anziché - come sarebbe venuto fuori in seguito - il primo episodio di una nuova serie di fiction televisiva popolare. Già verso sera dell'11 settembre, tuttavia, qualche dubbio mi era venuto, ma non lo avevo preso sul serio, archiviandolo nello sgabuzzino delle paranoie gratuite. I dubbi erano in me generati da una semplice analisi del cui prodest, cioè chi è che alla fine ci andrà a guadagnare in tutta questa faccenda. Probabilmente il 90% di tutti i misteri politico-criminali del mondo si possono risolvere rispondendo in modo lucido a questa semplicissima domanda coniata dai nostri saggi antenati. Mancavano però i dati per dare sostanza alle fantasie, o comunque mancavano a me. Altri avevano già capito tutto. Il comandante in capo dell'aviazione russa Anatoli Kornukov, tanto per fare un esempio, dichiarò già il giorno seguente all'attentato che portare a termine un'operazione del genere va generalmente considerato impossibile (1), mentre Putin offrì ironicamente agli americani la disponibilità della Russia a provvedere in futuro alla protezione dello spazio aereo statunitense. Tom Clancy dichiarò che se avesse scritto un libro nel quale si verificassero gli eventi appena avvenuti, nessun editore lo avrebbe pubblicato, giudicandolo completamente inverosimile.
Al momento in cui scrivo è trascorso un anno e mezzo da quel fatidico giorno e i dati, nel frattempo, sono saltati fuori e sono alla portata di tutti. Certo non li troverete a titoli cubitali sui grandi giornali quotidiani, né nei telegiornali o nelle parole dei commentatori cacasotto segnati dal terrore di non apparire politically correct e di perdere i loro privilegi. Ma nelle pieghe della realtà oggi i dati ci sono, basta saperli trovare. E su Internet, per fortuna, pieghe della realtà ce ne sono a sufficienza, ed è lì - e non sui mass media schiavi di forze occulte e conformismi stolidi - che le informazioni vanno cercate nell'ultima release del Villaggio Globale.




 


Chi lo dice


Bush duro con Arafat
"Ha fallito come leader"


 


Dopo Cancun


Buona notte con tre pensieri di un economista pentito.


Passo 6: Smetti di dare un prezzo a tutto quello che vedi. Gli economisti credono che "il valore" di una cosa sia il suo prezzo monetario. Come possiamo, quindi, apprezzare le passioni, i desideri e le emozioni veramente potenti che dominano le nostre vite? Pensiamo a come ci siamo sentiti durante la paura della SARS. Se avessi chiesto ai Canadesi a quel punto cosa fosse più importante, i tagli fiscali o la sanità pubblica, la risposta sarebbe stata schiacciante. Chiedi a qualcuno che ha appena perso la persona amata di dare un valore monetario ai propri sentimenti, e probabilmente ti arriva un cazzotto in faccia. Per le cose che veramente determinano la nostra capacità di condurre una vita felice - la famiglia, la salute, la comunità, la pace - non c'è prezzo. Eppure le pagine finanziarie, gli annunci economici e i cataloghi della Sears sono pieni di prezzi.


Passo 10: Fai un elenco dei paesi e dei popoli a cui hai fatto del male. Miliardi di essere umani, interi continenti, persino il pianeta stesso - sono stati tutti devastati dai dettami sfacciatamente malaccorti degli economisti. Anche alcuni dei professionisti più ortodossi alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale ammettono adesso tranquillamente che i loro consigli dispotici ai paesi in via di sviluppo nelle ultime decadi - liberalizzare il commercio, liberalizzare la finanza, ridurre il governo, e aspettare che la mano invisibile del mercato faccia la magia - erano completamente e terribilmente sbagliati. Naturalmente queste istituzioni perpetuano ancora attivamente la povertà e gli stenti che le loro false ricette hanno fatto tanto per creare. Ma stanno comparendo delle grosse crepe nel dominio intellettuale e della sicurezza di sé dell'economia ortodossa.


Passo 11: Risarcisci quei popoli e quei paesi. Ogni programma in 12 passi richiede che il paziente in via di guarigione si impegni umilimente a sistemare il casino che ha fatto. Gli economisti non sono da meno. È ora che gli economisti in via di guarigione si alzino davanti a tutti e si impegnino personalmente a riparare ai danni che sono stati fatti nel nome della domanda e dell'offerta. Impegnati a studiare cosa non funziona con i mercati, invece di come sono belli e perfetti. Lavora per l'empowerment della gente comune, anziché dominarla con le tue conoscenze evidenti ma fasulle. Comincia a concepire economie che possano cambiare il mondo, anziché invocare l'intellegibile gergo economico per giustificare le disuguaglianze e spiegare perché sono inevitabili.


L'articolo per intero.

mercoledì 17 settembre 2003


Miss Italia



"Una sola novità, inutile e crudele
Carlo Conti ha semplicemente baudeggiato dall'inizio alla fine. L'unica novità, crudele, introdotta dagli autori è stato il meccanismo di esclusione del Grande Fratello ("Per te Miss Italia... continua"), che si è risolto in una lunga e inutile tortura."


di Aldo Grasso sul Corriere


 

venerdì 12 settembre 2003




Odissea settembre 2017


Fantascienza e fantarealtà.


Siamo al 12 di Settembre. Passata l'onda mediatica delle torri gemelle che i proprietari dei mezzi di comunicazione di massa hanno per l'ennesima volta rovesciato sugli attoniti umanoidi del pianeta, posso dare inizio a quanto premesso nella lettera ai figli.


Mi è spesso capitato di pensare e di affermare che la realtà è superiore ad ogni immaginazione. Come dire che la fantascienza è spesso superata dalla "fantarealtà". Chiamo fantarealtà la realtà vera rifiutata dai mass media e a volte non ammessa dai diretti interessati, per paura di doverla affrontare.
Questo scritto si muoverà sui due fronti, alternativamente: fantascienza, fantarealtà.
Titolo provvisorio:



Odissea settembre 2017



Perché, direte voi, il 2017?
Perché ieri sera Barbabianca si è trovato ad ascoltare Giulietto Chiesa nel prato antistante il Circolo Culturale di Via Maccari, zona Isolotto di Firenze. In una dolcissima serata di fine estate, con una grande luna piena splendente nel cielo, Giulietto ci ha prospettato un paesaggio terrestre senza luna e senza stelle, un settembre davvero nero, più o meno con queste parole.

Partiamo dunque dalla fantascienza.
Posso incominciare con la citazione di un classico tra gli scrittori di science fiction:
"The basic tool for the manipulation of reality is the
manipulation of words. If you can control the meaning of words,
you can control the people who must use the words."
Lo strumento fondamentale per manipolare la realtà è la manipolazione delle parole. Se tu sei in grado di controllare il significato delle parole tu puoi controllare la gente che le deve usare. (Philip K. Dick)


Nella fantarealtà la parola in questione da prendere in esame potrebbe essere "Terrorismo"


"Gli eventi dell’11 Settembre danno agli USA un assegno in bianco per attaccare qualsiasi paese al mondo, semplicemente pronunciando la parola "terrorista".
Chi scrive questo è Steve Grey, in un articolo denuncia che riprenderemo via via. Steve Grey è un grande scrittore di Fantarealtà, da apprezzare e ammirare, anche perché possibile bersaglio di umanoidi o androidi che potrebbero decidere di liberarsi di questo blade runner.


In questi due ultimi anni Bush e Sharon, approfittando dell'alluvione mediatica riguardante le Torri Gemelle di New York, hanno mostrato al pianeta che il pacchetto di assegni ce l'hanno in mano loro e intendono staccarne via via quanti ne servono, per salvare il pianeta dal terrorismo.


Ma chi sono Bush e Sharon?


La risposta a questa domanda costituisce l'oggetto della ricerca da portare avanti con gli strumenti combinati della science fiction e della reality fiction.
Philip Dick è l'autore del libro di fantascienza "Do Androids Dream of Electric Sheep?" del 1968 (In italiano "Cacciatore di Androidi", pubblicato dalla Editrice Nord).


Blade Runner il film che tutti conosciamo è basato sul libro di Dick. E' ambientato nella Los Angeles del 2019, dove la Tyrell Corporation ha sviluppato nuove tecnologie che consentono di fabbricare "Replicanti", cioè organismi viventi uguali in tutto agli essere umani, ma con una forza superiore e privi di sentimenti, anche se i progettisti stimarono che dopo qualche anno avrebbero sviluppato sentimenti propri. I Replicanti venivano usati nelle colonizzazioni di altri pianeti e nelle esplorazioni pericolose.

Dunque ci sono sulla terra degli esseri viventi uguali in tutto e per tutto a noi, ma che non sono propriamente uomini.
Il gioco del post consiste nel verificare se i Replicanti sono realmente tra di noi, sulla base del postulato messo in premessa secondo cui la realtà è superiore ad ogni immaginazione.
Da cui la domanda non casuale posta sopra a malizia: chi sono Bush e Sharon?


Prima un po' di explicatio terminorum:


BLADE RUNNER - Il soprannome dato a quei detective della polizia addestrati appositamente all'uso del rivelatore Voight-Kampff e che hanno il compito di rintracciare ed eliminare tutti i replicanti che tentassero di infiltrarsi nella società umana e di farsi passare per esseri umani. Il nome ufficiale della divisione Blade Runner è Rep-Detect.


REPLICANTE - Una creatura frutto dell'ingegneria genetica costituita interamente di sostanza organica. Animali replicanti (animoidi) furono sviluppati per essere usati come cuccioli e bestie da lavoro dopo che la maggior parte degli animali veri si estinse. In seguito, replicanti umanoidi vennero creati per scopi militari e per l'esplorazione e la colonizzazione dello spazio.


Sinonimo di replicante può essere considerato il termine androide.


Genealogia o progressione storica del replicante:


1. le prime versioni vennero utilizzate per lavori troppo noiosi, pericolosi o spiacevoli per gli umani.


2. seconda generazione bio-ingegnerizzata. Relays elettronici e cervelli positronici. Usati nello spazio per esplorare ambienti inospitali.


3. terza generazione sintogenetica. REPLICANTE, costruito con colture in vitro di carne/pelle. Capace di pensiero autonomo. Abilità parafisiche. Sviluppato per il programma di emigrazione.


I replicanti sono organismi creati dall'uomo progettati per occuparsi dei lavori troppo noiosi, pericolosi o sgradevoli per gli umani. I replicanti della serie "NEXUS 6" sono praticamente indistinguibili dagli umani.


(In una bozza della sceneggiatura del film Bryant dice a Deckard che loro avevano eseguito un'autopsia sul replicante rimasto folgorato mentre cercava di irrompere nella Tyrrel Corp. e che non si erano accorti che si trattava di un replicante se non dopo due ore da che l'autopsia era cominciata).


I replicanti presumibilmente differiscono dagli umani in un fattore importante: non sono in grado di empatizzare. In Blade Runner, gli occhi dei replicanti brillano (persino quelli di un gufo artificiale), comunque Ridley Scott ha affermato che si tratta soltanto di una tecnica cinematografica e che il brillìo non può esser visto dagli altri personaggi della storia bensì solo dal pubblico.


I produttori facevano notare che i replicanti sviluppavano comportamenti eccentrici perché erano emozionalmente immaturi. Rachael era un prototipo di replicante con implanti sperimentali di memoria, progettati allo scopo di fornirle un cuscino, un ammortizzatore per le sue emozioni.


Di conseguenza, lei non sapeva di essere un replicante.


Quest'ultima constatazione è interessante (e preoccupante) per ognuno di noi, se applicata alla fantarealtà.



(continua)


PS. Questo romanzo di fantarealtà potrebbe essere scritto a più mani da un team di blogghisti. Se qualcuno si sente ispirato si faccia vivo.
Barbabianca suggerisce, nel caso, di utilizzare queste fonti:


11 SETTEMBRE: LE RESPONSABILITÀ DEL GOVERNO U.S.A.


di Steve Grey


I punti principali della prova presentata in questo articolo si
possono velocemente così riassumere:


1) L'U.S.A.F. è stata completamente "lasciata a terra" la mattina
dell'11/9. Le usuali misure di sicurezza, normalmente in vigore, che
avrebbero ben potuto prevenire gli attacchi, o ridurre il loro
impatto, vennero sospese mentre gli attacchi erano in corso, e
ristabilite una volta questi si erano conclusi.


2) Gli atti del Presidente, mentre avevano luogo gli attacchi,
indicano che egli ha deliberatamente evitato di intraprendere ogni
azione che ci si sarebbe potuta ragionevolmente aspettare da un
Presidente volonteroso di proteggere i cittadini americani e le loro
proprietà.


3) Osama Bin Laden venne ufficiosamente condannato per gli attacchi
entro un lasso di tempo che non avrebbe realmente permesso di
raccogliere alcuna informazione che supportasse l'accusa.


4) Vi sono ragionevoli motivi di sospettare che l'attacco USA
all'Afghanistan sia stato pianificato prima dell'11/9.


5) Gli U.S.A. e Bin Laden non sono i nemici che fingono di essere. Vi
è una lunga storia di cooperazione, e vi è la prova che tale
cooperazione continui ancora dietro le scene.


6) Vi sono significativi legami d'affari fra Bin Laden e membri
dell'amministrazione Bush.


7) Le rivelazioni sui profitti ottenuti con l'insider trading in
relazione agli attacchi dell'11/9 puntano ai livelli più alti del
mondo degli affari USA e della CIA.


8) Vi sono numerosi aspetti della storia ufficiale dell'11/9 che non
coincidono con i fatti conosciuti, che si contraddicono l'un l'altro e
che sfidano il buon senso, e che indicano un comportamento di censura
e disinformazione.


Alcuni punti della prova sono "provabili" con documentazione; alcuni
sono "fortemente irrefutabili", alcuni sono "indiziari", alcuni sono
"speculativi" ed alcuni di loro sono semplicemente riflessioni ed
osservazioni dettate dal buon senso. Una grande massa di prove è stata
raccolta e pubblicata altrove sotto forma di articoli separati,
relativi ai differenti aspetti dell'argomento.


Lo scopo di questo articolo non è quello di presentare nuove
significative ricerche, ma di trattare insieme tutti i fatti finora
conosciuti in un unico lavoro. Coloro che desiderano esaminare ed
esplorare specifici dettagli e fonti dovrebbero andare ai links
indicati alla fine di ogni sezione.


http://freebooter.da.ru/


Fonte originale dell'articolo di Steve Grey (plurilingue)


Documento Grey in italiano


Ora apriamo lo scaffale dove attingere per la ricerca fantareale:


Dopo l'11 Settembre 2001








- Gli Stati Uniti: una nazione governata da multinazionali e multimilionari - 12/09/03
-
Una luce è apparsa al presidente - 08/09/03
-
I droni senza pilota - 08/09/03
-
Lo scenario antecedente l'11 settembre - 02/09/03
-
Il gigante che perde sangue di Maurizio Blondet - 02/09/03
-
11 settembre: colpo di stato in USA di Maurizio Blondet - 31/08/03
-
Iraq: la guerra dei profitti - 29/08/03
-
Dich Cheney: energia per una guerra - 22/08/03
-
Nuova Sindrome del Golfo - 07/08/03
-
Il rapporto sull'11 settembre - 06/08/03
-
Terrore a Wall Street - 30/07/03
-
L'Italia autorizza l'acquisto di armi chimiche, batteriologiche - 28/07/03
-
George W. Bush e la "Strategia Emisferica" - 25/07/03
-
Sindrome anti-cinese - 20/07/03
-
Business farmaceutico citato in giudizio per Crimini contro l'Umanità - 17/07/03
-
Bush insabbia le Torri - 11/07/03
-
Formulari USA in Iraq - (PDF) - 08/07/03
-
E se la SARS fosse solo una strategia? - 02/07/03
-
Correlazione tra guerra e ripresa economica - 24/06/03
-
Stati Uniti: il manicomio USA in mano ai lunatici? - 10/06/03
-
Guerra in Iraq. Un'agenda segreta? - 03/06/03
-
Progetto per un Nuovo Secolo Americano - 03/06/03
-
L'Ordine Mondiale secondo Kaynes - (PDF) 02/06/03
-
Oscar al film: "Liberate il soldato Lynch" - 26/05/03
-
United SARS of Amerika - 25/05/03
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SARS e fallimento dell'OMS - 14/05/03
-
Le due facce di Donald Rumsfeld - 14/05/03
-
Screening di massa nei militari per riscontare malattie di guerra - 09/05/03
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Gli alfieri del disordine mondiale - 06/05/03
-
SARS: Sindrome Acuta Respiratoria - 04/05/03
-
Hans Blix: "Sono stato ostacolato" - (PDF) - 26/04/03
-
Perché la Siria è il prossimo bersaglio - (PDF) - 23/04/03
-
Bush: "Esiste ancora un'Unione europea? L'ho rotta in tre parti" - 19/04/03
-
Siriani sotto tiro...ma alla fine toccherà alla Cina - Giulietto Chiesa - 19/04/03
-
Alla ricerca delle reali ragioni del conflitto annunciato - Pietro Brevi - 15/04/03
-
Boutros-Ghali: il Nuovo Ordine Mondiale emargina l'ONU - 14/04/03
-
OPEC, vittima degli effetti collaterali della guerrra di Angela Nocioni - 12/04/03
-
L'amministrazione Bush sta preparando l'invasione dell'Iran per il 2004 di John Stanton - 11/04/03
-
L'Iraq è un giro di prova di Noam Chomsky - 08/04/03
-
Michael Moore: "Gli affari di Bush e Osama di Michael Moore - 07/04/03
-
Ex capo della Cia destinato a Baghdad di Roberto Rezzo - 04/04/03
-
L'uso da parte degli Stati uniti dell'Uranio Impoverito è illegale di Neil Mackay - 03/04/03
-
Blix: "il nostro lavoro irritava gli americani" di David Icke - 26/03/03
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Ne sapete abbastanza per giustificare la guerra in Iraq di David Icke - 26/03/03
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Cosa può fare il mondo se Bush attacca l'Iraq- 24/03/03
-
La legge USA che protegge i produttori di vaccini- 17/03/03
-
Le vere motivazioni della guerra in Iraq - 14/03/03
-
Pentagate. Altri documenti sull'11 settembre Thierry Meyssan - 09/03/03
-
Questa guerra è una follia, Bush la fa per il petrolio Gino Strada - 19/02/03
-
Scrittori contro la guerra! Francesca De Sanctis - 04/02/03
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Mandela: Bush e Blair preparano l'olocausto! CNN Italia - 02/02/03
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Lettera aperta a Bush di Robert Bowman - 28/01/03
-
Hai abboccato Saddam di John Klleves - 18/01/03
-
Documento segreto: il Pentagono prepara la nuova guerra dei trent'anni - 18/01/02
-
Intervista a John Pilger - 16/01/02
-
Iraq: Bush ci disse di non dire la verità - 12/01/02
-
L'Occidente crea mostri e poi s'indigna di Gino Strada - 09/01/02
-
La battaglia per il petrolio iracheno di Richard Becker - 05/01/02
-
Guerra dell'UKUSA all'Iraq è già in corso di John Pilger - 29/12/02
-
Senza ritorno di Alex Zanotelli - 11/12/02
-
Israele, il muro della vergogna - 24/11/02
-
Compagnie armate - 23/11/02
-
Operazione oro nero di Jeremy Rifkin - 21/11/02
-
Collisione tra sottomarino nucleare e un mercantile di Manlio Dinucci - 15/11/02
-
Il business della guerra minacciata di Sergio e Luca Cusani - 15/11/02
-
USA e la sottomissione dell'umanità di Miguel Martínez - 13/11/02
-
Perché Bush andrà alla guerra per risollevare l'economia e invece... di Domenico De Simone - 12/11/02
-
Iraq, il disarmante dossier di Scott Ritter di Tommaso Di Francesco - 01/10/02
-
Il filo da Osama all'Iraq di Henry Kissinger - 05/09/02
-
Stragi in Afghanistan: piloti sotto psicofarmaci di Andrew Bumcombe - 03/08/02
-
11 settembre: redditizie speculazioni alla vigilia di Giulietto Chiesa - 17/08/02
-
Colpo di Stato in USA di Maurizio Blondet
-
Prova della complicità del governo USA
-
11 settembre, il Pentagono e il Boeing che non c'è... di Tom Bosco
-
La Stasi americana - Il Manifesto
- Il petrolio centroasiatico
- Quesiti sugli attacchi dell'11 settembre
- Vendita allo scoperto indica conoscenza anticipata
- Enron, la madre di tutti i conflitti di interesse
- Il Pentagono blocca l'accesso pubblico alle immagini
-
David Icke commenta l'11 settembre - David Icke
-
Bush & Laden connection - Corriere della Sera
-
Speculazione sulle torri gemelle? - Il Sole 24Ore
-
Il signore della City - Orsola Casagrande
-
Dubai, mistero Bin Laden in ospedale con spia USA - Repubblica
-
New York e il mistero dell'esplosione prima del crollo - Nexus
-
Terrorismo nel loro cortile - Il Manifesto
-
"L'islamismo afgano fu creato a Washington" - Nexus
-
Kissinger, il perpetuo mestatore - Nexus
-
Panico alla Federal Reserve - Movisol
-
Il peggio che verrà! - Il Manifesto
-
La nuova Crociata per il petrolio - Avvenimenti
-
Siamo tutti in pericolo? - Osservatorio Etico Ambientale
-
Strani oggetti nel cielo vicino alle torri - Nexus
- Spie israeliane su un tetto a NY l'11 settembre - Rekombinant
- Quel video è manipolato! - Il Manifesto
- L'informazione a braccetto del potere di Giulietto Chiesa
- Terrorismo, l'arma dei potenti di Noam Chomsky


www.disinformazione.it


A presto, ma con calma.

mercoledì 10 settembre 2003

Cause della morte di Allende


Cause della morte di Allende: Latte Nestlé avvelenato con rame Kennecot.

Camerieri di servizio: Dott.Nixon, Prof.Kissinger (premio Nobel per la pace), Sig.ra Cia.

Allende era un medico pediatra che conosceva bene il flagello causato dalla carenza di proteine e vitamine e i problemi di salute dei bambini cileni.
Una delle prime misure che decise di attuare fu dunque quella della distribuzione gratuita di latte.
Ma in Cile la multinazionale Nestle' dominava totalmente il mercato del latte. Dato che la Nestle' possedeva fabbriche,contratti in esclusiva con i produttori di latte, circuiti di distribuzione nei negozi, e cosi' via, la sua collaborazione si rendeva indispensabile.
Dal febbraio del 1971 la direzione generale della Nestle' a Vevey, in
Svizzera, rifiuto' qualsiasi collaborazione con il governo democratico
cileno.
Per quale motivo?
Perche' a Washington il presidente Richard Nixon e il ministro degli affari esteri, Henry Kissinger decisero di rovesciare con qualsiasi mezzo la democrazia cilena.
Cosa successe allora?
La distribuzione quotidiana a livello nazionale del mezzo litro di latte ai bambini non avvenne.
la nazionalizzazione delle miniere di rame, da sempre saldamente in mano agli Stati Uniti, scatenò l'inferno.
"La Att, la Kennecot e soci, appena espropriati di quello che consideravano cosa loro, fecero crollare il prezzo mondiale del rame. D'improvviso, il prezzo crollò del cinquanta-sessanta per cento.


Discorso del Presidente Allende alla radio



Discorso del Presidente Allende alla radio, 11 settembre 1973

7.55, Radio Corporaciòn


"Viene segnalato da informazioni certe che un settore della marina avrebbe isolato Valparaiso e che la città sarebbe stata occupata. ...

8:15 A.M.

Lavoratori del Cile:
State sicuri che il Presidente rimarrà nel Palazzo della Moneta per difendere il Governo dei Lavoratori. ...

8:45 A.M.

Compagni in ascolto:

In questo momento infausto voglio ricordarvi alcune delle mie parole pronunciate nell’anno 1971, ve lo dico con calma, con assoluta tranquillità, io non ho la stoffa dell’apostolo né del messia. ...
Non ho alternative. ...
Solo crivellandomi di colpi potranno fermare la volontà volta a portare a termine il programma del popolo. ...
Io avevo messo in conto questa possibilità, non la offro né la facilito.

Il processo sociale non scomparirà se scompare un dirigente.

Potrà ritardare, potrà prolungarsi, ma alla fine non potrà fermarsi. ...
Rimarrò qui nella Moneda anche a costo della mia propria vita.

9:30 A.M. RADIO MAGALLANES

In questi momenti passano gli aerei.

Potrebbero mitragliarci.

Ma sappiate che noi siamo qui, almeno con il nostro esempio, che in questo paese ci sono uomini che sanno tener fede ai loro obblighi.

.........
In nome dei più sacri interessi del popolo, in nome della Patria, mi appello a voi per dirvi di avere fede.

La storia non si ferma né con la repressione né con il crimine.

..........
Pagherò con la vita la difesa dei principi cari a questa Patria.


9:10 A.M.

Sicuramente questa sarà l’ultima opportunità in cui posso rivolgermi a voi.

La Forza Aerea ha bombardato le antenne di Radio Magallanes.

Le mie parole non contengono amarezza bensì disinganno.

Che siano esse un castigo morale per coloro che hanno tradito il giuramento: soldati del Cile, comandanti in capo titolari, l’ammiraglio Merino, che si è autodesignato comandante dell’Armata, oltre al signor Mendoza, vile generale che solo ieri manifestava fedeltà e lealtà al Governo, e che si è anche autonominato Direttore Generale dei carabinieri.

Di fronte a questi fatti non mi resta che dire ai lavoratori: Non rinuncerò!

Trovandomi in questa tappa della storia, pagherò con la vita la lealtà al popolo.

E vi dico con certezza che il seme affidato alla coscienza degna di migliaia di Cileni, non potrà essere estirpato completamente.

Hanno la forza, potranno sottometterci, ma i processi sociali non si fermano né con il crimine né con la forza.

La storia è nostra e la fanno i popoli.

Lavoratori della mia Patria: voglio ringraziarvi per la lealtà che avete sempre avuto, per la fiducia che avete sempre riservato ad un uomo che fu solo interprete di un grande desiderio di giustizia, che giurò di rispettare la Costituzione e la Legge, e cosi fece.

 In questo momento conclusivo, l’ultimo in cui posso rivolgermi a voi, voglio che traiate insegnamento dalla lezione: il capitale straniero, l’imperialismo, uniti alla reazione, crearono il clima affinché le Forze Armate rompessero la tradizione, quella che gli insegnò il generale Schneider e riaffermò il comandante Ayala, vittime dello stesso settore sociale che oggi starà aspettando, con aiuto straniero, di riconquistare il potere per continuare a difendere i loro profitti e i loro privilegi.

Mi rivolgo a voi, soprattutto alla modesta donna della nostra terra, alla contadina che credette in noi, alla madre che seppe della nostra preoccupazione per i bambini.

Mi rivolgo ai professionisti della Patria, ai professionisti patrioti che continuarono a lavorare contro la sedizione auspicata dalle associazioni di professionisti, dalle associazioni classiste che difesero anche i vantaggi di una società capitalista.

Mi rivolgo alla gioventù, a quelli che cantarono e si abbandonarono all’allegria e allo spirito di lotta.

Mi rivolgo all’uomo del Cile, all’operaio, al contadino, all’intellettuale, a quelli che saranno perseguitati, perché nel nostro paese il fascismo ha fatto la sua comparsa già da qualche tempo; negli attentati terroristi, facendo saltare i ponti, tagliando le linee ferroviarie, distruggendo gli oleodotti e i gasdotti, nel silenzio di coloro che avevano l’obbligo di procedere.

Erano d’accordo.

La storia li giudicherà.

Sicuramente Radio Magallanes sarà zittita e il metallo tranquillo della mia voce non vi giungerà più.

Non importa.

Continuerete a sentirla.

Starò sempre insieme a voi.

Perlomeno il mio ricordo sarà quello di un uomo degno che fu leale con la Patria.

Il popolo deve difendersi ma non sacrificarsi.

Il popolo non deve farsi annientare né crivellare, ma non può nemmeno umiliarsi.

Lavoratori della mia Patria, ho fede nel Cile e nel suo destino.

Altri uomini supereranno questo momento grigio e amaro in cui il tradimento pretende di imporsi.

Sappiate che, più prima che poi, si apriranno di nuovo i grandi viali per i quali passerà l’uomo libero, per costruire una società migliore.

Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori!

Queste sono le mie ultime parole e sono certo che il mio sacrificio non sarà invano, sono certo che, almeno, sarà una lezione morale che castigherà la fellonia, la codardia e il tradimento.

Santiago del Cile, 11 Settembre 1973.

(da qui in avanti lo puoi ascoltare - ndr)

Ascolta Allende
Seguramente, ésta será la última oportunidad en que pueda dirigirme a ustedes. La Fuerza Aérea ha bombardeado las antenas de Radio Magallanes. Mis palabras no tienen amargura sino decepción. Que sean ellas un castigo moral para quienes han traicionado su juramento: soldados de Chile, comandantes en jefe titulares, el almirante Merino, que se ha autodesignado comandante de la Armada, más el señor Mendoza, general rastrero que sólo ayer manifestara su fidelidad y lealtad al Gobierno, y que también se ha autodenominado Director General de carabineros. Ante estos hechos sólo me cabe decir a los trabajadores: ¡No voy a renunciar!

Colocado en un tránsito histórico, pagaré con mi vida la lealtad al pueblo. Y les digo que tengo la certeza de que la semilla que hemos entregado a la conciencia digna de miles y miles de chilenos, no podrá ser segada definitivamente. Tienen la fuerza, podrán avasallarnos, pero no se detienen los procesos sociales ni con el crimen ni con la fuerza. La historia es nuestra y la hacen los pueblos.

Trabajadores de mi Patria: quiero agradecerles la lealtad que siempre tuvieron, la confianza que depositaron en un hombre que sólo fue intérprete de grandes anhelos de justicia, que empeño su palabra en que respetaría la Constitución y la ley, y así lo hizo. En este momento definitivo, el último en que yo pueda dirigirme a ustedes, quiero que aprovechen la lección: el capital foráneo, el imperialismo, unidos a la reaccióncrearon el clima para que las Fuerzas Armadas rompieran su tradición, la que les enseñara el general Schneider y reafirmara el comandante Araya, victimas del mismo sector social que hoy estará esperando con mano ajena, reconquistar el poder para seguir defendiendo sus granjerías y sus privilegios.

Me dirijo a ustedes, sobre todo a la modesta mujer de nuestra tierra, a la campesina que creyó en nosotros, a la madre que supo de nuestra preocupación por los niños. Me dirijo a los profesionales de la Patria, a los profesionales patriotas que siguieron trabajando contra la sedición auspiciada por los colegios profesionales, colegios clasistas que defendieron también las ventajas de una sociedad capitalista.

Me dirijo a la juventud, a aquellos que cantaron y entregaron su alegría y su espíritu de lucha. Me dirijo al hombre de Chile, al obrero, al campesino, al intelectual, a aquellos que serán perseguidos, porque en nuestro país el fascismo ya estuvo hace muchas horas presente; en los atentados terroristas, volando los puentes, cortando las vías férreas, destruyendo lo oleoductos y los gaseoductos, frente al silencio de quienes tenían la obligación de proceder.

Estaban comprometidos. La historia los juzgará.

Seguramente Radio Magallanes será acallada y el metal tranquilo de mi voz ya no llegará a ustedes. No importa. La seguirán oyendo. Siempre estaré junto a ustedes. Por lo menos mi recuerdo será el de un hombre digno que fue leal con la Patria.

El pueblo debe defenderse, pero no sacrificarse. El pueblo no debe dejarse arrasar ni acribillar, pero tampoco puede humillarse.

Trabajadores de mi Patria, tengo fe en Chile y su destino. Superarán otros hombres este momento gris y amargo en el que la traición pretende imponerse. Sigan ustedes sabiendo que, mucho más temprano que tarde, de nuevo se abrirán las grandes alamedas por donde pase el hombre libre, para construir una sociedad mejor.

¡Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores!

Estas son mis últimas palabras y tengo la certeza de que mi sacrificio no será en vano, tengo la certeza de que, por lo menos, será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la traición.


Santiago de Chile, 11 de septiembre de 1973

 


Lettera ai figli
 
Cari ragazzi, domani è l'11 settembre e tutti vi parleranno delle torri gemelle, due anni fa. Io vi invito a ricordare l'11 settembre di Santiago, trent'anni fa; voi eravate quasi in fasce.
Non voglio togliervi il gusto della vita, la gioia di vivere, in tutti i suoi aspetti positivi: nell'amore, nel lavoro, nello sport praticato - nuoto e sci -, in quello tifato - calcio, palla a volo, a canestro, gare olimpiche e tutte le cose belle che la vita ci regala, specialmente a noi che abbiamo avuto in sorte una delle parti più belle del pianeta.
 Il mio, oggi, è un invito alla lettura: a continuare con la fantascienza (Simone), con i gialli (Michele). Pa', oggi, alla vigilia dell'11 settembre, vi suggerisce alcuni libri, elettronici, chiamati siti, da sfogliare "ogni tanto" giorno giorno, senza fretta ma con una certa tranquilla costanza. Sono testi "dal vero", misti appunto di giallo e di fantascienza: l'importante è mantenere un certo distacco, prenderli a dosi limitate, in modo da non entrare nel circuito del malessere esistenziale, dato che i contenuti sono rattristanti quando non raccapriccianti.
Gli alieni che hanno programmato la conquista del pianeta hanno assoluta necessità di operare in mezzo a  gente terrorizzata. E questo vuole chi ha scelto la strategia di tenerci tutti in stato di shock permanente, pieni di paura, di rabbia e di tanta confusione d'idee.


Gli avvenimenti seguiti alla distruzione delle torri gemelle hanno mostrato a "miliardi" di persone il retroscena di sporchi trucchi che da tanti anni guida la politica dell'Impero mondiale.
Ma come in analisi si cura la malattia facendola emergere dall'inconscio, così usando i mezzi di comunicazione che internet ha messo a disposizione di noi tutti, possiamo far emergere la malattia della paura inoculata minuto per minuto nel nostro Superio da questi potenti prepotenti con tutti i mezzi a loro disposizione, primo fra tutti la capacità di inganno tramite il possesso esclusivo dei grandi mezzi di comunicazione di massa: di tutti, ma non di Internet. Santa Grande Tela di ragno, Internet deve essere il tamburo del nostro villaggio globale, un tam tam che ci tenga uniti e collegati gli uni agli altri.
 Messi a nudo, senza più maschera, gli Alieni perdono la loro forza, come Sansone senza più capelli. E possiamo ridere di loro. E' questa la cura: non li possiamo distruggere, ma li possiamo rendere inoffensivi con l'irrisione.
Bisogna continuare a vivere divertendoci. Stasera per esempio ci troveremo alla TV per Italia-Serbia montenegro, e poi canta che ti passa: Tanta musica. What a wanderfull world.
Siamo tanti, siamo la maggioranza, come mai siamo stati. Guardiamo il male negli occhi senza paura, coscienti della imbattibile superiorità del bene.
Con questo spirito vi invito a tener presente, nei ritagli di tempo, alcune sollecitazioni che vi verranno dai prossimi post.
Ma prima fatemi vedere la partita. Stessa formazione della partita con il Galles: solo Tacchinardi al posto di Zanetti, arrocchettato.
Vostro Barbabianca.


 

lunedì 8 settembre 2003


 

Piove sugli olivi della Toscana,

piove sui pomodori della Campania,

 piove sulle melanzane della Sicilia,

 piove sui fiammiferi degli incendiari,

 piove, TV dei miei stivali di gomma.



E' piovuto finalmente, per la madonna.

sabato 6 settembre 2003


O insensata cura de' mortali


(viva l'astronomia)


O insensata cura de' mortali,
quanto son difettivi silogismi
quei che ti fanno in basso batter l'ali! 3
Chi dietro a iura e chi ad amforismi
sen giva, e chi seguendo sacerdozio,
e chi regnar per forza o per sofismi, 6
e chi rubare e chi civil negozio,
chi nel diletto de la carne involto
s'affaticava e chi si dava a l'ozio, 9
quando, da tutte queste cose sciolto,
con Bëatrice m'era suso in cielo
cotanto glorïosamente accolto.
(Paradiso,c.III, vv.1-12)


O senseless cares of mortals, how deceiving
are syllogistic reasonings that bring
your wings to flight so low, to earthly things! 3
One studied law and one the Aphorisms
of the physicians; one was set on priesthood
and one, through force or fraud, on rulership; 6
one meant to plunder, one to politick;
one labored, tangled in delights of flesh,
and one was fully bent on indolence; 9
while I, delivered from our servitude
to all these things, was in the height of heaven
with Beatrice, so gloriously welcomed. 12


For reading Dante in English or american go here:
http://www.danteonline.it/italiano/home_ita.asp


¡Oh cuán vano el afán de los mortales,
qué mezquinos son esos silogismos
que las alas te arrastran por el suelo! 3


Tras de los aforismos o los Iura 4
iban unos, o tras del sacerdocio
o del mandar por fuerza o por sofismas. 6


tras negocios civiles o robando,
o envueltos en el gozo de la carne
se fatigaban, o en la vida ociosa, 9


cuando, de todas estas cosas libre,
con Beatriz por el cielo caminaba
de forma tan gloriosa recibido.


Si tu voy leer Dante en espanol vai aqui:
http://www.iespana.es/LeerGratis/#



In cielo con Margherita Hack, il 2 settembre u.s.
http://www.corriere.it/Rubriche/Astronomia/hack/index.shtml


Più stelle in cielo che sabbia sulla terra
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/07_Luglio/22/stelle.shtml


Lo spettacolo del cielo
http://www.corriere.it/astronomia.shtml



Ma stasera gioca Vieri: anche Dante in tribuna, con Beatrice.


Gemma Donati rimane a casa, con Penelope.


 


Giusto, Giustino.


- To', guarda chi si rivede. Come va, Giustino?-
"Tutto bene, sono appena tornato da S.Vincenzo. Certe mareggiate! Ma che divertimento. Il mare è sempre il mare".
Giustino è un caro amico, compagno di vecchie battaglie anni 60, quando ci si entusiasmava per la lettera a una professoressa di D.Milani. L'ho rivisto poi Preside rispettato di un Istituto Tecnico fiorentino. Un personaggio.
Approfitto per buttar là: - Che ne dici dei finanziamenti alla scuola privata? -
"Meglio parlare di barche, caro Barbabianca."
- Berlusconi può detrarre le spese per i suoi due figli...-
" Barbabianca, non provocare. Che Berlusca detragga le spese per la sua scuola privata è un fatto che fa più tenerezza che rabbia. Il problema non è questo, e tu lo sai ".
- Me lo vuoi un po' riassumere per i 25 lettori del mio blog? -
" Mi piace il tuo servizio sul Casentino. Dove hai scoperto le due sorelle Noyes? Quando andiamo a fare una camminata da Campo dell'Agio ai Tre Confini? O una girata fino alla Lama? Pagami un caffè e ti fo l'intervista".
Ci sediamo all'aperto al Circolo di Via Massari, primo giorno della festa dell'Unità: previsti personaggi come Pardi, Rosi Bindi, Fassino; ma non stasera.
"Scrivi ai tuoi lettori che il problema non è quello che si tolgono soldi alla scuola statale; ci sono sprechi ben peggiori, ruberie vere e proprie. La scuola di Stato, ai nostri tempi, è stata malata, molto malata, di accentramento e burocrazia; ti ricordi? Eppure l'abbiamo fatta funzionare; scuola viva, partecipe, piena di iniziative, soprattutto piena di idee: libertà di pensiero e confronto di opinioni; che lotte intorno ai decreti delegati e poi il teatro, l'educazione sanitaria, i tornei interni".
- E l'ora di religione? -
"Questa vale un'intervista a parte. Ma rientra nel problema dei soldi alle private. Gramsci la chiamava la questione vaticana. Ma è vero. Se non ci fosse il Vaticano non esisterebbe la questione. In Italia dare i soldi alle private vuol dire darli al Vaticano che ne ha già troppi. Tu sai come la penso: ho sempre sostenuto qui a Firenze Padre Balducci, l'Isolotto e tutti quelli che tu sai. Anche Padre Dall'Oglio, dei gesuiti. Che fine hanno fatto? Il papa polacco fa pochi discorsi: tira a far ciccia: vuole scuole e TV proprie, partiti e deputati ai suoi ordini, catechismo a scuola fin nelle materne: ci pensi? fin dalla scuola materna; quella statale. Ma non gli basta. Mi ricordo d'aver sentito dire a Balducci e Dall'Oglio "l'integralismo è il tarlo del vangelo". Quel gran tarlo di Wojitila! Bel titolo per un giornale. Ma se lo scrivi rischi il vilipendio. D'altronde uno che va in India e dice a tutti quegli indiani-che sono i nostri antenati e che ci hanno insegnato quasi tutto - che l'unica salvezza è Gesù Cristo, cioè lui, suo vicario dichiarato. Anche il ministro leghista ha voluto mantenere il reato di vilipendio alla religione. Ora vogliono un'Europa a immagine della Polonia. Chissà perché l'America s'è portata i polacchi in Iraq. Questi poveri preti che hanno tentato di riformare il vaticano. Se li sono ingoiati uno dopo l'altro. Come Gasman quando fa lo show e manda giù una pasta dietro l'altra come ciliegine, in un sol boccone. Forse vale la pena che, una volta o l'altra, ti documenti la storia dell'ora di religione: non il film, ma quella del Preside Giustino.
Riassumendo voglio dire che il governo attuale non è molto diverso - su questo piano - insisto su questo piano - dai precedenti: tutti pagano il prezzo - qualcuno potrebbe dire il pizzo - a questo strapotere vaticano; in più Berlusconi si regge sui voti di Buttiglione e Company, dove per C leggi CL, Comunione e Liberazione. Sono i fondamentalisti cattolici, i baschi verdi di Pio XII, molto più aggiornati. Sono quelli che il Vaticano ha usato per far fuori l'Azione Cattolica di Carlo Carretto, quando si oppose alla politica fondamentalista di Gedda. Non sono le poche lire che vengono sottratte alla scuola statale, caro Barba, lo sai meglio di me: è un progetto che divide gli uomini, fin da bambini, in base a colori diversi, gruppi contrapposti, con distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3 dell'Anticostituzione). Per questo dobbiamo dire no. Anche questa è una battaglia sui principi, come quella di Cofferati sull'art.18.
Caro Barba, ma quanto era bella la nostra incasinata centralizzata burocratizzata scuola statale: la migliore di tutte, perché la scuola di tutti".
Barbabianca: - Giusto, Giustino. -

venerdì 5 settembre 2003


 


Lessico TV: il tempo non promette niente di buono (appena sentito al TG).



Per dire che nei prossimi giorni pioverà, anche al centro sud.


 


Piove sugli olivi della Toscana,

piove sui pomodori della Campania,

 piove sulle melanzane della Sicilia,

 piove sui fiammiferi degli incendiari,

 piove, TV dei miei stivali di gomma.


giovedì 4 settembre 2003

     


Meno male!


Erdogan (Turchia) interviene sulla proposta del ministro Frattini che 
ha insistito perche' nella Carta europea ci sia un riferimento 
alle "radici cristiane" dell'Europa. ''La liberta' di coscienza 
e il divieto di discriminazione - argomenta Erdogan - sono i 
principi su cui si basa l'Europa moderna. Se l'argomento della 
religione venisse incluso nella Carta come un elemento di 
identita' europeo, sarebbe in contraddizione sia con quei 
principi sia con i progressi fatti dal continente da secoli. In 
un certo senso il motore dello sviluppo dell'Europa e' stato il 
laicismo''.
(Agenzia Ansa, 4 settembre 2003)