venerdì 6 febbraio 2009

Stasera guarderò il cielo


Ma ora mi sento sbattuto in terra


da questa serie di successive notizie su Eluana-Peppino Englaro. Grande storia! Stiamo vivendo un anno galileiano. Peppino sta sovvertendo il cielo che vive-viveva in noi, così come Galileo sovvertì l'universo che sta-stava al di fuori di noi. Come dice Kant: il cielo stellato sopra di noi, la legge morale in noi. Le cose più belle che abbiamo. Il nostro non voler accettare la finitezza della nostra esistenza ci porta a stratagemmi mentali prodotti da questi nostri incubi: se sono faraone mi fabbrico la tomba "immortale", una piramide sopra una stanza, sopra un sarcofago sopra un altro e un altro sarcofago sopra una mummia svuotata dai visceri, profumata, rivestita di bende, introdotta al di là del confine. Eluana "viva" dentro il sarcofago delle nostre apprensioni, paure, tormenti, angosce, incubi, viva per l'eternità, viva per noi che - non lo vogliamo ammettere - siamo morti, zombi. Eluana assorbe così bene la nostra zombità, ci conforta, come la  salma svuotata, ripulita, profumata, di un santone di S.G. Rotondo esposto, esposta per l'eternità - dentro la grande piramide di Renzo Piano - ai nostri occhi di divoratori antropofagi: forte. E un Peppino piccino piccino ti viene ad abbattere le piramidi, i santuari, a bruciare i feticci, a toglierti le belle vesti che coprono la tua realtà di zombi. Grande!


Stiamo facendo un balzo di civiltà antropologico, sulla scia di Darwin, Freud e di tutti gli etologi e psicanalisti...E questo avviene a livello di massa. Peppino con i suoi 17 anni di forza di costanza di durata ha introdotto nel nostro cervello il Basic, il linguaggio che ha dato memoria e intelligenza anche alle macchine: un linguaggio capace di tirar fuori tutto l'inespresso del nostro cervello.  Peppino Englaro padrino dell'anno galileiano.

A Roma Simplicio e Sagredo si sono ancora una volta ritrovati, perfettamente conservati, mentalmente intatti come allora: e stanno rimettendo in su lo spettacolo di allora, pari pari. Un grande film storico, con un cast che non bada a spese: un intero governo unanime, una scuola di doppiatori da primato mondiale (giornali e TV), una squadra di truccatori che nemmeno Sabina Guzzanti (atei devoti, "ruffian baratti e simile lordura"), l'Inquisizione romana. Il mondo intero è un grande teatro, parola di William Shakespeare.


Nota

Siamo alla fase finale della conquista dello Stato; dovrebbe essere il momento del colpo-golpe; il capo del governo l'ha praticamente dichiarato, il Presidente del Senato si dichiara pronto, il Vaticano garantisce l'appoggio in nome della vita.

Ma, sorpresa...(continua)

2 commenti:

  1. Non so perchè, caro barbabianca, seppure la mia teoria sia controversa alla sua, il suo scritto mi è piaciuto. Mi ha toccata. Con il suo lieve sarcasmo è riuscito ha centrare l'argomento in modo eccezionale. Sembra quasi che emerga da quello che ho letto, una domanda: la vita fin quando puà essere definita tale? ed è effettivamente una domanda alla quale ognuno di noi può rispondere secondo la nostra coscienza. La mia domanda invece è: la vita umana a chi appartiene? se pensiamo che appartenga ai nostri genitori o a noi, siamo idolatri...

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  2. Idolatri di un dio che è dentro di noi. Perché farsene un'angoscia?



    Ricorda il cap.23 dei Promessi Sposi?

    Dio! Dio! Dio! Se lo vedessi! Se lo sentissi! Dov'è questo Dio?"

    "Voi me lo domandate? voi? E chi piú di voi l'ha vicino? Non ve lo sentite in cuore, che v'opprime, che v'agita, che non vi lascia stare, e nello stesso tempo v'attira, vi fa presentire una speranza di quiete, di consolazione, d'una consolazione che sarà piena, immensa, subito che voi lo riconosciate, lo confessiate, l'imploriate?"



    http://www.liceoberchet.it/matdidattici/manzoni/ps23.htm



    La sua teoria è controversa alla mia?

    Sospetto che ciò che ci fa sembrare diversi sia basato su parole di cui si sono appropriati i padroni del vapore. Per esempio: credente, non credente.

    Da cui, sempre per esempio:

    L'on. Casini è "credente";

    Sandro Pertini è stato "non credente".

    Io, che ho la barba bianca, mi sono abituato a pensare dire e scrivere "diversamente credente". Distinzione meglio che contrapposizione...

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