giovedì 19 marzo 2009

La contessina Italia

1973. Silvio Berlusconi acquista

l'enorme  villa di Arcore appartenente

alla famiglia nobiliare lombarda dei

Casati Stampa. L'unica erede di questa

famiglia è la contessina dodicenne

Annamaria che, essendo minorenne,

non può amministrare da sola i propri

beni, così viene nominato un pro-tutore:

l'avvocato milanese Cesare Previti, che

oltre ad essere amico è anche in affari

con Berlusconi in quanto dirigente di

una società del suo gruppo. Grazie alla

fortunata coincidenza, la favolosa villa

viene pagata circa 500 milioni

dell'epoca: un prezzo irrisorio. E, per

giunta, non in denaro frusciante, ma in

azioni false: azioni di alcune società

immobiliari che in realtà non sono

quotate in borsa, così che, quando la

ragazza si trasferisce in Brasile e tenta di

monetizzare i titoli, si ritrova con una

carrettata di carta. A quel punto, Previti e

Berlusconi offrono di ricomprare le

azioni, ma alla metà del prezzo

inizialmente pattuito. In questo modo

con 250 milioni di lire dell'epoca

Berlusconi acquista la settecentesca Villa

San Martino di Arcore, con quadri

d'autore, parco di un milione di metri

quadrati, campi da tennis, maneggio,

scuderie, due piscine e centinaia di

ettari di terreni.


(Trovata sul blog di DiPietro, tra i commenti sotto Sonia Alfano)

Nessun commento:

Posta un commento