venerdì 8 novembre 2013

Marco Santagata al palazzo dell'Arte della Lana

Giovedi 7 novembre, Firenze, museo dell'Arte della Lana
Lectio magistralis di Marco Santagata sul profetismo dantesco.


Mi piace l'impostazione di Santagata: riportare Dante dalle stelle del cielo alle strade polverose e spesso insanguinate di Firenze; renderlo prima uomo di parte, debole e coinvolto, per rivelarcelo poi nella dimensione di missionario e profeta, fustigatore di se stesso e del mondo, portatore di un messaggio di riscatto e di speranza.
Ed ecco, sulla cima del Purgatorio la meretrice tra il gigante e l'Aquila, a metà e oltre del Paradiso l'investitura a profeta del trisavolo Cacciaguida con l'invito a parlar chiaro e lasciar grattare dov'è la rogna; e, poco più su, l'invettiva di S.Pietro contro i suoi successori corrotti con il comando rivolto a Dante di farsi suo portavoce. Senza dimenticare i passi della Vita Nova, del Convivio e Monarchia, la canzone montanina casentinese, la lettera in latino di risposta a Del Virgilio...
E Dante forte di animo e debole di corpo, malato, fragile, che spesso vien meno e cade come corpo morto cade. Tutto rievocato nella cornice del gran palagio della prima delle arti che resero Firenze così ricca e grande: l'arte della lana, nell'ambiente che tra ottocento e novecento aveva visto la lectura Dantis fatta da 
Carducci, Pascoli, D'Annunzio....

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