Casentino multietnico
Sabato 2 luglio, in Piazza a Soci, Festa dei popoli. Seduto tra la folla multietnica, in un piazza di paese che fino a una generazione prima aveva visto facce straniere solo dentro le divise di soldati tedeschi e alleati, mi sembrava di sognare e andavo col pensiero a resuscitare i morti del vicino cimitero per il divertimento di vederli affacciati ai lati della piazza a osservare il mondo vario e multicolore che era venuto fin lì a trovarli. Quando a Lierna, lì a due passi, la festa dei miei zii e cugini contadini era l'arrivo del postino con la vecchia pesante bicicletta da bersagliere che veniva a portare una cartolina inviata da gente che abitava lontano: un soldatino che scriveva da Napoli, Milano, Roma, Cagliari. Io, che sono io, ho visto il mare a 16 anni. Ma il treno Arezzo-Stia lo conobbi subito perché era già nato nell'Ottocento. Emozioni. E c'è chi mi vuole convincere, alla mia età, che le bombe di Londra le abbiano messe i parenti di questa gente. Vate, scorda gli Achei, scorda le fole. Non credere ai pazzi furiosi (sempre più furiosi!) che ti vogliono arruolare contro i "terroristi". Ricordati Brecht: occhio, a volte il nemico è quello che ti guida. Beh, guardiamoci un po' di foto (qui a fianco). Un'occhiata anche a queste.
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