venerdì 29 gennaio 2010

Howard Zinn 1922-2010



Howard Zinn  e' morto, a causa di un infarto, a Santa Monica, in California, all'eta' di 87 anni mercoledi 27 gennaio.
Se apri la foto trovi tutti i links che parlano di lui (in inglese).
"Se la storia ha da essere creativa in modo da anticipare un possibile futuro senza negare il passato, essa dovrebbe, credo, mettere in evidenza nuove possibilità mettendo in luce quegli episodi del passato che sono stati tenuti nascosti, quando, anche se in brevi sprazzi, la gente dimostrò la sua capacità di resistere, di mettersi insieme, e qualche volta di saper vincere.
Io suppongo, o forse solo spero, che il nostro futuro può essere trovato  nei fuggevoli momenti di sofferenza solidale del nostro passato piuttosto che nei suoi ininterrotti secoli di  guerre.." Thank you, Howard Zinn, for this amazing, inspiring paragraph, which I’ve had on my wall for years now:

To be hopeful in bad times is not just foolishly romantic. It is based on the fact that human history is a history not only of cruelty, but also of compassion, sacrifice, courage, kindness. What we choose to emphasize in this complex history will determine our lives. If we see only the worst, it destroys our capacity to do something. If we remember those times and places—and there are so many—where people have behaved magnificently, this gives us the energy to act, and at least the possibility of sending this spinning top of a world in a different direction. And if we do act, in however small a way, we don’t have to wait for some grand utopian future. The future is an infinite succession of presents, and to live now as we think human beings should live, in defiance of all that is bad around us, is itself a marvelous victory.
Esser pieno di speranza in tempi cattivi non è poi così follemente romantico. Si basa sul fatto che la storia umana è una storia non solo di crudeltà, ma anche di passione comune, sacrificio, coraggio, gentilezza.  Quello che noi scegliamo di esaltare in questa storia così complicata determinerà le nostre vite. Se noi vediamo solo il peggio, questo distrugge la nostra capacità di fare qualcosa. Se noi ricordiamo quei tempi e luoghi - e ce ne sono tanti - dove la gente si è comportata magnificamente, questo ci dà l'energia  per agire, e almeno la possibilità di mandare questa trottola del mondo in una direzione differente. E se noi agiamo, per quanto in piccolo, noi non abbiamo da attendere qualche grande utopia futura. Il futuro è una infinita successione di presenti, e vivere ora come noi pensiamo che gli esseri umani dovrebbero vivere, a dispetto di tutto quello che c'è di male intorno a noi, è in se stesso una meravigliosa vittoria.

giovedì 28 gennaio 2010

Se non ora quando?

Sveglia ragazzi!


Il popolo del "No B Day" ritorna a manifestare in piazza contro Silvio Berlusconi e a difesa della costituzione. Sabato 30 gennaio in oltre 50 città italiane e in sei centri esteri (Parigi, Londra, Dussendorld, Berlino, Atene, Vienna e San Francisco) si svolgeranno sit-in di protesta per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi e in difesa della costituzione.


Organizzatore:: IL Popolo Viola Firenze

Tipo: Cause - Protesta

Rete: Globale

Data: sabato 30 gennaio 2010

Ora: 14.00 - 19.00

Luogo: Prefettura di Firenze, Via Cavour 1


Link generale

Link per Firenze

Ci sarò con la videocamera.

Firenze crocevia di culture









da sx: Biagioni, Margara, Martini, Mazzi, Dadà.



Firenze crocevia di culture -



Il volume prodotto dalla Regione Toscana presenta una Firenze non raccontata nelle guide turistiche.



Firenze luogo d'incontro, di confronto, di scambio,



Firenze città cosmopolita, città dell'accoglienza, città degli stranieri, città per tutti i culti.



Firenze città del pensiero democratico e del protagonismo popolare.



Firenze città resistente, laboratorio di idee ed esperienze, città dei movimenti.



E' in volume importante prodotto dall'Archivio del Movimento di Quartiere di Firenze, dalla Fondazione Michelucci, dalla Comunità dell'Isolotto.



Ero presente con la videocamera alla sua presentazione nella Sala degli affreschi del Palazzo Panciatichi in via Cavour 4 dov'è la sede del Consiglio regionale toscano.
Questo il mio omaggio alla memoria:



http://www.youtube.com/watch?v=d4Wx2dXTqvM



Claudio Martini e Enzo Mazzi



http://www.youtube.com/watch?v=zPAtOeoFTes



Alessandro Margara, giudice che tanti poveracci ospiti della patrie galere toscane degli anni settanta-ottanta ricordano con affetto: prima parte dell'intervento.



http://www.youtube.com/watch?v=TH6SQy6bL88



Margara, seconda parte dell'intervento



http://www.youtube.com/watch?v=iEurcbj3UX4



Moreno Biagioni figura storica del Movimento di Quartiere e non solo (v. nota di aggiornamento, sotto).



http://www.youtube.com/watch?v=MAVX87_0QUs



Adriana Dadà, dell'Università di Firenze



Buona visione.


Nota:


Il 28 gennaio Moreno scrive a Enrico Rossi, candidato PD al governo della Regione Toscana):

Ho letto infatti su La Repubblica che sarebbe favorevole alla realizzazione di un Centro di Identificazione ed Espulsione in Toscana purché abbia regole nuove e rispetti i diritti. Ed ha aggiunto anche che i Centri dovrebbero essere in grado di offrire una regolarizzazione attraverso l’inserimento lavorativo [si tratta di frasi virgolettate].

Ebbene, verrebbe voglia di dire: ma in che mondo vive? Per caso, crede ancora alle favole?

Vi è infatti una vastissima documentazione (testimonianze, filmati, reportages giornalistici, documenti di giuristi etc.) su cosa sono e come funzionano i Centri di detenzione per immigrati irregolari (i CPT Centri di Permanenza Temporanea di un tempo, divenuti, con i recenti peggioramenti alla legge Bossi Fini, CIE Centri di Identificazione ed Espulsione -, nei quali la permanenza è sempre meno temporanea da un mese siamo ormai arrivati a 18 mesi come limite massimo di detenzione, si badi bene senza aver commesso alcun reato -). E vi è anche un’ampia relazione redatta da una Commissione istituita dal Governo Prodi durante la sua seconda breve esperienza, la Commissione De Mistura, composta da tecnici, esperti, esponenti del volontariato e dell’associazionismo, tutte persone sensate e ragionevoli, non certo pericolosi sovversivi. Ne veniva fuori un quadro dei CPT assai preoccupante (e da allora la situazione non ha fatto che peggiorare, in sintonia con i provvedimenti sempre più razzisti del Governo Berlusconi).

Recentemente, in un Convegno di giuristi tenuto significativamente a Lampedusa, Ferrajoli ha riepilogato, nell’introduzione, le aberrazioni degli attuali provvedimenti rivolti ai migranti, a partire dal reato di clandestinità e dai centri di detenzione.

Come si fa allora a considerare i Centri quali punti di passaggio per l’inserimento lavorativo ed a sostenere che siamo d’accordo a farli, i Centri, purché siano rispettati i diritti? Il primo diritto da rispettare sarebbe indubbiamente quello di non essere reclusi per una semplice irregolarità amministrativa (si tratta dell’anomalia giuridica che sta alla base dei Centri e che in effetti sancisce l’esistenza di un diritto separato per i migranti). Credere a Centri umanamente accettabili è come ritenere che si possa, in qualche modo, umanizzare la tortura.

Le chiedo quindi di documentarsi in modo adeguato e le fornisco, in sintesi, 3 buone ragioni affinché possa riflettere e ripensare tutta la questione:

i CIE rientrano appieno anzi ne sono un cardine – nelle politiche di esclusione, di respingimento, di chiusura degli attuali governanti, politiche che contribuiscono in modo determinante allo sviluppo nel Paese di un razzismo sempre più diffuso e radicato;

i CIE sono un’aberrazione giuridica (al di fuori della Costituzione, secondo molti giuristi);

i CIE sono incompatibili con l’ispirazione di fondo della legge regionale sull’immigrazione (quella legge avversata dal Governo che riconosce alcuni elementari diritti anche ai migranti irregolari).

Se la Toscana – istituzioni e società civile attiva uniti come nel passato – continuerà a dire di no ai CIE darà un segnale importante per l’intero Paese, un segnale che può fare da punto di riferimento per quanti sul territorio cercano di contrastare, con esperienze volte a tutelare i diritti, i provvedimenti governativi ed il clima razzista. Prima che si arrivi ad una deriva irreparabile (a cui siamo, del resto, molto vicini).

Spero sinceramente che non voglia mettersi sulla scia degli amministratori e purtroppo ne esistono anche fra quelli di centro-sinistra che si pongono nell’ottica degli interventi securitari (le ordinanze contro i lavavetri, i mendicanti, i giocolieri e simili), con l’intento di captare così maggiori consensi e non accorgendosi di dare soltanto basi più solide alle politiche del Governo.

Può anche darsi che nelle sue affermazioni si sia ispirato alla furbizia di Bertoldo, che non trovava mai l’albero di suo gradimento a cui avrebbero dovuto impiccarlo, e cioè che abbia voluto dire no al CIE ponendo una condizione impossibile (quella di un Centro in cui vengono rispettati i diritti).

Ebbene, Le dico comunque che non è tempo di furbizie ma di affermazioni chiare e nette, che diano il senso di un preciso impegno per una decisa inversione di rotta rispetto al degrado attuale.


La saluto cordialmente.


Moreno Biagioni

Email di oggi

S'informa che la Direzione Nazionale del Partito Democratico, riunitasi lunedì 25 gennaio, ha approvato all'unanimità il seguente ordine del giorno presentato dalla sen. Magda Negri:

 

Ordine del giorno

Il 9 febbraio 2009 si spegneva Eluana Englaro.

Nell'anniversario della morte, la Direzione del PD invita i parlamentari impegnati alla camera nella discussione del testo di legge sul testamento biologico a presentare pubblicamente i risultati del dibattito fin qui svolto.

Invita inoltre le organizzazioni di Partito a promuovere iniziative pubbliche a tutela del principio del diritto alle cure e alla libertà di cura prevista dall'articolo 32 della Costituzione.


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LiberaUscita

Associazione nazionale laica e apartitica

per la legalizzazione del testamento biologico

e la depenalizzazione dell'eutanasia

sede operativa: via Edgardo Ferrati, 12 - 00154 Roma

sede legale: Via Genova 24 - 00184 Roma

tel: 366.4539907 ore 9-12/16-18 (no sabato e festivi)

fax: 06.5127174 ore 24 su 24

email: info@liberauscita.it

sito web: www.liberauscita.it

gruppo Facebook: LiberaUscita


Il "lavoro" nella Costituzione a partire dall’art.1: "L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro": questo il tema che sarà socializzato nell’incontro alle Baracche dell’Isolotto via degli Aceri 1 Firenze la mattina di domenica 31 gennaio 2010 alle ore 10,30 con la partecipazione di Giovanni Orlandini professore di Diritto del lavoro all’Università di Siena.

Il Ministro Brunetta ha detto che l'art.1 della Costituzione va cambiato perché secondo lui è una norma che non significa nulla. Egli ha in tal modo resa evidente la sconcertante attualità del commento fatto da Primo Levi nel 1959 alla scritta "Il lavoro rende liberi" issata all’ingresso del campo di Auschwit: "Il disconoscimento, il vilipendio del valore morale del lavoro era ed è essenziale al mito fascista in tutte le sue forme".


Valorizzare e difendere nella quotidianità e nella politica il valore costituzionale del lavoro è essenziale e urgente per contrastare il ritorno del "mito fascista" che vorrebbe non più un’Italia "Repubblica democratica fondata sul lavoro" ma fondata sull'assassinio sacrificale del lavoro.


                                                                La Comunità dell’Isolotto

mercoledì 27 gennaio 2010

Libera Uscita


Ai soci e simpatizzanti


Loro email


 

Cari amici,

il presente messaggio per comunicarvi che abbiamo finalmente completato il trasferimento della ns. sede operativa e dei relativi recapiti.

Da oggi la situazione è pertanto la seguente:

- la sede operativa è in Roma, via Edgardo Ferrati 12 cap 00154;

- gli uffici della sede sono aperti il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12;

- la volontaria addetta alla segreteria è sempre Anna Cicogna, la quale è contattabile telefonicamente al n° 3664539907 dal lunedì al venerdì negli orari 9-12 e 16-18, nonché all’email
 nuccicicogna@libero.it;

- Il fax è 065127174 e funziona 24 ore su 24;

- la sede legale dell’associazione è ancora in via Genova 24, sino alla modifica dello statuto che sottoporremo alla prossima Assemblea nazionale. Di conseguenza resta per il momento invariato l’indirizzo del ns. c/c  postale: sarà ns. cura prelevare la relativa corrispondenza presso la portineria della predetta sede.    

Con l’occasione si ricorda che:

- Tutti i soci hanno il diritto di partecipare e votare alla nostra Assemblea nazionale, che si terrà quanto prima a Roma;

- Tutti i soci hanno diritto a ricevere per email tutte le news dell'associazione, compresi i notiziari mensili, i cui numeri arretrati sono pubblicati sul ns. sito www.liberauscita.it;

- Tutti i soci possono richiedere all'associazione di conservare nel proprio archivio una copia autentica del loro testamento biologico e riconsegnarla su richiesta delle persone designate;

- Chiunque può scaricare dal ns. sito il modello di testamento biologico predisposto dalla ns. associazione nonchè tutta la documentazione in esso registrata;

- Chiunque può iscriversi (gratuitamente) al ns. gruppo di discussione su yahoo seguendo le istruzioni riportate sul ns. sito: in tal modo potrà partecipare ai dibattiti fra gli aderenti al gruppo (ad oggi oltre 100), trasmettere a tutti con un solo invio i propri messaggi e ricevere i messaggi trasmessi da tutti gli altri iscritti al gruppo;

- Chiunque può iscriversi (sempre gratuitamente) al gruppo Facebook di LiberaUscita, che ha diverse funzioni interessanti: pubblicare foto o documenti o video degli iscritti, contattare altri amici già collegati a Facebook e chattare con essi. Per entrare nel gruppo occorre prima iscriversi a Facebook (www.facebook.com) e quindi aderire al gruppo di LiberaUscita. Ulteriori precisazioni, se richieste, possiamo fornirle sempre via email.

 


Si comunica infine che a decorrere da oggi LiberaUscita invierà le proprie notizie SOLTANTO AI SOCI ONORARI, AI RESPONSABILI TERRITORIALI,  AI COLLABORATORI NAZIONALI  ED AI SOCI ISCRITTI NELL’ANNO IN CORSO E  NELL’ANNO IMMEDIATAMENTE PRECEDENTE.  



Cordiali saluti

Giampietro Sestini



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LiberaUscita

Associazione nazionale laica e apartitica

per la legalizzazione del testamento biologico

e la depenalizzazione dell'eutanasia 

sede operativa: via Edgardo Ferrati, 12 - 00154 Roma


sede legale: Via Genova 24 - 00184 Roma

tel: 366.4539907 ore 9-12/16-18 (no sabato e festivi)

fax: 06.5127174 ore 24 su 24

email: info@liberauscita.it 


sito web: www.liberauscita.it 


gruppo Facebook: LiberaUscita



Segretario nazionale


martedì 26 gennaio 2010

Dylan Dog e l'eutanasia


Trovato sul blog di Giuseppe Granieri

 


Malattia, sofferenza, accanimento terapeutico e dolce morte: non sono temi da fumetto popolare?  Il numero 280  ha un titolo forte, «Mater Morbi», e una storia altrettanto forte per «l’indagatore dell’incubo», che stavolta si ritrova malato, poi molto malato, infine moribondo e al suo capezzale due medici, quello accanito che vuole mantenerlo in vita ad ogni costo e quello mosso a pietà, che vorrebbe «portare sollievo alla sofferenza».Il finale è fantasy ma il dibattito si riaccende, stavolta lontano dagli arroccamenti politici. Prima su il Fatto Quotidiano, poi ieri sul Secolo d’Italia, quotidiano vicino a Fini, e sull’Unità.


L'eutanasia di Dylan Dog

                   PRESA DI COSCIENZA - Il Fatto Quotidiano, L'Unità, Il Secolo d'Italia e venerdì Liberazione hanno indugiato in questi giorni sul canovaccio di Mater Morbi: malattia, terapie intensive, sofferenza, dilemmi etici della medicina. Del resto Recchioni, romano classe '74, ha scritto la sceneggiatura rifacendosi alla sua esperienza di malato che dalla nascita è costretto a un continuo andirivieni negli ospedali. Un percorso che lo ha condotto a una serena presa di coscienza: lui, che oltre a sceneggiare è anche disegnatore, si è ritratto in una vignetta in un letto di ospedale, mentre si domanda «Perché a me?», e una voce fuori campo gli risponde: «E perché non a te?». «Però non mi interessa 'vendere' la mia malattia», si schermisce il cartoonist, «ciò che conta è dire che il fumetto parla continuamente di cose serie, eppure non c'è attenzione per questo mezzo di comunicazione».


A pagina 97 Dylan scrive nel suo diario: «Cosa succede quando il male è una parte di noi? Ignorarlo o rifiutarlo è inutile o dannoso». Ma poche pagine prima Recchioni fa dire a Dylan: «Sono convinto che chiunque sia in possesso delle sue facoltà mentali debba essere anche padrone del proprio destino.. specie se quel destino è fatto di atroci sofferenze»

 

venerdì 22 gennaio 2010

L'ultimo vaccino

Il re è nudo?





Tutti nudi.





ROMA -22 gennaio 2010 - 15.35   I body scanner negli aeroporti non sono dannosi per la salute dell'uomo. Lo ha garantito il ministro della Salute, Ferruccio Fazio.




 

lunedì 18 gennaio 2010

Ancora crocifisso? No!


Avviso tutti gli amici che mi hanno sostenuto nella battaglia per la rimozione dei crocifissi dalle aule dei tribunali italiani che il prossimo 22 gennaio 2010, alle ore 9,30, sarà celebrato, dinanzi al Consiglio Superiore della Magistratura, Piazza Indipendenza n. 4, ROMA.

...

E' gradita la massima diffusione di questa notizia.

Buon Sol Invictus a tutti.

Luigi Tosti


Sono con lui. Se sei a Roma vai a sostenerlo con la tua  presenza!



Dietro allo scontro sul crocifisso nelle scuole, un tema che anche a molti laici sembra banale e insignificante, c’è in realta’ l’eco di una battaglia vecchia di secoli, di millenni, una battaglia delle e sulle idee che reggono il mondo e la civiltà umana. Quella battaglia ha visto guerre sanguinarie, rivoluzioni, riforme e ha avuto esiti differenti in differenti aree geografiche, anche all’interno della piccola Europa. C’e’ chi ha abbracciato la Ragione e chi è rimasto schiacciato dal Dogma, chi ha sviluppato la democrazia e i diritti e chi è rimasto vittima della violenza del fondamentalismo, chi ha costruito una societa’ aperta e chi è rimasto prigioniero dei feudi e delle corporazioni.  Gabriele Zamparini



D'accordo con Zamparini.

Quel che segue lo dico io (già detto qui):


Stacchiamolo, il nostro amico e compagno Cristo, una volta per sempre dalla croce. E noi con lui.L'immagine giusta è questa:





Occhio, ragazzi!




Webster Griffin Tarpley



Webster Tarpley è il principale propugnatore della teoria che vede Barack Obama come un prodotto di laboratorio, coltivato per lunghi anni dal gruppo politico di Zbigniew Brezinsky, e ora impostoci alla Casa Bianca con una sofisticata operazione di “marketing ideologico”, in cui la facciata del “cambiamento” serve solo a coprire una realtà di aggressione imperialista ancora peggiore di quella che abbiamo vissuto negli ultimi otto anni. ...



La fonte




 


Questo un mio vecchio post al riguardo.

 










 

lunedì 4 gennaio 2010

Per Gaza

Marcia Cairo-Gaza: proposte operative


Consci delle tante e forti similitudini tra l’apartheid praticata da Israele e la precedente apartheid del regime in Sud Africa, proponiamo:

 1)         Un giro di conferenze nei primi sei mesi del 2010 tenuto da sindacalisti e attivisti delle società civili Palestinese e Sud Africana, a cui si uniranno sindacalisti e attivisti impegnati in questo progetto all’interno degli stati in cui si andrà, per insegnare a fondo le tecniche BDS  direttamente ai sindacati e più largamente a pubblico internazionale;

 2)         La partecipazione alla Settimana dell’Apartheid Israeliana nel Marzo 2010;

 3)         Un approccio sistematico e unitario nel boicottare i prodotti Israeliani, coinvolgendo consumatori, lavoratori e sindacati dei settori di commercio, magazzinaggio e trasporto;

 4)         Di sviluppare il boicottaggio Accademico, Culturale e Sportivo;

 5)         Campagne presso i sindacati di settore e fondi pensionistici per incoraggiare il disinvestimento da compagnie direttamente coinvolte nell’Occupazione e/o nelle industrie militari Israeliane;

 6)         Azioni legali contro il reclutamento esterno di soldati posti al servizio delle milizie Israeliane, e procedimento penale contro i criminali di guerra del governo Israeliano; coordinamento dei Citizen's Arrest Bureaux per identificare, condurre una campagna per denunciare e procedere contro i criminali di guerra Israeliani; sostenere il Rapporto Goldstone e l’implementazione delle raccomandazioni in esso contenute;

 7)         Campagna contro lo status di “fondazione di beneficienza” del Jewish National Fund (JNF).

 Facciamo appello ad organizzazioni e ad individuali che si riconoscono in questa dichiarazione affinchè la firmino e lavorino con noi per realizzarla.

Fonte

domenica 3 gennaio 2010

Il mio credo sulla vita e la morte

Alla Federazione mondiale per il diritto di morire con dignità (WFRTDS)



Ho vissuto la vita secondo il mio credo.



Il mio morire sarà lo stesso. Io deciderò quando, dove, e come morirò. Nessuno, non il governo, non i medici, e certamente non la gerarchia cattolica romana mi condizionerà o prenderà decisioni per me.



La libertà è il potere di agire o parlare o pensare senza imposizioni esterne. La libertà negli Stati Uniti dell'America è il nostro diritto di nascita. La libertà non è un regalo. La libertà è un diritto che è stato conquistato con la morte di milioni di persone in tante guerre.



Io sostengo il diritto alla autodeterminazione della persona senza coercizioni, il diritto di fare scelte ed essere responsabile per le scelte fatte.



Grazie per il lavoro meraviglioso che state facendo per tenere informate le persone.



Neta Kolasa, Boca Raton, Florida



(dalla newsletter di Libera Uscita)

Aggiornamento del 4 gennaio: (email di Libera Uscita)

La massima parte degli umani hanno paura e spesso terrore della Morte. Anche il semplice evocare il  Suo nome genera sconforto e reazioni incomprensibili. Per combattere questa sindrome bisognerebbe parlarne tranquillamente senza alcuna apprensione avendo presente che è un evento naturale.

Giova ricordare che la Morte è già vicina a noi dall'istante della  nascita. Questo aspetto è importante per averne il massimo  rispetto, sforzandoci di non sfidarla.

Forse negli umani, nonostante tutte le architetture e disegni sull'aldilà, con premi o pene che ci attenderebbero, rimane comunque lo sgomento e spavento della partenza.

Io sono un grande amante degli animali e dei cani in particolare. Recentemente due maschi, uno con un tumore al polmone e l'altro ai reni, sono morti. Ambedue hanno vissuto il decorso  della loro realtà di ammalati quasi in una muta coscienza che il loro destino era segnato. Solo il giorno delle loro rispettive morti hanno dato un segno tangibile e consapevole che la loro sorte era vicina. Li ho visti cercare un posto protetto e riservato per attendere la loro Morte. Tentavano, cosi, senza apparenti e particolari segni di turbamento, unicamente quell’intimità e riserbo necessari ad un convegno cosi importante e decisivo.

Vorrei essere anch’io nelle condizioni di seguire e dare dignità ai miei ultimi giorni. Qualora mi fosse diagnosticata una patologia insanabile rifiuterei di ricorrere ad inutili cure ed una lotta impari conto un evento ineluttabile. Auspicherei di non essere di peso, condizionare e  rattristare i miei cari.

Se ciò non sarà realizzabile aspiro, io stesso, a decidere i tempi ed andare al convegno con la Morte rendendo l’appuntamento ed abbraccio più spedito e sereno.

Molti ritengono questo proposito da codardi e vigliacchi. Io, personalmente, lo considero un atto di grande consapevolezza e coraggio.

Luigi Maria Biondi

Le sorelle Marinetti





clicca sulla foto.




Viste il 2 gennaio al Puccini: un sollievo e un augurio per il 2010: che il teatro viva!




Insieme all'orchestra Maniscalchi.




Bravi davvero.