venerdì 29 gennaio 2010

Howard Zinn 1922-2010



Howard Zinn  e' morto, a causa di un infarto, a Santa Monica, in California, all'eta' di 87 anni mercoledi 27 gennaio.
Se apri la foto trovi tutti i links che parlano di lui (in inglese).
"Se la storia ha da essere creativa in modo da anticipare un possibile futuro senza negare il passato, essa dovrebbe, credo, mettere in evidenza nuove possibilità mettendo in luce quegli episodi del passato che sono stati tenuti nascosti, quando, anche se in brevi sprazzi, la gente dimostrò la sua capacità di resistere, di mettersi insieme, e qualche volta di saper vincere.
Io suppongo, o forse solo spero, che il nostro futuro può essere trovato  nei fuggevoli momenti di sofferenza solidale del nostro passato piuttosto che nei suoi ininterrotti secoli di  guerre.." Thank you, Howard Zinn, for this amazing, inspiring paragraph, which I’ve had on my wall for years now:

To be hopeful in bad times is not just foolishly romantic. It is based on the fact that human history is a history not only of cruelty, but also of compassion, sacrifice, courage, kindness. What we choose to emphasize in this complex history will determine our lives. If we see only the worst, it destroys our capacity to do something. If we remember those times and places—and there are so many—where people have behaved magnificently, this gives us the energy to act, and at least the possibility of sending this spinning top of a world in a different direction. And if we do act, in however small a way, we don’t have to wait for some grand utopian future. The future is an infinite succession of presents, and to live now as we think human beings should live, in defiance of all that is bad around us, is itself a marvelous victory.
Esser pieno di speranza in tempi cattivi non è poi così follemente romantico. Si basa sul fatto che la storia umana è una storia non solo di crudeltà, ma anche di passione comune, sacrificio, coraggio, gentilezza.  Quello che noi scegliamo di esaltare in questa storia così complicata determinerà le nostre vite. Se noi vediamo solo il peggio, questo distrugge la nostra capacità di fare qualcosa. Se noi ricordiamo quei tempi e luoghi - e ce ne sono tanti - dove la gente si è comportata magnificamente, questo ci dà l'energia  per agire, e almeno la possibilità di mandare questa trottola del mondo in una direzione differente. E se noi agiamo, per quanto in piccolo, noi non abbiamo da attendere qualche grande utopia futura. Il futuro è una infinita successione di presenti, e vivere ora come noi pensiamo che gli esseri umani dovrebbero vivere, a dispetto di tutto quello che c'è di male intorno a noi, è in se stesso una meravigliosa vittoria.

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