venerdì 1 agosto 2008

Romena - Festa al castello



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Chiedo scusa a CoroSymphonia di Pratovecchio per la povertà del video fatto con macchina fotografica digitale. Sto sperimentando le mie acquisizioni tecniche computeristiche...



Ma la serata è stata un incanto, merito anche di un Giove pluvio che ha minacciato per tutta la giornata regalando poi la sorpresa di una notte magica sotto le stelle, con una temperatura caraibica e un paesaggio lavato dal vento dell'instabilità atmosferica precedente.  E' la seconda volta che Niccolò e Daniela Goretti dei Flamini fanno centro con l'azzeccare due giornate di tempo bello in periodo di variazioni atmosferiche accentuate. Complimenti a tutti, organizzatori e sponsor, anche per la gratuità del tutto, così come gratuito è stato l'addobbo di natura firmato "incanto estivo di Casentino" trasparente nei segni di castella illuminati e nitidi, da Porciano a Poppi, in alto, e Stia, Pratovecchio, Borgo alla Collina in lungo...

"Gaia" Matteini ha fatto onore al suo nome e reso testimonianza alla sua bravura e professionalità, attorniata dalle donne del coro, come Matelda dalle belle ninfe sul prato del paradiso terrestre. (Gli uomini del coro, altrettanto bravi, una volta tanto si son tenuti nelle retrovie). Alle donne del coro della Symphonia e al prato del castello splendido e lucente  è lecito dedicare un ricordo dantesco:


Vago già di cercar dentro e dintorno

la divina foresta spessa e viva,

ch'a li occhi temperava il novo giorno,  3

  sanza più aspettar, lasciai la riva,

prendendo la campagna lento lento

su per lo suol che d'ogne parte auliva.  6

  Un'aura dolce, sanza mutamento

avere in sé, mi feria per la fronte

non di più colpo che soave vento;  9

  per cui le fronde, tremolando, pronte

tutte quante piegavano a la parte

u' la prim'ombra gitta il santo monte;  12

  non però dal loro esser dritto sparte

tanto, che li augelletti per le cime

lasciasser d'operare ogne lor arte;  15

  ma con piena letizia l'ore prime,

cantando, ricevieno intra le foglie,

che tenevan bordone a le sue rime,  18

  tal qual di ramo in ramo si raccoglie

per la pineta in su 'l lito di Chiassi,

quand'Ëolo scilocco fuor discioglie.  21

  Già m'avean trasportato i lenti passi

dentro a la selva antica tanto, ch'io

non potea rivedere ond'io mi 'ntrassi;  24

  ed ecco più andar mi tolse un rio,

che 'nver' sinistra con sue picciole onde

piegava l'erba che 'n sua ripa uscìo.  27

  Tutte l'acque che son di qua più monde,

parrieno avere in sé mistura alcuna

verso di quella, che nulla nasconde,  30

  avvegna che si mova bruna bruna

sotto l'ombra perpetüa, che mai

raggiar non lascia sole ivi né luna.  33

  Coi piè ristetti e con li occhi passai

di là dal fiumicello, per mirare

la gran varïazion d'i freschi mai;  36

  e là m'apparve, sì com'elli appare

subitamente cosa che disvia

per maraviglia tutto altro pensare,  39

  una donna soletta che si gia

e cantando e scegliendo fior da fiore

ond'era pinta tutta la sua via.  42

  "Deh, bella donna, che a' raggi d'amore

ti scaldi, s'i' vo' credere a' sembianti

che soglion esser testimon del core,  45

  vegnati in voglia di trarreti avanti",

diss'io a lei, "verso questa rivera,

tanto ch'io possa intender che tu canti.  48

  Tu mi fai rimembrar dove e qual era

Proserpina nel tempo che perdette

la madre lei, ed ella primavera".  51

  Come si volge, con le piante strette

a terra e intra sé, donna che balli,

e piede innanzi piede a pena mette,  54

  volsesi in su i vermigli e in su i gialli

fioretti verso me, non altrimenti

che vergine che li occhi onesti avvalli;  57

  e fece i prieghi miei esser contenti,

sì appressando sé, che 'l dolce suono

veniva a me co' suoi intendimenti.  60

  Tosto che fu là dove l'erbe sono

bagnate già da l'onde del bel fiume,

di levar li occhi suoi mi fece dono.  63

  Non credo che splendesse tanto lume

sotto le ciglia a Venere, trafitta

dal figlio fuor di tutto suo costume.  66

  Ella ridea da l'altra riva dritta,

trattando più color con le sue mani,

che l'alta terra sanza seme gitta. 


Purgatorio XXVIII


Alcune foto dei due avvenimenti di Romena 2008.

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