sabato 12 dicembre 2009

Bignamino del terrorismo

da Piazza Fontana a Nicola Cosentino 12 dicembre 1969-10 dic 2009
Non ci sono misteri: la bomba partì dalla base americana di Aviano, fu portata da un broker che doveva rassomigliare a Valpreda, anarchico preordinato, mostro già confezionato nelle impaginazioni dei grandi giornali e nelle redazioni dei telegiornali. Meglio che in Iran alle ultime elezioni: neppure il tempo di finire lo spoglio e i risultati già fuori (c'è sempre qualche giornale o agenzia che sbaglia tempo, ma i nostri sono più sofisticati).Si chiama guerra a bassa intensità, condotta sotto "false flag", falsa bandiera, nel grande supermarket dell'Impero (leggi: wall street, London City): Al Qaeda, BR, Esercito di liberazione antiimperialista, Bin Laden, anarchia...La main rouge  francese al tempo della guerra d'Algeria.
Non occorrono carri armati né missili, solo giornali e telegiornali. Pochi morti, previsti anche morti amici tipo Calabresi o Calipari o uomini delle scorte. Ma vuoi mettere con i colonnelli greci e la NATO e tutto il casino di proteste, arresti, torture inevitabili e Panagulis, theodorakis...Già la NATO, il grande utero europeo dei mostri, affittato agli USA, ora in forze in Afghanistan. Perché Aviano è base NATO. Alla guida un Presidente abbronzato permio Nobel della pace...
Trovatemi un giallo o un romanzo di fantascienza di questa portata. Trovatemi in natura un camaleonte di queste capacità mimetiche. "Il gran teatro del mondo", come diceva Sa Che Sperare. Ma una maschera teatrale come Bin Laden neppure William l'avrebbe saputa immaginare. Né l'apparato teatrale pur sofisticatissimo del Cinquecento era in grado di creare un effetto illusionista come quello delle due torri. Qui si è toccato l'apice e credo che rimarrà a lungo insuperato.  Ma allora tutti credevano ai fantasmi. Oggi quasi tutti. L'Onda Viola pare non l'abbia bevuta. Buona giornata e al prossimo capitolo. Che giallo ragazzi!

Nota esplicativa (o guida alla lettura)
Il divertimento mio non consiste nell'indovinare il colpevole. So già chi è. Come  con il Tenente Colombo. L'interesse te lo dà il seguito di strattagemmi e accorgimenti che il killer mette in atto per sviare le indagini. In più - cosa che sfuma nella fiction cinematografica - c'è da osservare il comportamento della varia umanità che si trova coinvolta in questo dramma reale. Un film nel film: chi crede e scommette su un mandante o su un altro, chi la beve tranquillo come l'acqua minerale con targhetta di garanzia, chi capisce e non lo dice, chi capisce ma non vuol ammettere - si chiama Bias (baias) - E poi i giornali e telegiornali, giornalisti e telegiornalisti, giudici e politici, questi ultimi i più imprevedibili.
L'americanata più bella è quella dell'attacco alle due torri: nessuno dei 16 imputati era in volo, tutte riprese fatte durante simulazioni organizzate dall'US army, Cheney, Wolfowitz, e quell'altro come si chiama amico di Saddam. Bin Laden è una figurina Panini: si vede anche a occhio che è una fiction. Come l'improvvido recente messaggio delle BR del giornale di famiglia, quando il servo è anche stupido e non conosce l'orologio, tanto meno il calendario. La storia poi dell'attacco al Pentagono dove un grande aereo di linea riesce a passare per la cruna di un ago. Anche la storia dei due mafiosini arrestati su 7 canali TV sintonizzati il giorno in cui il Parlamento decide che la Mafia continuerà a tenersi il sottosegretariato all'economia e mentre  Spatuzza spruzza..Dario Fo e Mistero Buffo sono meno divertenti. La variabile discriminante consiste nel fatto che tutto si fa per metterlo a me. Mi rigiro sulla sedia e continuo a fare il guardone; tra sado e maso un po' di sodisfazione rimane. dio mio dove son caduto.
Nota 1  - Donald Rumsfeld: non mi veniva il nome.
Nota 2 - La mano rossa
Date: 1956-1960
La Main Rouge dissimulerait l'action homicide des services spéciaux français entre 1956 et 1960, placés sous la direction de Constantin Melnik et sous la responsabilité du Premier ministre Michel Debré. Il était alors vital, pour notre gouvernement, isolé diplomatiquement, de ne pas être désigné comme l'organisateur d'actions de guerre sur le territoire de pays amis.
Les services français bâtissent un organigramme, créent un état-major fictif et commencent à fournir à la presse des déclarations enflammées, revendiquant chacun des attentats. Dans le même temps, les mêmes services font semblant de tenter de saisir cette organisation. Dans son livre "Un espion dans le siècle", Constantin Melnik donne la parole à l'inventeur de La Main Rouge, le général Grossin: "Chaque fois que nous tirons un coup de pistolet, les flics du cru trouvent malin de rendre publiques les fausses identités que nous avons employées. Pour stopper les rumeurs qui, dès avril 1960, attribuent les attentats aux livres piégés aux services secrets, ces derniers convoquent quelques journalistes bien intentionnés pour leur livrer des informations inédites sur "La Main Rouge".
Mano rossa brigate rosse: un gioco da ragazzi.

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