martedì 20 dicembre 2011

Veglia di Natale in piazza dell'Isolotto


Crediamo fare cosa gradita inviarvi con i nostri auguri la notizia della veglia in piazza, siete pregati di far circolare l'informazione.

Comunità dell’Isolotto - Veglia di Natale 2011

"Natività nel segno del nuovo che nasce
Testimonianze, progetti, speranze delle giovani generazioni
che occupano le piazze del mondo"
La veglia si svolgerà in piazza dell’Isolotto –Firenze
con inizio alle ore 22 del 24 dicembre
A due mesi dalla scomparsa di Enzo, la comunità dell’Isolotto ha scelto di ritornare in piazza per la veglia di Natale in solidarietà con “il nuovo che nasce” nelle piazze del mondo.
La piazza: tornare a rioccupare la piazza in questa notte di Natale, quella piazza che ci ha visti protagonisti e testimoni per oltre quaranta anni,in questo momento storico in cui generazioni diverse si intrecciano nelle piazze del mondo, ha per noi il significato di riconferma del messaggio che Enzo e la comunità hanno per tanti anni continuato a testimoniare: la resistenza, le energie positive dei giovani, le lotte che verranno,l’amicizia, l’affettività, il tenersi per mano, per molti la fede, la spiritualità, i gesti della memoria, il dolore, l'accompagnarci nella vita e nella morte.
La Veglia: parole condivise. parole non calate da un pulpito, da una cattedra, da un qualsiasi piedistallo. Parole frutto di prassi di ricerca comunitaria, tessute di tante relazioni aperte. Parole che tentano di essere coerenti e di non svolazzare sopra la vita ma che partono dalla vita e alla vita ritornano. Parole, che si nutrono della memoria storica di tutti i popoli, delle parole tramandate, delle pagine dei libri sacri, della fatica di ogni ricerca, della vitalità di ogni cellula del grande organismo umano.
Non solo parole.
Testimonianze : saranno con noi un rappresentante del movimento di “Occupy Wall Street”, donne dei movimenti “Libere tutte” e “Se non ora quando?”, rappresentanti della Comunità Senegalese, gli operatori di strada che lavorano nel Quartiere 4, il Gruppo Azione Non Violenta, alcuni giovani impegnati nelle istituzioni
Simboli: la tenda, Il pane e vino, la luce di tante fiammelle, il fuoco, la bandiera della pace come tovaglia, i frutti della natura.
Socialità: canti, condivisione eucaristica, convivialità.
Firenze, Natale 2011
Luciana Angeloni per La Comunità dell’Isolotto



1 – documento spagnolo (verrà letto in piazza; la aggiunte in rosso sono della Comunità)
Puerta del sol 15 Maggio
Toma la calle 15 ottobre 2011
Siamo persone normali e comuni. Siamo come te: gente che si alza la mattina per studiare, lavorare o cercare lavoro, gente che ha famiglia e amici. Gente che lavora duro tutti i giorni per vivere e dare un futuro migliore a coloro che ci circondano.
Alcuni di noi si considerano più progressisti, altri più conservatori. Alcuni credenti, altri no. Alcuni con una ideologia ben definita, altri apolitici…Ma tutti siamo preoccupati e indignati per il panorama politico, economico e sociale che vediamo intorno a noi. Per la corruzione dei politici, degli impresari, dei banchieri legati sempre strettamente al potere religioso.
 Questa situazione ci danneggia tutti ogni giorno. Ma se tutti ci uniamo possiamo cambiarla. E’ ora di metterci in movimento, ora di costruire tutti insieme una società migliore. Per questo sosteniamo fermamente quel che segue:
o   Esistono diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti in queste società: diritto alla casa, al lavoro, alla cultura, alla salute, all’educazione, alla partecipazione politica, al libero sviluppo personale e diritto al consumo dei beni necessari per una vita sana e felice.
o   L’attuale funzionamento del nostro sistema economico e di governo non si preoccupa di queste priorità ed è un ostacolo per il progresso dell’umanità.
o   La democrazioa parte dal popolo (demos=popolo; crazia=governo) quindi il governo deve essere del popolo e la Chiesa cattolica del popolo di Dio, non di pochi gerarchi autoriprodotti per diritto divino. Ciò nonostante in questo paese la maggior parte della classe politica e della Gerarchia ecclesiastica non ci ascolta neppure. La  funzione dello Stato e della Chiesa dovrebbe essere di portare la nostra voce all’interno delle istituzioni, facilitando la partecipazione dei cittadini attraverso canali diretti e procurando il maggior beneficio per il grosso della società, non quella di arricchirsi e approfittarsi dei beni comuni, obbedendo solo agli ordini dei grandi poteri economici e mantenendosi al potere attraverso una sorta di dittatura a due.
o   Le priorità di tutta la società avanzata devono essere l’uguaglianza, il progresso, la solidarietà, il libero accesso alla cultura, la sostenibilità ecologica e lo sviluppo, il benessere e la felicità delle persone.
L’ansia e la concentrazione di potere in poche mani genera disuguaglianza, tensione e ingiustizia, conducendo alla violenza, che noi respingiamo. Il modello economico vigente, obsoleto e antinaturale, blocca la macchina sociale in una morsa Stato-Chiesa che soffoca il buon vivere civile.
I cittadini sono parte di ingranaggio di una macchina progettata per arricchire una minoranza che non conosce i nostri bisogni. Siamo anonimi, ma senza di noi tutto questo non esisterebbe, siamo noi che muoviamo il mondo.
Se come società impariamo a non fidarsi nostro futuro a una astratta redditività economica che non è mai nell'interesse della maggioranza, possiamo eliminare gli abusi e le carenze che tutti soffriamo.
Abbiamo bisogno di una rivoluzione etica. Abbiamo messo il denaro in cima all'essere umani e dobbiamo metterlo al nostro servizio. Siamo persone, non prodotti sul mercato. Io non sono solo ciò che compro, ma perché lo compro e per chi lo compro.
Per tutti questi motivi, io sono indignato.
Penso di poter cambiare.
Penso di poter aiutare.
So che insieme possiamo.
Vieni fuori con noi.
E 'un tuo diritto.

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