lunedì 3 giugno 2013

Il pianto dei bambini


Al cimitero degli inglesi, un giorno di maggio 2013. Era tanto tempo che volevo vedere questa "isola dei morti" intorno alla quale sono passato mille volte, in macchina, in autobus, a piedi. Finalmente Anna Maria Vincitorio, compagna d'infanzia di Paola, poetessa conclamata, traduttrice consolidata, ci dà l'occasione di visitare l'isola, riparmiata dalle ristrutturazione del Poggi (per Firenze capitale), isola per tanto tempo abbandonata all'incuria e da pochi anni risorta a nuova vita (perdona l'ossimoro) per merito di sorella July Bolton Holloway e tramite l"olio di gomito" profuso da Daniel, rom e rumeno, per la pulizia professionale di tombe e statue.
Nel post precedente si vedono bambini vivi e felici, qui si commemorano bambini vissuti nell'infelicità per far presta e feroce la conclamata rivoluzione industriale inglese. Il fascicolo di Anna Maria occupa 24 pagine e riporta il poemetto di Elisabet Barret Browning "The cry of the children" in versione originale e tradotta ne "il pianto dei bambini".  Suggestiva l'introduzione di Anna Maria che descrive il percorso dalle finestre di Casa Guidi, in quel di Palazzo Pitti,  all'isola dei morti in rotonda Donatello, rispettivamente casa e tomba di Elisabeth Barret. Ho vissuto un pomeriggio elegiaco, dolce amaro, variato della tristezza infinita del contenuto e della dolcezza delle voci delle lettrici Anna e July, sotto un cielo prima scuro poi chiaro di questa primavera che ha perso se stessa in questo tormentoso 2013, impazzita e fuori di sé, come la politica italiana di questi nostri tormentati giorni.
Ti lascio al 
video 
July e Daniel

 Anna Maria Vincitorio e July Bolton Holloway

 Elisabeth Barret Browning

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