Domenica 12 giugno 2011
Scendere dall'aereo Tunisair alle 19,15, prendere il treno Fiumicino-Termini alle 19,40, arrivare a Termini alle 20,04, correre (lungo tragitto) al binario 7, frecciarossa delle 20,15, chiedere al capotreno di poter salire pagando a bordo. La risposta: il costo viene € 45 del biglietto normale + 50 dell'addizionale. Che non è un'addizionale ma una multa.
Prima alternativa:
Dopo le 20,15 prevista la notte in bianco a Termini: il primo treno utile per Firenze, Bologna, Milano, Padova, Udine, Trieste...alle 6,15 del mattino.
Seconda alternativa:
Stazione Roma Tiberina, treno notte delle 22,36, prezzo biglietto € 27.
Prendere Metro linea B, direzione Rebibbia (nomen est omen), biglietteria chiusa (ore 20,45), biglietteria automatica (solo Carta o Bankomat, esclusi contanti), trovato aiuto di giovani informatizzati, cercata toilette, trovate due cabine mobili automatiche (€ 0,50 senza dare resto) ad alto indice claustrofobico, provvidenziale guasto di una delle due cabine che, generosa come la meretrice di Gerico, lascia la porta aperta e ti permette di orinare gratis, dando la schiena ai clienti (maschi) in fila. Andare binario 17 (lungo corridoio, scale...), leggere spostamento al binario 4, sostare in pensilina dalle 22,15 in attesa delle 22,36, leggere ritardo 5', rileggere ritardo 10', leggere ancora 15', rimanere in piedi sulla pensilina priva al tutto di panchine o appoggi-balaustra, ascoltare dalla signora padovana la storia esilarante di una funzionaria dell'anagrafe di Padova che la costringe per 4 volte a cambiare fotografia: nella terzultima era col cappotto e ancora non andava bene..
Ma il treno notte 744 che perde 15 minuti per arrivare da Napoli a Roma, sull'onda da lui intuita dei risultati referendari, riguadagna l'intera posta tra Chiusi, Terontola, Arezzo, Firenze CM (Campo di Marte).
Arrivare a baita alle 2 di notte e pregustare la possibilità di andare a corroborare il cuorum degli italiani fermo fino allora al battito 41%.
Dormire beato al ricordo della trasferta tunisina che mi ha regalato la cerimonia laica del matrimonio tra Luca e Najla. In festa ed allegrezza.
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