lunedì 24 giugno 2013

F35


Quando ci sono state le alluvioni mi hanno risposto che non c'erano soldi per la sicurezza idraulica. Ora che c'è il terremoto mi dicono che non ci sono le risorse per mettere in sicurezza scuole ed edifici pubblici. Non si rendono conto delle guerre che ci sono nel Paese, compresa quella per l'emergenza lavoro. Sono un uomo di governo, mi rendo conto che per ogni scelta si deve pagare un prezzo, anche quello per esempio di rinunciare agli F35. Ma governare significa scegliere e la priorità è la messa in sicurezza del territorio dalle alluvioni e dai terremoti. Tanto più che oggi i nostri confini non sono minacciati da nessuno. Aggiungo che mentre si vogliono spendere 14 miliardi per gli F35 se ne investe uno solo per il lavoro. Domando: non sarebbe meglio qualche cacciabombardiere in meno in cambio di scuole più sicure e territori più protetti dalle alluvioni? Per questo chiedo che il Parlamento decida di rinunciare all'acquisto degli F35 o almeno ad una forte riduzione della commessa.
(Enrico Rossi, Presidente delle Regione Toscana).

Tolgo le ultime 8 parole e sottoscrivo.

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