Salve,
in
questo ultimo mese molte persone si chiedono cosa possiamo fare in questo
momento per la Palestina e nello specifico per la gente della Striscia di Gaza
che è sotto i bombardamenti israeliani da 28 giorni.
Possiamo
fare questo:
1 - raccontare ad amici, colleghi e
parenti che la Palestina è sotto occupazione militare israeliana
dal 1948 e da quel momento in poi:
- circa 10 milioni profughi palestinesi
sono costretti a vivere in altri paesi perché non gli è permesso di ritornare
nelle loro case, di questi centinaia di miglia vivono in campi
profughi
Cisgiordania
- nel 2002 Israele ha costruito un
muro intorno ai centri abitati palestinesi, ad oggi ne è stato costruito
l’80% e una volta ultimato sarà lungo 760 km. Il muro è stato costruito da
Israele con la scusa di doversi difendere e in questo modo limita i movimenti di
più di 1.700.000 palestinesi che vivono in
Cisgiordania e che viola la risoluzione ONU (ES-10/15 del 2004) è stato
considerato illegale anche dalla Corte internazionale di giustizia dell’Aja nel
2004
-
In Cisgiordania e a Gerusalemme est (che è zona palestinese) sono in
continua crescita le colonie israeliane, anche queste illegali secondo il
Diritto Internazionale, nel 2012 si stimavano 250 colonie con 520.000 abitanti
(Fonte B’Tselem) che arrivano da tutte le
parti del mondo. Queste colonie sono collegate da strade riservate solo agli
israeliani.
- per spostarsi da una parte all’altra del
muro dove ci sono parenti e amici o magari il posto di lavoro i palestinesi
devono passare per dei checkpoint sotto contro israeliano e i tempi di
attesa possono essere molto lunghi e il militare di turno ha la discrezionalità
di fare passare o meno il/la palestinese
-
i contadini e i pastori che stanno vicino alle colonie israeliane in
Cisgiordania vengono attaccati dai coloni che vanno in giro armati di pistole e
fucili (per autodifesa!)
Striscia
di Gaza
-
la più grande prigione a cielo aperto e la zona più
popolata al mondo, grande 360 km² abitata da 1.800.000 persone (più della
Sardegna che è 67 volte più grande)
-
chiusa a nord da Israele e sud da Egitto, questi due stati decidono chi e
quante persone far uscire (Israele solo casi sanitari gravi, cooperanti e
giornalisti NO altri palestinesi; Egitto solo casi sanitari gravi, giornalisti,
qualche attivista e alcuni palestinesi con richieste
particolari)
-
80% vive di aiuti umanitari; 40% disoccupati
- contadini vengono sparati
al confine dove c’è unico pezzo di terra della striscia coltivabile e i
terreni vengono bruciati e distrutti con le ruspe dell’esercito israelian
- i pescatori vengono
sparati e le loro barche sequestrate dalle imbarcazioni nella marina
militare israeliana se superano le 6 miglia (Accordi di Oslo del 1992
prevedevano 20 miglia di navigazione)
- Anagrafe: Israele
controlla il registro di stato civile della popolazione. Ogni palestinese deve
essere registrato dal ministero dell'Interno israeliano. A sedici anni, su
richiesta, gli viene rilasciata una carta di identità. Le informazioni sulla carta,
segnala Haaretz, sono scritte in ebraico.
- prodotti alimentari: Al
Jazeera e il quotidiano israeliano Haaretz pubblicano nel 2007 la ricerca
dell'esercito d'Israele il quale ha calcolato qual è
il minimo di calorie che un palestinese che abita nella Striscia di Gaza deve
assumere per non essere malnutrito nonostante il blocco.
Tradotto in cifre, le calorie "sufficienti" corrispondono a 1.836 grammi di
cibo per persona, e a 2 milioni e mezzo di tonnellate di cibo in totale per
l'intera popolazione di Gaza.
- Corrente elettrica: Gli
impianti elettrici di Gaza presentano seri problemi e resta arduo introdurre il
carburante per il funzionamento della centrale elettrica di Gaza un po’ da Egitto e un po’ Israele. Sono 7 le ore di
elettricità al giorno, chi si può permettere un generatore e il carburante può
avere più ore a disposizione.
- Acqua: 90% non è potabile
acqua salmastra in alcune zone (2 km mare) dove la falda acquifera si trova a
nove metri sotto il livello del mare e l’acqua marina si infiltra nella
falda
- In 5 anni la striscia
è stata bombardata 3 volte:
2008 Piombo Fuso: quasi 1400 morti e 5300 feriti 11.154 case
distrutte
2012 Colonna di difesa: 171 morti 1000 feriti
2014 Bordo protettivo: ad oggi 4 agosto 2014: 1.830 morti, 9.200 feriti,
400.000 persone sfollate dalle proprie case e 10.000 case parzialmente o
completamente distrutte. Ma i numeri crescono minuto dopo minuto
2 – Unisciti alla campagna per
contribuire a costruire il movimento internazionale BDS contro il regime
israeliano di occupazione, colonialismo e apartheid.
Lanciata
dalla stragrande maggioranza delle organizzazioni della società civile palestinese nel 2005 e
ispirata dal movimento contro l’apartheid in Sudafrica, la
campagna per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) è ormai un diffuso movimento
internazionale.
La
campagna BDS si sta dimostrando capace di ottenere un sostegno di massa e di
convincere aziende, istituzioni culturali, artisti e governi ad aderire o
osservare il boicottaggio di Israele.
Qui
maggiori informazioni: http://www.bdsitalia.org/index.php/campagna-bds/1406-8-modi
Vi prego di diffondere questa mail!
grazie!
AssopacePalestina - Firenze
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