giovedì 6 novembre 2003





 


Il sangue non è acqua


Il totale dei soldati della coalizione morti in Iraq dall'inizio della guerra è salito a 434. Ma ancora più impressionante è il totale dei feriti statunitensi fino a oggi: 2.149. C'è di più: il numero dei rimpatriati negli Stati Uniti dall'Iraq per ragioni di salute supera i 6mila. Gli attacchi aumentano di mese in mese e la media giornaliera dei caduti sale, invece di diminuire. E a fare da cuscino tra occupanti e occupati ci sono sempre meno organizzazioni umanitarie. La Casa bianca minimizza la strage di domenica. E anche i mass-media americani non si scompongono più di tanto, come fosse una fatalità data per scontata. È sempre più evidente, scrive Marco D'Eramo sul Manifesto, che negli Stati Uniti nessuno sa più come uscire dalla trappola irachena, né la Casa Bianca, né il Pentagono, né l'opposizione pacifista


The United States Congress today gave its final approval for $87.5bn (£52bn) for military operations and aid in Iraq and Afghanistan, a day after Americans in Iraq endured their worst casualties since March.



Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato oggi lo stanziamento di 87,5 miliardi per operazioni militari e aiuti all'Iraq e all'Afganistan, un giorno dopo la peggiore perdita di uomini mai subita dal maarzo scorso.



Alle famiglie dei 135 mila soldati americani sparpagliati al fronte.



Cari amici, sono un italiano che ha visto - ancora bambino - soldati americani, inglesi, indiani, neozelandesi, marocchini combattere su queste terre dell'Italia insieme ai partigiani italiani per metter fine a una guerra che da 4 anni insanguinava l'Europa. Quando da Firenze vado a Siena ho modo di osservare all'inizio della antica via Cassiaun grande prato pieno di croci bianche che ricoprono le ossa di ragazzi americani, inglesi, indiani...Lo stesso quando da Firenze vado verso Pontassieve in direzione Arezzo, lungo l'Arno, verso Settignano, località Girone.
Ho visto con i miei occhi prigionieri neozelandesi, sudafricani marciare a due a due dalla stazioncina di Ponte a Poppi, in Casentino, provincia di Arezzo, verso il colle dei Cappuccini, in fronte al Castello meadioevale dei Conti Guidi, ho assistito al soccorso di tre piloti inglesi, abbattuti dalla contraerea tedesca, in località Lierna, vicino all'antico monastero di Camaldoli, da parte dei miei zii contadini...Ho visto un mio zio denunciato da italiani legati al regime fascista e consegnato ai tedeschi come traditore.


Oggi 16 vostri figli fanno ritorno, morti, alla loro terra. Non ci saranno croci bianche in Iraq.
Già, l'Iraq.
Voi sapete che qui in Europa ci siamo dati molto da fare per impedire l'invio dei vostri figlioli e fratelli e nipoti in questa spedizione di guerra. Non si era mai vista una mobilitazione così, da Londra a Parigi a Roma, Berlino, Atene, Amsterdam e via via. Firenze, a tutt'oggi, è piena di bandiere color arcobaleno; anche dalla finestra di casa mia la bandiera-arcobaleno continua a sventolare.
Ci sono anche 3000 soldati italiani in Iraq, mandati contro la nostra volontà, in violazione dei nostri principi costituzionali. Ci sono anche 14000 soldati d'europa.
Molti oggi sono convinti che l'invio dei vostri ragazzi in Iraq era stato deciso alcuni anni fa da un gruppo di Billionaires, come li chiama Michael Moore. Questi billionaires, appena arrivati al totale controllo del potere con l'attuale vostro Presidente, hanno cercato il casus belli, come per il Vietnam, quando navi americane spararono contro altre navi americane perché giornali e Tv racontassero di un attacco vietnamita ai vostri marinai. Sapete che ci sono ormai milioni di persone nel mondo che sono convinte che l'attacco alle torri gemelle di New York abbia avuto gli stessi mandanti? Certo è sicuro che senza l'emozione e la paura suscitata da quell'11 settembre, mai Bush, Wolfowits, Cheney, Runsfeld... sarebbero riusciti a convincere tutti voi americani, a cominciare da Powell, della necessità di questa guerra. Probabilmente pensavano anche di convincere l'Onu e il resto del mondo.
Questa guerra è una trappola; in questa trappola ci sono materialmente i vostri ragazzi e anche i nostri carabinieri. Nessuno sa più come uscirne...Bene, tocca a voi incominciare. Voi sapete molto meglio di me quello che potete fare. Ricordatevi comunque che qualsiasi vostra mossa in favore della fine di questa guerra all'Iraq, avrebbe l'adesione e l'appoggio incondizionato della seconda superpotenza che esiste al mondo, e cioè l'opinione pubblica mondiale, come l'ha definita il New York Times.
Potreste per esempio chiedere che Runsfeld, Cheney, Wolfowits, Condoleza...andassero a risiedere permanentemente a Bagdad, Bassora e Mossul,insieme ai vostri ragazzi; potreste chiedere l'invio di giornalisti e TV da voi scelti, potreste nel frattempo chiedere, perché no, l'annullamento delle ultime elezioni presidenziali, con l'aiuto di avvocati potenti e vostri amici, potreste chiedere l'impeachment del Presidente perché bugiardo, quanto e più di Nixon l'altra volta. Potreste chiedere, forse vi sembrerà strano, che il vostro governo smetta di finanziare, armare e utilizzare Israele come sorgente perenne di violenza e destabilizzazione in quell'area del mondo, lasciando l'incombenza della pacificazione all'Onu o ad un arbitrato ristretto, ma neutro.
L'alternativa è l'assassinio di altri vostri ragazzi, il coinvolgimento dei nostri, lo stanziamento di altri billions di dollari, che avverrà con certezza dopo il prossimo nuovo assassinio,e così via,come richiedono Wolfowitz e compagnia. Sì perché per macinare i grani duri della guerra occorrono macine giganti, armi intelligenti, bombe perfezionate, robot e alieni... Non solo: per risollevare l'economia mondiale che permetta a tutti noi di comprare scarpe da ginnastica a prezzi stracciati, occorre finanziare l'apparato militar industriale. Ma i mulini che mandano avanti questo apparato sono mossi non con l'acqua dei canali, ma con il sangue degli uomini. Siamo dentro un film horror, una discesa nel Maelström di B.Allan Poe.


Abbandoniamo la barca dei coups, killings, dirty tricks ...attacchiamoci al barile della solidarietà tra i popoli.


Allora forza e coraggio, don't curse the darkness, light a candle and will follow a big fire.



Questo messaggio, chiuso nella bottiglia del mio post, lo butto nel grande oceano dell' Wide Web.
Hallo. coraggio.
F.to Capellibianchi.



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