mercoledì 20 settembre 2006

Viaggio a Creta (X)

Sabato 2 settembre - il giorno più lungo.


Le Leggi di Gòrtina


Dopo le 3 notti cullate dal respiro forte e regolare di un mare liscio e calmo sotto un cielo lucente di  stelle appena schiarite da una falce di luna crescente, salutiamo Vassili e la consorte per una trasferta impegnativa che, attraverso Mirès, Festo, Agia Triada, Matala e Gòrtina ci deve portare all'altopiano di Lassithi, 900 m. sul mare. Mi metto io al volante, perché, con buona pace di Simone, se il PC parla inglese, qui il codice stradale si esprime in greco spesso senza trascrizione in caratteri latini. La mia tesi sulla tragedia greca - quanche anno è passato - non serve solo a sollecitare ricordi. Una delle prime applicazioni pratiche di studi forse eccessivamente severi e troppo grammaticali. Per la pronunzia moderna mi è stato d'aiuto il corso free-online trasmesso da Cipro. Lo trovi a questo sito: http://www.kypros.org/LearnGreek/

Con la linea veloce...Ma quando l'italia sarà all'altezza della Francia? Ragazzi, siamo male amministrati, anche senza leggere Beppe Grillo. L'ADSL costa ancora troppo e per esempio alle Lame in Casentino non arriva. ma neppure nella campagna fiorentina, mi dice Carlino. Chiusa parentesi. Dunque costa del sud, arrampicata sui tornanti - gli stessi dell'andata, strada stretta ma asfaltata - Mires, Festo, Aghia Triada, Matala. Matala sogno di Simone, a cui non concediamo però più di 2 ore per un bagno purificatore rituale in queste acque limpide, oggi meno affollate della volta precedente, nel contorno di grotte a pelo d'acqua e sui contrafforti rocciosi sovrastanti, densi della presenza delle anime dei trapassati che per secoli e secoli lì hanno trovato rifugio in vita e pace in morte. Ultimi gli Yuppies sessantottini che qui son venuti a respirare l'aria pura e limpida d'una attesa età dell'oro che s'è poi presentata come l'età del petrolio (texano e maledetto). Stop con le divagazioni. Pranzo al sacco e via per Gortina che rimane sulla strada per Lassithi (v.mappa stradale).

Eccolo il verbo inciso sulla pietra come le tavole di Mosè che qui prende il nome di Minosse. 


 

clicca sull'immagine per ingrandirla

Queste sono le pietre sacre della Legge, ancora lì dove furono poste  a far da parete al luogo di divertimento  di spettatori di 500 anni avanti Cristo. L'Odeon romano di Gortina ci ha così tramandato gli articoli del miglior codice civile dell'antichità. Così le hanno disseppellite archeologi italiani all'inizio del 900: (nella foto dell'Odeon le vedi protette da una costruzione in mattoni rossi che ne garantisce la permanenza lì dove sempre sono state).




Suddivise dagli studiosi in dodici colonne così son tornate a parlare:


col. V, ll. 9-28

Nel caso in cui muoia un uomo o una donna, se ci sono figli o figli dei figli o figli dei figli dei figli, costoro abbiano i beni.

Nel caso in cui non ci sia nessuno di questi, ma fratelli del defunto e figli dei fratelli o figli dei figli dei fratelli, costoro abbiano i beni.

Nel caso in cui non ci sia nessuno di questi, ma sorelle del defunto e figli delle sorelle o figli dei figli delle sorelle, costoro abbiano i beni.

Nel caso in cui non ci sia nessuno di questi, gli aventi diritto secondo l'origine (o la localizzazione?) dei beni, costoro ne entrino in possesso.

Nel caso in cui non ci siano aventi diritto, coloro della famiglia che formano il klaros, costoro abbiano i beni.


La 12a colonna comprende regole procedurali, che si riferiscono alla procedura di emissione delle sentenze giudiziarie. Riportiamo alcune disposizioni indicative tratte dal Codice:

 «...se marito e moglie divorziano, la donna mantiene il proprio patrimonio con il quale venne al matrimonio...»

• «...nel caso in cui muoia il marito e lasci figli, se la donna vuole, può sposarsi di nuovo, mantenendo il proprio patrimonio... »

• «...il padre abbia sotto il suo potere i figli e l’usufrutto del suo patrimonio, e la madre il suo patrimonio...»

• «. ..l’adozione sia fatta di chiunque si voglia,... l’atto di adozione sia dichiarato all’agorà»


Le questioni di diritto privato che vengono regolate dalle leggi di Gortina sono:

Questioni di diritto familiare ed ereditario.

• Posizione sociale e giuridica delle donne.

• Divisione del patrimonio del defunto tra  figli e gli altri eredi

• Concessione di doni alle donne al matrimonio (dote).

• Diritti patrimoniali in caso di divorzio o di morte del marito o della moglie (la successione senza testamento).

• Preferenza dei discendenti diretti rispetto ai collaterali.

• Preferenza dei maschi rispetto alle donne.

• Sorte dei figli nati dopo il divorzio matrimoni misti di liberi e schiavi e dei figli illegittimi

Proprietà degli schiavi e i divorzi tra schiavi

Adozione e raggiungimento della maggiore età.

Epikleroi (Patrooikoi), Figlie ereditiere del patrimonio paterno.

Reati e presunti reati.

 Questioni di violenza carnale, di seduzione e di adulterio

Questioni di vendite, di ipoteche e di debiti.

Questioni di responsabilità degli schiavi e del loro padrone.

Dai un'occhiata qui



Testo originale bustrofedico (senza andare a capo: destra sinistra sinistra destra come gli Etruschi). Onore agli archeologi traduttori.

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