mercoledì 5 gennaio 2011

Cogitanti mihi saepenumero - Marchionne e la Fiom




Marchionne, la Fiom, l'Italia e gli Stati Uniti









Cogitanti mihi saepenumero et memoria vetera repetenti perbeati fuisse, Quinte frater, illi videri solent, qui in optima re publica, quom et honoribus et rerum gestarum gloria florerent, eum vitae cursum tenere potuerunt, ut vel in negotio sine periculo vel in otio cum dignitate esse possent. 







M’è capitato spesso riandando con la mente ai  tempi andati di considerare che quando la cosa pubblica è ben amministrata gli uomini godono di una vita felice, perché prima possono amministrare i loro affari senza pericolo e poi si possono godere il meritato riposo in dignitosa pace. 






Quam spem cogitationum et consiliorum meorum cum graves communium temporum tum varii nostri casus fefellerunt.  Nam qui locus quietis et tranquillitatis plenissimus fore videbatur, in eo maxumae moles molestiarum et turbulentissumae tempestates extiterunt. 






  Ma questa mia speranza che  finora aveva accarezzato i miei pensieri e prodotto le mie riflessioni è per il momento  svanita, causa la situazione generale del mondo e alcune disavventure personali. Infatti proprio nel momento in cui tutto sembrava arridere, proprio allora ci son capitate addosso gravi disgrazie e terribili tempeste.



(Marco Tullio Cicerone al fratello Quinto)


Mi capita spesso, ora che la pensione - e la salute - mi permettono di "riflettere con mente pura" di riandare a vicende trascorse della mia vita, a vicende trascorse della storia in generale. Forse un giorno parlerò delle prime, ma in questo momento urge il problema CGIL-Marchionne, che per me costituisce una cartina di tornasole sulle politiche della lobby che in questo momento guida o tenta di guidare le magnifiche sorti e progressive del nostro mondo occidentale. I suoi strumenti sono le armi, i mass media, le religioni, tra cui, in posizione preminente in Africa, Europa e Sud-America, quella cattolica, in Medio Oriente quella islamica. Tutto dentro un clima di paura, come una temperatura ambiente dentro la quale operare. Quando questa temperatura si raffredda occorre un combustibile per rialzarla, una iniezione di paura, supportata da una bella strofinatura degli infermieri massmediatici. A volte basta una iniezione d'acqua, fasulla ma supportata dai media (l'attentato a Facciadipietra, la statuina in faccia al Berlusca, le cimici in casa di Bossoli), ma qui siamo nel teatrino di famiglia. Torniamo a Marchionne, alla Chrysler, alla grande Oligarchia transatlantica. Nata, cresciuta e ingrassata (anche fisicamente!) sullo sterminio dei pellerossa, sulla deportazione dei pellenera, sulla sottomissione dei pellemora, vive alla grande sopra 40 milioni di pellevaria senza assistenza sanitaria né cassaintegrazione disposti sempre e in qualsiasi momento a fare i contractors per le guerre di turno, per le aziende disastrate di turno: contractors in Afghanistan, contractors in fabbrica a metà stipendio ma con assistenza sanitaria. Marchionne, quando va tra i contractors della Chrysler riceve le stesse gratificazioni del Presidente Obama quando va a trovare le truppe in Afghanistan. La paura della miseria è più forte della paura della morte, la paura della disoccupazione è più forte della paura della schiavitù. E l'Italia è il campo sperimentale, come lo fu per l'introduzione del fascismo in Europa; Pomigliano e Mirafiori come Guernica e Dresda. Ma potrebbe essere come Stalingrado. Aspettiamo. 



 


Bignamino terminologico



Livelli della paura:




il verde, che rappresenta nessuna minaccia,




il blu che significa una generica minaccia,  




 il giallo che significa un'elevata minaccia, 




 l'arancione che sta per una minaccia significativa 




il rosso che significa una minaccia grave.




“Il sistema di allerta a colori ha cinque livelli – verde, blu, giallo, arancione, rosso – in ordine di gravità della minaccia terroristica. Il sistema, istituito nel marzo 2002, è partito a livello giallo e non è mai sceso al di sotto, e non è neanche arrivato al rosso” (Austin American Statesman 17.03.2003). 





La Lobby


La classe dirigente negli USA è ora dominata da un gruppo neo-conservatore di circa 200 persone che hanno il comune dichiarato intento di far valere il potere militare USA sul mondo intero. 

 La seconda guerra mondiale ha consolidato negli USA una trinità di potere che ha incluso élite industriali, militari e di governo in una struttura di potere centralizzata, che lavora all’unisono attraverso ‘alte sfere’ di contatto e di accordo. C.Wright Mills, L'élite del potere, 1956.



Aggiornamento del 12 gennaio 2011

Auguri, Matteo. Farai carriera e sostituirai bene i rottamati.

(Matteo Renzi, sindaco di Firenze: "Io sto con Marchionne e con lui m'attacco al carro degli Stati Uniti")

1 commento:

  1. ciao ho apprezzato molto il tuo breve su marchionne...ne approfitto per condividere e salutarti un abbraccio anche a paola



    marisa

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