Alle fronde dei salici
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
tra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese:
oscillavano lievi al triste vento.
Questo Shamir, chi è costui( ?) riporta visioni di pensatori autorevoli, ma non è detto per questo abbiano ragione. Non c'è un evidente anrisemitismo anche se forse anche lui fa parte di quel popolo? Ornella
RispondiEliminaOrnella
Israel Shamir è nato a Novosibirsk, Siberia, nel 1947. Espulso dall’università per attività sovversiva nel 1969, emigrò “per libera scelta” in Israele e combatté nella guerra del 1973.
RispondiEliminaCorrispondente in Vietnam, Cambogia, Laos e, per molti anni, in Giappone tanto da diventare uno studioso e traduttore della letteratura giapponese. Dal 1989 al 1993 è stato inviato di Ha’aretz in Russia. Al suo ritorno in Israele si è impegnato nella denuncia della politica sionista di “apartheid”.
Il resto te lo trova google. Un saluto da me e Paola.
Ho trovato su Google tra l'altro un intervista che Shamir ha rilasciato ad una giornalista italiana e così ho capito il suo pensiero. Grazie delle informazioni. Alla prossima volta Ornella
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