Portogallo IV
28 agosto 2007
Oggi Vitorino e' venuto a prenderci all'uscita di Leiria. Forse ci voleva portare a casa sua, ma avevamo intenzione di dormire nella casita di Caparica, dove si puo' camminare scalzi, non cenare e stare a piedi in avanti spaparanzati sul divano . Comunque Vittorino e' un citto proprio simpatico, un po' pazzerello e molto generoso . Somiglia a quel regista un po' scontroso e polemico (anche lui) che se n'e' andato qualche anno fa, Marco Ferreri. Ci ha accompagnato a Batalha e Alcobaça, due monumenti molto notevoli, specialmente Batalha. Batalha e' uno strano grande reliquiario, costruito per festeggiare un'importante vittoria sugli Spagnoli. Il gotico fiorito offre le sue bellezze ovunque: portali, chiostri, colonne, ornati di grandi fregi, fiori, animali strani. Molto bella la cattedrale con le tre navate alte a dismisura. M'e' sembrato un gioiello prezioso sorto, come al solito, in una piazzetta modesta con piccole case. La grandiosita' del divino, un divino che sa molto di potere, di fronte alla piccolezza dell'umano. Ormai non posso piu' sottrarmi a certe riflessioni: tanto sfarzo, tanta ricchezza come manifestazioni di un potere che sembrava inamovibile e che ora e' scomparso. Batalha ora e' un contenitore vuoto, le casette intorno continuano la loro vita di formiche.
Di Alcobaça parlera' meglio Urbano. Mi sono piaciute una Madonna di legno colorato (v. foto sopra) che sembrava una donna vera, giovane e semplice, col bimbo in collo e l'immensa cucina dei frati, tutta di maiolica azzurrina con l'enorme cappa che chissa' quanti arrosti e minestroni avra' visto. E poi la porticina pequena attraverso la quale chi non passava per la pancia troppo grassa veniva privato del pranzo fino al dimagrimento salutare. Vitorino ci ha poi portati a mangiare "mariscos" in un posto che sapeva lui e dove non si arrivava mai. I mariscos non c'erano e lui l'ha presa male, ma poi si e' rabbonito e si e' buttato, come gli piace, a parlare di politica. Cosi' siamo stati piacevolmente in compagnia di Fidel Castro, di Chavez e del Mozambico dove lui ha passato i primi vent'anni della sua vita. Si cenera' ancora insieme domenica sera. Urbano e' stato bravo con la 205 Peugeot e, volando sul Ponte XXV Abril, siamo planati in Rua Manuel Luis da Costa n.4, in frente a o campo de agricoltura.
Paola
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