giovedì 25 marzo 2010

Ci mancava; oh, come ci mancava!

Il presidente del consiglio italiano, Silvio Berlusconi, si complimenta con il papa per la lettera agli Irlandesi sui preti pedofili: Benedetto XVI «è chiamato a confrontarsi con situazioni difficili, che diventano motivo di attacco alla Chiesa e perfino alla sostanza stessa della religione cristiana». Poverino! non riesce a pronunciare la parola «pedofilia».


Qual è il significato di questa lettera insulsa, senza senso, ridicola e immotivata?


Dopo il fallimento del raduno di Roma con precari pagati a cento euro cadauno, il debosciato ha bisogno di ricrearsi una verginità formale e vuole fare sapere al mondo intero che egli sta dalla parte del Vaticano, sempre e comunque. L’immondo travestito da agnello.


Ancora una volta assistiamo alla strumentalizzazione di un momento tragico e doloroso della Chiesa con responsabilità oggettive di papa Ratzinger e contorno e il Caimano ne approfitta subito per fare una genuflessione oscena ad uso personale, perché il fantoccio di uomo non sa vedere altro che usi personali, addomesticati alla sua bisogna.


L’uscita di Bagnasco è calcolata e mira ad essere una diretta fucilata ad Emma Bonino e a Mercedes Bresso in Piemonte. Per la proprietà transitiva chi attacca Bonino e Bresso, appoggiate dal Pd, appoggia il Pdl che è contro il Pd. Povera gerarchia, ridotta a giocare questi mezzucci pur di vincere la Regione Lazio! Se una donna fa così paura, cosa farebbe un esercito di donne?


Si rende conto il cardinale Bagnasco che il fondatore del partito dell’amore è un frequentatore abituale di minorenni e prostitute e un ladro di professione? Sa il presidente della Cei che Berlusconi ha candidato uomini appartenenti alle diverse mafie, senza distinzione di sorta? E’ a conoscenza il porporato che non meno di 26 inquisiti siedono in parlamento nelle fila del partito che difende «i principi non negoziabili»?


Si rende conto che il papa ha ricevuto Bertolaso nel momento stesso in cui lo convocava la magistratura della repubblica per chiedergli conto della corruzione di cui lui è artefice, beneficiario, mandante e controllore a danno e sulla pelle dei terremotati dell’Abruzzi, il cui vescovo, Molinari, è uso fare da scendiletto a Berlusconi?


Che Dio protegga l’Italia e le sue Regioni dalla peste del berlusconismo e dalla miopia della gerarchia cattolica.

D. Paolo Farinella


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