Crediamo fare cosa gradita inviarvi con i nostri auguri la notizia
della veglia in piazza, siete pregati di far circolare
l'informazione.
"Natività nel segno del nuovo che
nasce
Testimonianze, progetti, speranze delle giovani
generazioni
che
occupano le piazze del mondo"
La veglia si svolgerà in piazza dell’Isolotto
–Firenze
con
inizio alle ore 22 del 24 dicembre
A due mesi dalla scomparsa di Enzo, la comunità dell’Isolotto ha scelto
di ritornare in piazza per la veglia di Natale in solidarietà con “il nuovo che
nasce” nelle piazze del mondo.
La piazza: tornare a rioccupare la piazza in questa notte di Natale, quella
piazza che ci ha visti protagonisti e testimoni per oltre quaranta anni,in
questo momento storico in cui
generazioni diverse si intrecciano nelle piazze del mondo, ha per noi il
significato di riconferma del messaggio che Enzo e la comunità hanno per tanti
anni continuato a testimoniare: la resistenza, le
energie positive dei giovani, le lotte che verranno,l’amicizia, l’affettività,
il tenersi per mano, per molti la fede, la spiritualità,
i gesti della memoria, il dolore, l'accompagnarci nella vita e nella
morte.
Non
solo parole.
Testimonianze : saranno
con noi un rappresentante del movimento di “Occupy Wall Street”, donne dei
movimenti “Libere tutte” e “Se non ora quando?”, rappresentanti della Comunità
Senegalese, gli operatori di strada che lavorano nel Quartiere 4, il Gruppo
Azione Non Violenta, alcuni giovani impegnati nelle
istituzioni
Simboli: la tenda, Il
pane e vino, la luce di tante fiammelle, il fuoco, la bandiera della pace come
tovaglia, i frutti della natura.
Socialità:
canti,
condivisione eucaristica, convivialità.
Firenze, Natale 2011
1
– documento spagnolo (verrà letto in piazza; la aggiunte in rosso sono della Comunità)
Puerta del sol 15 Maggio
Toma la calle 15 ottobre 2011
Siamo persone normali e comuni. Siamo come te: gente che si alza la mattina
per studiare, lavorare o cercare lavoro, gente che ha famiglia e amici. Gente
che lavora duro tutti i giorni per vivere e dare un futuro migliore a coloro
che ci circondano.
Alcuni di noi si considerano più progressisti, altri più conservatori.
Alcuni credenti, altri no. Alcuni con una ideologia ben definita, altri
apolitici…Ma tutti siamo preoccupati e indignati per il panorama politico,
economico e sociale che vediamo intorno a noi. Per la corruzione dei politici,
degli impresari, dei banchieri legati sempre strettamente al potere religioso.
Questa situazione ci danneggia tutti
ogni giorno. Ma se tutti ci uniamo possiamo cambiarla. E’ ora di metterci in
movimento, ora di costruire tutti insieme una società migliore. Per questo
sosteniamo fermamente quel che segue:
o
Esistono diritti fondamentali che dovrebbero essere garantiti in queste
società: diritto alla casa, al lavoro, alla cultura, alla salute,
all’educazione, alla partecipazione politica, al libero sviluppo personale e
diritto al consumo dei beni necessari per una vita sana e felice.
o
L’attuale funzionamento del nostro sistema economico e di governo non si
preoccupa di queste priorità ed è un ostacolo per il progresso dell’umanità.
o
La democrazioa parte dal popolo (demos=popolo; crazia=governo) quindi il
governo deve essere del popolo e la Chiesa cattolica del popolo di Dio, non di pochi
gerarchi autoriprodotti per diritto divino. Ciò nonostante in questo paese la
maggior parte della classe politica e della Gerarchia ecclesiastica non ci ascolta
neppure. La funzione dello Stato e della Chiesa dovrebbe essere di
portare la nostra voce all’interno delle istituzioni, facilitando la
partecipazione dei cittadini attraverso canali diretti e procurando il maggior
beneficio per il grosso della società, non quella di arricchirsi e approfittarsi
dei beni comuni, obbedendo solo agli ordini dei grandi poteri economici e mantenendosi al potere
attraverso una sorta di dittatura a due.
o
Le priorità di tutta la società avanzata devono essere l’uguaglianza, il
progresso, la solidarietà, il libero accesso alla cultura, la sostenibilità
ecologica e lo sviluppo, il benessere e la felicità delle persone.
L’ansia e la concentrazione di potere in poche mani genera disuguaglianza,
tensione e ingiustizia, conducendo alla violenza, che noi respingiamo. Il
modello economico vigente, obsoleto e antinaturale, blocca la macchina sociale in una morsa
Stato-Chiesa che soffoca il buon vivere civile.
I cittadini
sono parte di ingranaggio di una macchina progettata per arricchire una
minoranza che non conosce i nostri bisogni. Siamo anonimi, ma senza di noi
tutto questo non esisterebbe, siamo noi che muoviamo il mondo.
Se come
società impariamo a non fidarsi nostro futuro a una astratta redditività
economica che non è mai nell'interesse della maggioranza, possiamo eliminare
gli abusi e le carenze che tutti soffriamo.
Abbiamo
bisogno di una rivoluzione etica. Abbiamo messo il denaro in cima all'essere
umani e dobbiamo metterlo al nostro servizio. Siamo persone, non prodotti sul
mercato. Io non sono solo ciò che compro, ma perché lo compro e per chi lo
compro.
Per tutti
questi motivi, io sono indignato.
Penso di
poter cambiare.
Penso di
poter aiutare.
So che
insieme possiamo.
Vieni fuori
con noi.
E 'un tuo
diritto.
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