lunedì 27 maggio 2013

All'Acquacheta, la cascata di Dante



Come 700 anni fa, quando Dante, profugo politico, in fuga dai sentieri del Comune fiorentino, correva ai ripari tra S.Godenzo, Forli, Dovadola, Porciano, Romena, Poppi. A piedi!
Ci sono stato, con Guido e i suoi compagni, mercoledi 22 maggio, in una giornata insolitamente solatia e senza pioggia. Altrimenti non so come sarei rientrato dalla cascata fino a S.Benedetto - un'ora e mezzo di saliscendi tortuosi, in compagnia di una improvvisa discopatia - Ho ricevuto una perfetta assistenza in itinere da professionisti del cammino di S.Jacopo di Compostella, via Francigena, via Romea, Cammino di S.Francesco e via continuando. E la Yaris di guido a fatto il resto.
ore cammino 5:30!

Copio qui il racconto professionale di Guido:

Dal Muraglione prendiamo il segnavia n.00 dietro al ristorante Bar del Sig. Giovanni, in direzione Colla di Casaglia - Cascate Acquacheta. Il sentiero inizia subito a salire nel bel bosco di faggi e con sali scendi arriviamo a Fiera dei Poggi, un pianoro prativo dove una volta si svolgeva, in estate, una fiera di bestiame tra i pastori transumanti e gli allevatori che popolavono queste montagne. Continuiamo fino a trovare una carrareccia, siamo a Colla dei Lastri (h1:25 km 4.76). Proseguiamo e poco dopo sulla destra si inerpica il sentiero che porta al Poggio Erbolini per poi scendere alla Colla della Maestà, salita che è possibile evitare continuando sulla carrareccia che porta ugualmente alla Colla della Maestà.
Dalla Maestà lasciamo il segnavia 00 e prendiamo a destra il segnavia n. 419 per scendere successivamente con il segnavia n. 419a. Arriviamo al bivio (h 2:40 km 9) che seguendo a destra con il segnavia n. 411 ci porta nel Fosso dell'Acquacheta.
Costeggiamo di continuo il torrente e ogni tanto delle tracce ingannevoli e la mancanza di segni potrebbero indurci a guadare....dobbiamo fare attenzione perchè si deve tenere sempre la destra orografica del torrente fino a incontrare, dopo sali scendi in terreno dissestato, il vero guado che ci immette nella suggestiva conca prativa dei Romiti. Nel medioevo il villaggio dei Romiti....due tre case oggi ruderi, era luogo di eremitaggio, dipendente dall'Abbazia di San Godenzo. Dal prato continuiamo in discesa con il segnavia n. 407 fino a trovare la prima cascata (Le Cadute)...con una bella pozza di acqua che in estate dà refrigerio ai pellegrini bagnanti. Attraversiamo agevolmente il torrente  continuando fino al punto panoramico sulla cascata dell'Acquacheta... che per la tanta acqua caduta questo inverno, è bellissima.
Proseguiamo con sali scendi sul vecchio percorso medioevale con alcuni punti ancora selciati e, dopo ore 1:40 dalla cascata, arriviamo a San Benedetto in Alpe. 

1 commento:

  1. Urbano...dopo "DANTE" ti attende altri "cammini"
    ciao e a presto
    Guido e Giovanna

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