presso la Scuola di Gomme
di Khan al-Amar: l’esercito israeliano ha
confiscato i nuovi scivoli dei bambini, appena
donati dal Governo Italiano, e installati proprio
ieri…
L’Amministrazione Civile
israeliana ha confiscato attrezzature di gioco
donate dal governo italiano alla scuola beduina
di Khan al-Amar. Un rappresentante del Consolato
italiano ha accompagnato due camion: uno
trasportava il cemento e l’altro un altalena a
tre posti e uno scivolo con un tunnel e due
scale. I bambini erano entusiasti, ma gli
ispettori dell’Amministrazione Civile,
affermando che l’istallazione era illegale,
hanno sequestrato tutto il materiale. Il
rappresentante del Consolato ha cercato
inutilmente di ribaltare la decisione. La scuola
di gomma è stata costruita nel 2009, è una
struttura ecologica fatta di fango e vecchi
pneumatici che mantiene una temperatura stabile
nelle aule sia in inverno che in estate. E'
stato costruito dagli stessi residenti con
finanziamenti europei e ispirata ad un approccio
architettonico che utilizza materiali riciclati
facilmente ottenibile. L’accampamento Khan
al-Amar, che si trova lungo la strada che
conduce a Gerico, ospita la tribù Jahalin che
Israele ha espulso dal Negev nel 1950. Circa 250
persone hanno vissuto per decenni nel campo su
un terreno appartenente al villaggio di Anata.
L’insediamento di Kfar Adumim si trova a soli
due chilometri dal sito, ma (come per tutte le
altre comunità beduine tra Gerusalemme Est e
Gerico), l’Amministrazione Civile si rifiuta di
permettere ai residenti di Khan al-Amar
costruire e connettere le infrastrutture in
quanto l’area non ha un piano approvato. Così la
scuola, 128 alunni, per lo più ragazze di età
6-13 anni, è stata costruita senza permesso.
L’Amministrazione Civile ha emesso ordini di
demolizione contro di essa e contro decine di
altre strutture. I residenti di Kfar Adumim
hanno presentato una petizione all’Alta Corte di
Giustizia per tre volte, chiedendo che gli
ordini di demolizione non fossero effettuati. Le
primi due petizioni sono state negate e lo
scorso novembre è stato presentato un altro
ricorso. Un rapporto del the Bimkom - Planners
for Planning Rights mostra che circa 300
strutture in liquidazione sono state costruite
illegalmente. L’Amministrazione Civile non ha
risposto a una richiesta di commento.
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