Domenica
26 aprile 2015, alle Baracche verdi, in via degli Aceri 1, ore 10,30
All’assemblea della Comunità dell’Isolotto
Gianni Scotto docente del corso di laurea
"Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti"
dell'universita' di Firenze illustrerà la proposta di legge di
iniziativa popolare “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento
della Difesa Civile non armata e non violenta”. Si procederà anche alla
raccolta delle firme necessarie per presentare la proposta di legge di iniziativa
popolare “Un’altra difesa è possibile”.
Promotori: Acli, Arci, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis e
Caritas Italiana. La Campagna “punta a raccogliere almeno 50mila firme entro la
fine di maggio. L’obiettivo dei promotori è quello di dare piena attuazione
all’art. 52 della Costituzione (sacro dovere della difesa della patria)
istituendo forme di Difesa civile e non violenta in coerenza con
l’art.11(ripudio della guerra).
In concreto, la proposta di legge che i cittadini potranno sottoscrivere prevede di istituire un dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l’Istituto di ricerche sulla Pace e il disarmo e che abbia forme di collaborazione con il dipartimento della Protezione civile, quello dei Vigili del fuoco e col Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Il finanziamento della nuova Difesa civile sarebbe garantito, oltre che dallo spostamento di risorse dalla spesa militare, sostanzialmente rimasta immutata nonostante la crisi, anche dalla possibilità per i contribuenti di destinare a questo scopo il 6xmille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.
In concreto, la proposta di legge che i cittadini potranno sottoscrivere prevede di istituire un dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l’Istituto di ricerche sulla Pace e il disarmo e che abbia forme di collaborazione con il dipartimento della Protezione civile, quello dei Vigili del fuoco e col Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Il finanziamento della nuova Difesa civile sarebbe garantito, oltre che dallo spostamento di risorse dalla spesa militare, sostanzialmente rimasta immutata nonostante la crisi, anche dalla possibilità per i contribuenti di destinare a questo scopo il 6xmille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.
Per la Comunità
Antonietta, Lucia, Paola
Passaparola
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