sabato 12 febbraio 2005

Il simulacro

SCV   (se Cristo vedesse)

 

Scrive Filippo Gentiloni sul Manifesto del 3 febbraio 2005:
" Nel corso degli anni si è verificata una forte personalizzazione. Anche i mass media vi hanno contribuito: il papa che viaggia dappertutto, la sua voce in ogni casa ha inevitabilmente diminuito il valore delle mediazioni. Vescovi, parroci, suore meno rilevanti a favore delle parole e della presenza di Giovanni Paolo II. Proprio quella voce che si sta spegnendo, ma che forse, proprio per questo affievolimento, acquista un fascino particolare."

 Nel 1964 Philip Dick scriveva "I simulacri" dove rappresentava un'America del futuro che reggeva la sua struttura sociale su un incredibile inganno: per conservare una fittizia stabilità il Presidente, eletto dal popolo, in realtà era un simulacro elettronico. Un androide teleguidato da un consiglio di sconosciuti al servizio di potenti cartelli industriali.
Ancora una volta la fantascienza si è trovata a gareggiare con la realtà.

Parafrasi di Stigli

La struttura della Chiesa cattolica  si regge su un incredibile inganno: un mitico essere domina il Vaticano, venerato dalle masse come un dio. Ma si tratta in realtà di un simulacro elettronico. Il potere reale è detenuto da un consiglio di sconosciuti e da potenti cartelli industriali.
I mass media, nel 2005, hanno ormai la funzione che nella Genesi viene attribuita a Lui, creatore e signore del cielo e della terra: il papa che viaggia dappertutto, la sua voce in ogni casa e, qui in Italia, a tutte le ore del giorno e della notte, ha eliminato, più che diminuito, il valore delle mediazioni. Vescovi, parroci, suore sono stati ingoiati e disfatti elettronicamente dentro il simulacro; possono continuare a vivere solo come simulacri anch'essi, immagini fittizie; ma in realtà sono morti o mai esistiti.
Se vogliono uscire alla vita reale fuori dallo schermo mediatico, vengono eliminati elettronicamente o posti in sedazione mediatica.
Su questa voce che si sta spegnendo e che, proprio per questo affievolimento, acquista un fascino particolare, il consiglio di sconosciuti ci sta preparando un programma mediatico di quelli destinati a fare epoca, quanto e più delle inaugurazioni dei giochi olimpici: prepariamoci a goderlo. La vittima è già sull'altare del Parkinson, ben in mostra sul proscenio mondiale; il sadomasochismo delle masse spaventate e disorientate come in pochi momenti della storia toccherà gli apici della sofferenza liberatrice, fino all'estasi mistica.
L'Opus dei nel frattempo, coperta dal "rumore" mediatico, avrà ricostruito il nuovo simulacro tra le grida di giubilo degli atei clericali. Amen.

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