venerdì 11 febbraio 2005

Il Vaticano brucerà
(per autocombustione)

Papa Giovanni Paolo II  nell’enciclica “Evangelium vitae” ha accusato i parlamenti che osano legiferare su aborto e eutanasia: “La democrazia ad onta delle sue regole, cammina sulla strada di un sostanziale totalitarismo, ha detto, quando vota in contrasto con l’etica sostenuta dalla Chiesa."

... oggi però quasi nessuno crede più alla verità assoluta: non la scienza che procede per ipotesi, non la politica che fonda la sua autorità sulla democrazia, cioè la risultante di diverse interpretazioni del reale.

La religione cristiana può avere un futuro solo se recupera l’autenticità del suo messaggio, il “dialogo” tra gli uomini, la “carità” che sono i fondamenti sui quali ha basato il suo insegnamento rivoluzionario.

Lasciando da parte i preservativi o la pretesa di stabilire per legge se una donna possa ricorrere all’aborto o alla fecondazione eterologa, quanti embrioni debba farsi impiantare, se una coppia possa divorziare, se due persone dello stesso sesso possano vivere insieme, se una persona sofferente senza speranza possa metter fine alle sue torture”.

(liberamente estratto da LETTERE di Augias – La Repubblica del 10 febbraio 2005)

Memento homo: "Le libertà civili finiscono
quando le regole religiose
si mescolano con le leggi dello Stato"
Teorema Zapatero

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