giovedì 7 aprile 2005

La preghiera


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Caro carissimo Karol, siamo qui inginocchiati davanti a te profondamente riconoscenti per il fatto che hai saputo mantenere la tua amicizia con noi anche dopo l'Iraq. Siamo sicuri che da lassù tu e il caro indimenticato Ronald continuerete con l'intesa di fondo che vi vide impegnati da una parte a liberare la Polonia dal comunismo e dall'altra a mantenere sulla retta via il sudamerica. La Polonia è venuta con noi. . Anche la situazione imbarazzante in cui c’eravamo ritrovati con i fatti legati allo IOR, all’Ambrogiano, al Ponte dei frati bigi con quel cadavere appeso alle arcate, è stata risolta in maniera decisamente soddisfacente: lo scandalo è stato coperto, con l’aiuto di tutti i poteri giudiziari, politici, economici e mediatici, ivi compresi e nostri Servizi. Marcinkus - con tutte le chiacchiere che gli sono girate intorno - è dimenticato.

 Grazie per il Cile, Nicaragua, Honduras, Guatemala e Salvador. Ti ricordi, avevamo anche calcolato che la tua visita a Cuba avrebbe avuto lo stesso effetto delle tue apparizioni a Gracovia e Varsavia. Ma sarà questione di tempo Tutti i tuoi nuovi santi in cielo e i cardinali in terra faranno in modo che il tuo successore prosegua nel solco da te tracciato. Sodano e Ratzinger hanno avuto la tua fiducia e la nostra considerazione. Lajolo è stato un ottimo investimento in politica estera, messo lì al momento giusto quando terroristi travestiti da pacifisti stavano ingannando i tuoi fedeli sull'esatta portata e significato delle tue dichiarazioni a caldo riguardo al nostro intervento preventivo che sta portando la democrazia a un popolo martoriato come quello iracheno; l’Opus Dei a cui hai prudentemente consegnato le chiavi del tuo regno in terra garantisce un proficuo e deciso connubio tra fede, politica e potere.

Sì è vero, abbiamo tirato un po' troppo la corda sulle armi di distruzione di massa, ma era un modo metaforico di rendere tutti avvisati del pericolo reale che Saddam costituiva per tutto il pianeta. Avremmo voluto con noi anche il Presidente Carter, dolce e suadente come l'olio delle sue noccioline; ci avrebbe dato una mano per contatti più approfonditi con tutti i tuoi cardinali elettori che, per la verità, sono un po' tanti. Come un po' eccessiva è la massa di popolo che viene a vederti in questo momento; ci vorrà tanto impegno e tanta prudenza perché non cada in balia di sirene ammaliatrici e di pericolosi infatuati predicatori. Il tuo successore non avrà certo più bisogno di incrementare simili bagni di folla che alla lunga potrebbero sfuggir di mano alla secolare prudenza e sapienza della grande Istituzione ecclesiale da te riportata ai fasti del periodo di Teodosio il Grande e di Carlo Magno.  Anche tu Karolus Magnus.

Se la vita è spettacolo e il mondo intero un grande teatro, l’Oscar sta oggi splendendo su Piazza S.Pietro, a te come miglior attore a lei come regista, a tanti tra noi come produttori e sponsor. God bless America. Scusa: God bless world. Amen.

 

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