Meccanismi sacrificali
Mille soldati americani
WASHINGTON - "Sento il dolore degli americani per la tragica morte dei militari americani in Iraq" Si tratta di una tragica soglia. "Piu' di mille americani hanno sacrificato la propria vita per il bene della nazione". Kerry 08 set 02: (Agr- Corriere della sera)
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Tesi dei Repubblicani che hanno riconfermato la candidatura di Bush alla convention di New York
"Conservo la lettera di un lettore fiorentino al quotidiano della sua città (La Nazione, 12 aprile 1997) e l’assumo a portavoce di questo rinsavimento religioso dovuto ad una crescita umana: "La Bibbia ci racconta di Abramo che, su sollecitazione di Dio, si apprestò a sacrificare a Lui la vita dell’innocente Isacco, suo figlio. Al contrario in epoca successiva è la Provvidenza stessa ad organizzare un sacrificio umano nella persona di Cristo, il giusto per eccellenza". Lo scrivente conclude: "I cattolici o concepiscono Dio come bontà assoluta o alla stregua di Moloch, il Dio feroce e sadico che godeva delle sofferenze altrui, per ammansire il quale i sacerdoti fenici dovevano offrirgli continuamente sacrifici umani".
E' proprio vero che la società secolarizzata è del tutto vaccinata nei confronti dei meccanismi sacrificali di stampo o di derivazione, esplicita o implicita, religiosa? È proprio vero che oggi l’idea sacra di sacrificio sia completamente superata?
L’impressione è che, in molti casi, si siano secolarizzati obiettivi e motivazioni ma rimangano intatti i meccanismi sacri: abbondano anche oggi gli immolati per la causa, per la "salvezza", per la "ragion di stato" nelle sue mille varianti: le ragioni della cultura, della civiltà, della razza, dell’economia, della politica, dell’identità nazionale o etnica…
E la cronaca offre con impressionante ripetitività resoconti di vittime immolatesi (kamikaze o altro) o immolate esplicitamente in nome di un qualche dio. Dimostrando, al prezzo di tragedie all’ingrosso, che la testa di uomini e donne è ancora infestata dalla convinzione che un qualche dio voglia sacrifici umani.
Martino Morganti
Nota storica
Atzechi Stanziatisi presso la laguna di Texcoco, fondarono la città stato di Tenochtitlan, si imposero agli affini toltechi e tepanechi, crando una potente monarchia guerriera che controllava gran parte dell'odierno Messico centromeridionale.
La convinzione che l'universo fosse minacciato da forze ostili, li assillò con l'esigenza di prorogare l'incombente catastrofe con incessanti atti di purificazione.
Il ricorso ai sacrifici umani, in onore al dio Huitzilopochtli, il dio sole, faceva della società azteca un mondo cupo ed austero, riconoscibile nella rigida gerarchia sociale: nobili (sacerdoti e militari), artigiani e mercanti, coltivatori, servi e schiavi.
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