giovedì 29 settembre 2005

Battesimo senz'acqua


domenica 16 ottobre alle 11, in Piazza dell'Isolotto, a Firenze.


Caro Don Mazzi,
per spiegare i motivi che mi hanno indotto a cercare un contatto con lei e la comunità dell'Isolotto, mi sono messa a riflettere per fare un po' di ordine sulle mie idee e il mio modo di sentire in ambito religioso e mi sono accorta che avrei potuto scrivere un papiro sulla mia storia, per chiarire dove mi trovo ora, cosa penso, quali sono le mie attitudini.
 
Ma forse per il momento è sufficiente sintetizzare ciò che penso in merito al battesimo e poi, se ci sarà occasione, potrei approfondire con voi il resto.
 
Ho partecipato di recente a diverse celebrazioni del battesimo di bambini molto piccoli, e devo dire che mi sono sentita piuttosto a disagio per una grande quantità di motivi.
Anche se non sono molto ferrata in campo dottrinale, non sono propensa a vedere l'esigenza di purificare i bambini piccoli dal peccato originale, di cui non capisco il significato (se questo è lo scopo del rito). I genitori, i padrini e le madrine sono tenuti a fare tutta serie di professioni di fede e di "giuramenti" che io non sarei in grado di fare né per me, né tantomeno per un'altra persona, per Damiano.
 
A ciò aggiungo la convinzione, che sento esprimere ormai da più parti, che la persona che riceve il battesimo dovrebbe essere almeno in parte consapevole di cosa ciò significhi.
 
Tuttavia fin dalla nascita di Damiano ho sentito l'esigenza di una celebrazione "pubblica" (condivisa) di un'evento così misterioso, miracoloso, sconvolgente... In questa eventuale celebrazione di accoglienza di Damiano mi piacerebbe che ci fosse anche una benedizione. Per quanto mi riguarda chiedo per lui un benedizione, e in cuor mio lo benedico,  tutte le sere. Ma mi piacerebbe che tutto ciò fosse espresso anche in un rito.
 
Non partecipo attualmente alle attività di nessuna parrocchia o comunità, e devo dire che è da molto tempo che sento la mancanza di un luogo e di persone con cui condividere (almeno in parte) la mia vita religiosa. Poiché Simonetta mi parlò di alcune vostre celebrazioni di accoglienza per i bambini, le chiesi se mi poteva mettere in contatto con voi.
 
In attesa di conoscere la data nella quale potremmo incontrarci, la saluto calorosamente
Giovanna

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