venerdì 2 settembre 2005

 

        Mahmud Darwish e Sandro Lombardi

che leggono insieme (in arabo e in italiano)

Murale (di M.Darwish)

 

MI SEMBRA UN'INIZIATIVA STRAORDINARIA,

DA NON PERDERE

                               Il progetto, che l¹8 settembre prossimo prenderà il via dal Teatro Bibiena di Mantova per il Festivaletteratura, approderà il 13 settembre al Teatro Storchi di Modena e il 14 settembre al Teatro della Pergola di Firenze, per concludersi, il 17 e 18 dello stesso mese, presso il Teatro Garibaldi di Palermo, città simbolica di incontro e secolare convivenza tra oriente e occidente.

 

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14 settembre a Firenze, al Teatro della Pergola  -  con ingresso libero.

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Sandro Lombardi

 

con

 

Mahmud Darwish

 

legge

 

M U R A L E

 

di

 

Mahmud Darwish

 

traduzione di Fawzi Al Delmi

(Epoché, Milano)

 

 

a cura di

 

Federico Tiezzi

 

musiche di

 

Georges I. Gurdjieff e Thomas de Hartmann

 

suono

Antonio Lovato

 

 

un progetto di

 

Maria Nadotti

 

prima rappresentazione: Festivaletteratura Mantova, 8 settembre 2005

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³Ecco il tuo nome, / disse una donna, / e scomparve nel cunicolo sinuoso...². Così inizia Murale, il poema di Mahmud Darwish che sta per essere pubblicato in Italia. Si tratta di uno straordinario monologo interiore in cui il protagonista, partendo dall¹occasione di una malattia reale, ingaggia un corpo a corpo con l¹immagine della morte. In esso la ricchezza metaforica tipica della tradizionale poesia araba s¹intreccia con immagini del quotidiano, in una convivenza tanto stridente quanto capace di allestire un teatro interiore inedito e sorprendente. Echi del Corano s¹intrecciano mirabilmente a ricordi dell¹Antico e del Nuovo Testamento, realizzando, con le armi della poesia, quella pace e quell¹unità di popoli nella diversità che la politica fa così fatica a raggiungere.



Di Murale sarà data una lettura a due voci, ideata da Maria Nadotti. Si tratta dunque di un incontro: tra il palestinese Mahmud Darwish, uno dei più grandi poeti contemporanei di lingua araba, e Sandro Lombardi, massimo interprete di testi poetici del nostro teatro.

 

E anche di un incontro tra Darwish, una delle voci più limpide e alte che si conoscano e certamente una delle meno confinabili nel piatto copione del conflitto mediorientale e nella sua semplificata lettura occidentale, e il pubblico italiano.

 

Questo ³incontro² si traduce dunque in un recital che, dopo Mantova, toccherà alcuni dei più bei teatri del nostro paese.

Insieme, Sandro Lombardi, uno dei pochi attori che sappiano dare ³voce² autentica e originale ai testi poetici, e Mahmud Darwish, carismatico lettore della sua stessa opera, (coadiuvati dallo sguardo di Federico Tiezzi), attraverso l¹intreccio della lingua araba e di quella italiana, delle loro diverse cadenze e sonorità, dei loro particolari ritmi e melodie, schiuderanno la ricchezza di un mondo culturale e affettivo a noi quasi ignoto, lontano eppure mirabilmente vicino.



Il progetto, che l¹8 settembre prossimo prenderà il via dal Teatro Bibiena di Mantova per il Festivaletteratura, approderà il 13 settembre al Teatro Storchi di Modena e il 14 settembre al Teatro della Pergola di Firenze, per concludersi, il 17 e 18 dello stesso mese, presso il Teatro Garibaldi di Palermo, città simbolica di incontro e secolare convivenza tra oriente e occidente.



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Mahmud Darwish è nato a Birwa, un villaggio della Galilea, in Palestina, dove trascorre l¹infanzia fino al 1948, quando la famiglia è costretta a riparare in Libano. Dal 1996, dopo ventisei anni di esilio, è tornato a vivere in Palestina, stabilendosi a Ramallah.

È direttore della rivista ³al Karmel², da lui fondata a Beirut negli anni Settanta e che ora ha sede a Ramallah, presso il più importante polo culturale della Cisgiordania, il centro Sakakini.

Considerato unanimemente uno dei più grandi poeti contemporanei, Mahmud Darwish è tra le voci più limpide della cultura e della storia palestinesi.

Tra le sue opere, oltre a Murale, sono disponibili in traduzione italiana: Una memoria per l¹oblio (Jouvence, Roma 1997), Meno rose (Cafoscarina, Venezia, 1997) e Perché hai lasciato il cavallo alla sua solitudine? (Edizioni San Marco dei Giustiniani, Genova 2001).



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Sandro Lombardi è nato a Ponte a Poppi, in Casentino. La sua vicenda teatrale si identifica con quella della compagnia da lui fondata insieme a Federico Tiezzi e Marion D¹Amburgo nei primi anni settanta a Firenze. Diretto da Tiezzi, ha interpretato, tra gli altri, testi di Beckett, Manzoni, Pasolini, Brecht, Cechov, Bernhard. Di grande rilievo i suoi spettacoli da Giovanni Testori, che hanno rivoluzionato l¹immagine dello scrittore lombardo. Per quattro volte ha ricevuto il Premio Ubu per la migliore interpretazione maschile. Ha inciso su cd le poesie di Pasolini e l¹Inferno di Dante (Garzanti), quattro monologhi testoriani (Edizioni Eri), e Destinatario sconosciuto di  Kathrine Kressmann Taylor (Full Color Sound).

L¹ultima sua interpretazione, unanimemente apprezzata, è quella del Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini di Mario Luzi. Ha pubblicato presso Garzanti Gli anni felici, un saggio narrativo in cui racconta la sua scoperta del teatro e della musica, vincitore del Premio Bagutta Opera prima 2004.

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