martedì 5 novembre 2013

Una bella piazza per un bel Quartiere







Comune di Firenze – Consiglio di Quartiere 4 Isolotto Legnaia

 Idee in piazza: percorso partecipativo per la riqualificazione di Piazza dell’Isolotto

Documento finale

Il riprogettare insieme questa piazza non può (…) prescindere, per noi, dalla storia del nostro quartiere e dall’impegno a dare continuità al cammino e ai valori che in essa hanno testimoniato tante donne e uomini
del territorio e non solo: perché tante sono state le voci che da tutto il mondo
hanno intrecciato con noi in questa piazza, esperienze, speranze, impegno, solidarietà”.
(da uno dei contributi scritti pervenuti durante il percorso partecipato)
  
Ottobre 2013
1.    Lorigine del percorso partecipativo: le ragioni e gli obiettivi
Un intervento organico di riqualificazione di piazza dell’Isolotto è stato sollecitato in varie forme, da soggetti diversi, ormai da molti anni, forse da più di un decennio considerato che data al 2003 uno studio PIR che richiamiamo più avanti.
Va detto con molta chiarezza che, insieme alla tematica della riqualificazione, da tempo sono state manifestate esigenze specifiche e urgenti di manutenzione ordinaria, come di presidio civile e modalità di gestione dello spazio pubblico, peraltro evidenziate da molti cittadini anche durante il percorso partecipato. Sebbene questo non fosse il focus principale dell’iniziativa è indubbio che per l’Amministrazione pubblica queste esigenze vanno registrate e risolte per via ordinaria e in tempi brevi. Su questo piano molteplici sono state le occasioni nelle quali cittadini, operatori economici, ecc. hanno richiesto interventi mirati, anche con raccolte di firme e documentazione fotografica o altro.
Più recentemente il Quartiere come l’Amministrazione comunale hanno manifestato in varie sedi l’esigenza di riqualificare piazza dell’Isolotto poiché, tra l’altro, essa rappresenta lo spazio pubblico maggiormente noto e riconosciuto dell’intero ambito territoriale del Quartiere 4, spazio legato a vicende storiche e snodo principale di uno dei progetti urbanistici più riusciti a Firenze dal dopoguerra ad oggi.
In siffatto contesto l’iniziativa promossa dall’Ordine degli Architetti di Firenze, per l’individuazione di piazze e spazi pubblici da sottoporre ad eventuali bandi e/o concorsi di progettazione, con relativo sondaggio condotto su un quotidiano cittadino, è venuta ad innestarsi su fabbisogni e necessità largamente sentiti e condivisi come le segnalazioni pervenute hanno senza alcun dubbio attestato.

 2.    Le tappe e il significato della partecipazione al percorso di discussione
A fronte della volontà dell’Assessorato all’Urbanistica e della Giunta comunale di accogliere la sollecitazione dell’Ordine degli Architetti, il Quartiere 4 ha manifestato il suo interesse ed ha proposto che, qualunque fosse stata la formulazione del bando di progettazione, essa doveva comprendere nel quadro conoscitivo allegato al medesimo un “report delle istanze locali” da prodursi in un percorso partecipato e comunque in relazione con quanti vivono e/o lavorano attorno alla piazza. Non ci preoccupava strutturare lo stesso percorso ai canoni normativi ovvero alle forme più complesse della partecipazione, obiettivo peraltro difficilmente perseguibile per l’esiguità del tempo assegnato per varie ragioni alle fasi di ascolto, quanto articolare il rapporto con il territorio rispettando e registrando le diverse esigenze e cogliendo l’insieme delle proposte. Durante l’iter la stessa Amministrazione centrale, come l’Ordine degli Architetti, hanno condiviso con noi tutti che non si trattava di stendere un qualche rapporto generico descrittivo delle esigenze locali, quanto di individuare finalità e/o criteri e problematiche sulle quali basare la stessa redazione del bando.
Proprio per queste ragioni obiettivo principale del percorso partecipato è stato quello di individuare dal basso i nodi tematici (le invarianti) da sottoporre all’attenzione dei professionisti che vorranno cimentarsi sull’oggetto.
Il Quartiere, organo di democrazia delegata, articolazione decentrata del Comune di Firenze, si è proposto come istituzione di base in diretto rapporto con il territorio e i cittadini, senza mediare questa relazione con consulenti incaricati o soggetti terzi. Il contributo volontario del prof. Massimo Morisi, garante regionale per la partecipazione, che ringraziamo, è stato quanto mai utile a indirizzarci sulle modalità più corrette per svolgere il percorso che abbiamo svolto tra luglio e ottobre in cinque incontri plenari nonché in organi istituzionali quali le Commissioni consiliari Servizi al Territorio e Cultura.

3.    Come è stato organizzato il lavoro dei partecipanti
L’iter si è aperto con un incontro serale (15 luglio 2013) alla presenza dell’assessore all’Urbanistica, simbolicamente organizzato sulla piazza all’aperto, con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti e della Presidenza della Commissione comunale dell’Urbanistica che ci hanno accompagnato in tutte le tappe per “registrare” in diretta quanto andava emergendo. Soggetti tutti presenti anche nel Consiglio di Quartiere aperto svoltosi il 23 ottobre, come negli appuntamenti tra le due date citate.
Le tappe intermedie di questa scansione temporale si sono concretizzate nell’incontro plenario del 10 settembre, centrato sulle funzioni presenti e future e le criticità maggiori, mentre il 17 settembre il lavoro è proseguito su tre tavoli distinti ma con tematica univoca: individuare ed evidenziare le invarianti; questi due ultimi incontri sono stati introdotti da un breve intervento dell’arch. Pittalis, Direzione Urbanistica, che ha presentato la contestualizzazione urbanistica (storica e attuale) dello spazio pubblico in discussione; l’incontro, sempre plenario, del 2 ottobre è stato dedicato a comporre un quadro unitario delle rilevanze ottenute fino a quella data, in particolare nei tavoli tematici che erano stati verbalizzati separatamente e inviati all’insieme dei partecipanti qualche giorno prima, grazie alla formazione di una mailing list che ha raggiunto circa 70 persone oltre i soggetti direttamente coinvolti nell’organizzazione ovvero rappresentanti istituzionali.
Salvo l’incontro del 15 luglio, svoltosi appunto all’aperto sulla piazza, gli altri sono stati ospitati presso la Comunità dell’Isolotto, nei locali di Via degli Aceri, essendo altri spazi (pure presenti in zona) temporaneamente non disponibili.
Numerose sono state le presenze di cittadini residenti nell’area interessata, o comunque in prossimità di essa, e realtà organizzate (media 60 partecipanti), tra le quali la Comunità dell’Isolotto, membri della vicina Comunità parrocchiale, alcuni professionisti, rappresentanti del volontariato e dell’associazionismo locale, rappresentanze di forze politiche, commercianti interessati con significativa partecipazione degli operatori del mercato e del commercio di vicinato, unitamente a molti consiglieri di quartiere di maggioranza o di minoranza.
A complemento dell’interlocuzione diretta, alcuni soggetti (sociali e politici) hanno voluto fissare le proprie argomentazioni in brevi documenti scritti che andranno a formare un Dossier del percorso disponibile presso la segreteria istituzionale del Quartiere 4, mentre altri hanno chiesto incontri mirati e tematici (è il caso del vicino Centro Commerciale Naturale di Via Libero Andreotti / Via Torcicoda, come di organizzazioni di categoria).
   


4. Le risultanze del processo partecipativo: le invarianti progettuali da inserire nel bando
La dialettica sviluppatisi nel percorso è stata contrassegnata da una netta impronta propositiva in tutti gli interventi, raramente caratterizzati da logiche oppositive e tantomeno ideologiche; al contrario è emersa una sostanziale unitarietà dei contenuti, pur con accenti specifici, che hanno permesso ulteriori approfondimenti e una certa facilità nel comporre il quadro d’insieme.
Qualunque sarà la formulazione del bando concernente la riqualificazione della Piazza, il processo partecipativo ha fatto emergere alcune costanti, che utilizzando il linguaggio dell’urbanistica, possiamo chiamare “invarianti progettuali”: ossia quelle esigenze che sia il bando sia quella che sarà la proposta dei professionisti che parteciperanno alla gara per l’eventuale assegnazione di incarichi di progettazione, dovranno comunque perseguire pur nell’ambito della propria autonomia interpretativa.
Si tratta di esigenze, dunque, “vincolanti”. Esse esplicitano gli obiettivi individuati preliminarmente nel percorso partecipativo, obiettivi che sono stati poi ricalibrati nel corso dello svolgimento delle serate tematiche. Tali obiettivi sono inseriti nella prima colonna della tabella riassuntiva sotto riportata . Nella seconda colonna sono riportate le esigenze che costituiscono invariante e che dunque vincolano tanto la formulazione del bando di progettazione quanto coloro che vorranno partecipare alla selezione dei progetti. Nella colonna “possibili interventi” tali esigenze vengono declinate in plausibili interventi specifici che vengono suggeriti per guidare le opzioni delle candidature alla progettazione.
Il risultato più caratterizzante del percorso partecipativo è l’opzione di una più ampia pedonalizzazione della piazza, ad oggi destinata eccessivamente alle funzioni della circolazione e della sosta; su questa linea è stato sostenuto che sarebbe almeno da perseguire un completamento dell'area già parzialmente pedonale compresa tra il sagrato della chiesa e Via dei Ligustri, con la conseguente eliminazione dell'area centrale a parcheggio oggipresente. Tale soluzione è simile a quella prevista nel progetto originario, mai portato a termine.
Il parcheggio che con questa configurazione verrebbe eliminato, essendo funzionale alle attività commerciali e mercatali presenti, dovrà essere recuperato in un'altra zona della Piazza. Questa scelta progettuale deve essere verificata attraverso studi sulla mobilità dell'area nel suo insieme e sull'utilizzo degli spazi di sosta presenti durante tutto l'arco della giornata. Si ricorda a tale proposito che uno studio simile era già stato condotto per il “Piano integrato di rivitalizzazione dell'ambito Isolotto - Pisana” (2003): tale studio, opportunamente aggiornato, potrebbe costituire il quadro conoscitivo sulla necessità di mobilità e di sosta alla base delle elaborazioni progettuali di riqualificazione della piazza.
I partecipanti al percorso hanno sottolineato in più occasioni che la piazza non può essere ripensata se non guardando attentamente alla sua storia e alla sua relazione con l’edificato circostante: essa è in tutto e per tutto la piazza, spazio pubblico per eccellenza, della Città giardino, la nuova città lapiriana a misura di persona; in tal senso vanno ripensate le relazioni con l’asse pedociclabile Viale dei Bambini/Viale dei Pini come il rapporto con il Lungarno dei Pioppi e quindi l’accesso al Parco delle Cascine mediante la storica passerella.
Ugualmente è stato evidenziato che la progettazione dovrà essere concepita per “moduli”, ciò almeno per due ragioni fondamentali: sarebbe facilitata la messa in opera dal punto di vista economico con stanziamenti distribuiti in più di una annualità e poiché risulta del tutto impensabile sospendere le attività e le funzioni in essere che dovranno continuare a svolgersi durante le differenti fasi di cantiere.



Riepilogo delle risultanze del percorso partecipativo Idee in Piazza


Obiettivi

Esigenze Vincolanti

Possibili interventi
1. Riorganizzare e implementare gli spazi necessari a vivere la piazza
1.1 Ridurre lattuale destinazione dello spazio disponibile a favore della circolazione veicolare e della sosta (oltre 2/3 della superficie) accrescendo la pedonalizzazione parziale della piazza con il mantenimento almeno della quantità attuale della sosta e studiando nuovi assetti di accessibilità.
Creazione di un unica piattaforma esclusivamente pedonale (la piazza) compresa tra il sagrato e via dei Ligustri, tra i portici e via delle Magnolie.
Progettare  la   piazza   avendo  cura  di  evitare  la  presenza  delle  barriere architettoniche per permettere libero accesso ai bambini e agli anziani.
Definire la nuova accessibilità agli spazi della chiesa, al Teatro della Fiaba, ecc.
1.2 Sviluppare/migliorare il rapporto con il lungarno, con il fiume e con le Cascine attraverso la separazione tra flussi veicolari e pedociclabili
Diversa organizzazione degli spazi del Lungarno davanti alla passerella, cercando tutte le forme per dare continuità di fruizione tra essi e la piazza.

Ipotesi di separazione  tra  flusso  veicolare  e  pedonale  attraverso  sottoattraversamenti veicolari su Via delle Magnolie e sul Lungarno dei Pioppi.
Attraversamenti pedonali ben segnalati e messi in sicurezza su tutto l'asse del Lungarno.
1.3 Razionalizzare lo spazio attualmente dedicato alla sosta e alla circolazione veicolare nella piazza
Spostamento dell'area di sosta compresa tra i portici e Via delle Magnolie e
recupero dei posti auto con soluzioni di superficie (attraverso ad esempio la creazione di parcheggi a lisca di pesce su Via delle Magnolie) oppure con





soluzioni interrate (parcheggio pubblico).
2. Creare nuove forme di mobilità sostenibili a servizio della Piazza e del tessuto circostante
2.1 Garantire la continuità dell’asse pedociclabile viale Bambini viale dei Pini
  Assicurare continuità all’asse centrale dell’abitato storico, riducendo per quanto   possibile la cesura oggi costituita dalla piazza e dalla viabilità.
2.2 Creare un nuovo percorso ciclabile tra la passerella e l'asse viale dei Bambini-Viale dei Pini
La piazza come elemento di congiunzione tra i due assi pedociclabili costituiti dal Lungarno dei Pioppi e l’asse interno Bambini / Pini.
2.3 Inserire nuove forme di collegamento su gomma tra la piazza e i principali nodi del trasporto pubblico
Vista la prevalenza della contrarietà alla realizzazione di una linea  tranviaria su Via Andreotti Via delle Magnolie (Linea 5), nonché il suo orizzonte temporale di realizzazione non certo breve, si avanza l'ipotesi  della creazione di una navetta bus tra la fermata tramvia Foggini e la passerella dell'isolotto.
3. Ripensare a luoghi per l'aggregazione e la socialità
3.1 Ripensare nella nuova piazza a nuovi spazi per ospitare funzioni pubbliche del Quartiere/Comune e attività culturali o spettacoli da parte delle scuole e delle realtà associative/ culturali/ricreative presenti nel quartiere


Ripensare  ad  una  nuova  tettoia  più  infrastrutturata,  una  sorta  di  spazio polifunzionale (con relative dotazioni tecniche) a servizio del mercato di giorno e di altre attività nelle altre ore. Particolare attenzione dovrà essere posta alla scelta dei materiali da utilizzare e alle tecniche di risparmio energetico.
Inserimento di bacheche e spazi dedicati alla comunicazione istituzionale
3.2 Rendere fruibili e valorizzare le aree verdi
Creare nell'area verde più vicina al sagrato un'area per bambini con inserimento di giochi non eccessivamente strutturati (presenti nella vicina area del Viale dei Bambini) e comunque consoni con il contesto verde.
Studiare come il patrimonio verde della Città giardino  dialoga con i corpi  verdi presenti o da inserire ex novo nella piazza.  Rimodellare le aree a verde  presenti  per renderle  accessibili e fruibili.
3.3 Inserire puntuali servizi in grado di rendere più vivibile la Piazza
Inserimento di servizi igienici, un fontanello di acqua pubblica di alta qualità, cassonetti interrati, altri elementi di arredo (es. vasca o fontana o altro)
3.4 Incrementare gli spazi per le attività commerciali fisse
Inserimento di dehors e di appositi spazi all'aperto come estensione all'area dei portici esistente
4. Mantenere e potenziare la funzione mercatale
4.1 Individuare nuove soluzioni strutturali per ospitare il mercato
Ripensare  ad  una  nuova  tettoia  più  infrastrutturata,  una  sorta  di  spazio polifunzionale a servizio del mercato di giorno e di altre attività nelle altre ore
4.2 Estensione spaziale e temporale delle aperture mercatali
Ripensare alla posizione del mercato in una zona più centrale e che permetta una relazione organica con il commercio di vicinato in sede fissa.





Ripensare alla rilocalizzazione/riqualificazione dei chioschi presenti

Infrastrutturazione della piazza con tutti i servizi necessari all'estensione del mercato nella nuova area pedonale e funzionali ad ospitare eventi anche nelle ore serali attraverso iniziative periodiche tematiche (es. filiera corta)
4.3 Individuare nuove soluzioni per la logistica del mercato
Individuare un sistema di sosta ordinata dei camion per l'ortofrutta e delle forme dello stoccaggio temporaneo delle merci.
Individuare spazi ordinati e protetti raccolta rifiuti

 5. Le tappe successive al percorso partecipativo
Al fine di concretizzare il significato profondamente democratico dell’azione avviata, per il CdQ 4 sarebbe altamente significativo che il percorso partecipativo si estendesse in qualche forma anche alle fasi successive, in particolare dapprima alla fase di pubblicizzazione e valutazione degli elaborati progettuali pervenuti sulla base del bando per il quale si fornisce il presente contributo, per continuare infine con un monitoraggio pubblico e periodico della messa in opera delle progettazioni e delle problematiche delle cantierizzazioni.
In modo similare a questa prima fase di ascolto e partecipazione, il CdQ 4 per quanto nelle sue possibilità si impegna a conseguire gli obiettivi delineati e a perseguire gli stessi in un processo continuativo di coinvolgimento della cittadinanza e dei soggetti interessati.


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