domenica 17 novembre 2013

Le tre vite di Marco Bisceglia

Mercoledì 13 novembre 2013, alle ore 18.00, alla Libreria IBS BOOKSHOP di Firenze, in via de' Cerretani 16/R, incontro con Rocco Pezzano  autore di "Troppo amore ti ucciderà. Le tre vite di Don Marco Bisceglia" (Edizioni Edigraferma, 2013).
Riporto qui il mio intervento:
La vicenda di Marco è sintomatica della situazione dell'intero clero cattolico. "Il vizio e la virtù sono due prodotti, come il vetriolo e lo zucchero" (Emile Zola). Direi che la tre vite di Marco Bisceglia sono il frutto del modo come si fanno i preti, come si separano dal resto dell'umanità; sono come Harry Potter e i suoi amici una volta saliti nel treno del binario tra 9 e 10 che li trasporta nel regno di Hogwarths dove diventano maghi, buoni e cattivi diversi tra loro, immersi in un mondo di magia che li separa totalmente dal resto degli uomini che sono i babbani. Alla scuola di magia e stregoneria di  Hogwarths sono ammessi solo maschi. Il creatore di tutto questo è, semplificando, il Concilio di Trento: la scuola è ferma al secolo XVI, e la terra sta ferma nel mezzo dell'Universo obbligando il sole a muoversi intorno a essa.  A contatto con il mondo di noi babbani questi maghi rimangono disorientati e condizionati; sono partiti da Tolomeo e si trovano con Copernico, Le loro reazioni sono disparate, in perenne crisi di adattamento. Il titolo del libro può diventare: Le tre vite di Marco Bisceglia, la troppa Chiesa ti ucciderà. Le tre vite di Marco sono all'insegna dell'eccesso o dello straordinario, e vanno non per continuità pacifica e tranquilla, ma procedono con due esplosioni e una implosione. Le tre vite di Marco mettono in evidenza la mancata riforma della chiesa cattolica. I preti che essa produce sono il prodotto del complesso di colpa e del ricatto economico. A loro non è dato essere comuni babbani, sono sempre immersi in un mondo di nevrosi e di magia, un prete-operaio è una cosa diversa da un operaio. Finché un operaio non potrà fare il prete, finchè una badante non potrà essere pretessa non si esce dal circolo degli esseri magici, santi, mezzi santi, finti, bugiardi, eroi, perversi. D.Mazzi o D.Cantini, Dalla Costa o Florit, D.Milani o i cappellani militari, Pio XII o Giovanni XXIII, Ratzinger o Bergoglio. D.Gallo o il pedofilo fondatore dei Legionari di Cristo. Già Bergoglio: chiamandosi Francesco tenta la fuoruscita dal regno di Hogwarths, dalla Controriforma  tridentina. Ma deve ricordare che Francesco non è un prete, non fa parte della casta, non è rappresentato da Padre Cristoforo ma da Fra' Galdino…
Alle esplosioni della prima e seconda vita di Marco Bisceglia è seguita la implosione della terza vita con il rientro sotto le ali protettive della Istituzione; il che ha significato il rinnegamento delle prime due: il complesso di colpa e il ricatto economico hanno avuto ragione sulla fragile durezza di Marco.
Le tre vite di Marco Bisceglia prete indicano che è ormai l'ora, per la Chiesa cattolica, della Riforma che attende da 5 secoli; non più preti ma pastori eletti dal popolo, uomini e donne; non maghi che sequestrano Gesù Cristo nella camera del tabernacolo e lo nascondono ai babbani, ma persone che volta a volta vengono indicate e scelte all'interno di Comunità di base per coordinare l'annuncio della liberazione …
Il nostro Enzo (Mazzi) ci ha lasciato ormai da 2 anni, non ha voluto i "conforti religiosi", è uscito dal regno dei maghi di Hogwarths, le sue ceneri riposano in anonimo tra gli abeti di Monte Morello. Enzo ha avuto una sola vita.
Queste riflessioni mi suggerisce il bel libro di Rocco Pezzano, accurato preciso sensibile nel lavoro di ricerca e ricostruzione dei fatti. Complimenti, Rocco.
Urbano.
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