venerdì 27 febbraio 2004

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Non nutriamo alcun pregiudizio verso l'onorevole Silvio Berlusconi, cui anzi talvolta accordiamo l'istintiva simpatia che merita chiunque svolga compiti enormemente superiori alle proprie possibilità. Nelle ambasciate straniere hanno smesso di chiedersi se alcune sue sorprendenti dichiarazioni siano riconducibili al premier o al battutista, al cantante o all'uomo di stato.Tuttavia ci pare che nella sua frenetica poliedricità egli finisca per confondere i molteplici ruoli che impersona, come un Fregoli che entri in scena sempre con l'abito sbagliato.
[Guido Rampoldi La Repubblica - a pagamento]

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