lunedì 29 novembre 2004


 ramon sampedro

 Nessun dorma


 




Calaf
Nessun dorma! Nessun dorma!
Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza guardi le stelle
che tremano d'amore e di speranza...
Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà!
No, no, sulla tua bocca lo dirò,
quando la luce splenderà…
Ed il mio bacio scioglierà
il silenzio che ti fa mia.
Le donne
Il nome suo nessun saprà…
E noi dovrem, ahimè, morir, morir!
Calaf
Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
All'alba vincerò! Vincerò!
Ping, Pong, Pang
Tu che guardi le stelle, abbassa gli occhi…
La nostra vita è in tuo potere!
Ping, Pong, Pang
Che vuoi? Ricchezze? Tutti i tesori a te!
Rompon la notte nera queste fulgide gemme!
Fuochi azzurri! Verdi splendori!
Pallidi giacinti! Le vampe rosse dei rubini!
Sono gocciole d'astri!
Prendi! È tutto tuo!
Le donne
Va' lontano, va' lontano!
La folla
Fuggi! Va' lontano, e noi ci salviam!
Calaf
Alba, vieni! Quest'incubo dissolvi!
Calaf
Mio fiore! Oh, mio fiore mattutino!
Mio fiore, ti respiro!
I seni tuoi di giglio,
ah, treman sul mio petto!
Già ti sento mancare di dolcezza,
tutta bianca nel tuo manto d'argento...
Calaf
Il mio mistero? Non ne ho più!
Sei mia! Tu che tremi se ti sfioro!
Tu che sbianchi se ti bacio puoi perdermi se vuoi!
Il mio nome e la vita insiem ti dono!
Io sono Calaf, figlio di Timur!



Negra Sombra - Luz Casal - Carlos Nuñez


Cando penso que te fuches,
negra sombra que me asombras,
ó pé dos meus cabezales
tornas facéndome mofa.


Cando maxino que es ida,
no mesmo sol te me amostras,
i eres a estrela que brila,
i eres o vento que zoa.


Si cantan es ti que cantas;
si choran, es ti que choras,
i es o marmurio do río,
i es a noite i es a aurora.


En todo estás e ti es todo,
pra min y en min mesma moras,
nin me dexarás ti nunca,
sombra que sempre me asombras Nera ombra



Quando penso che te ne fugga via
Nera ombra che mi turbi,
al piè del mio capezzale
te ne ritorni facendoti beffa.


Quando immagino che sei andata
Non di meno mi riappari;
sei la stella che brilla
sei il vento che gioca.


Se cantano sei tu che canti
Se piangono sei tu che piangi
E sei il mormorio del fiume,
e sei la notte e sei l’aurora.


In tutto sei e tu sei tutto,
con me e in me stesso tu dimori,
né mi lascerai tu più mai
ombra che sempre mi fai sussultare.



"MAR ADENTRO" (Por Ramón Sampedro)


Mar adentro,
mar adentro.


Y en la ingravidez del fondo
donde se cumplen los sueños
se juntan dos voluntades
para cumplir un deseo.


Un beso enciende la vida
con un relámpago y un trueno
y en una metamorfosis
mi cuerpo no es ya mi cuerpo,
es como penetrar al centro del universo.


El abrazo más pueril
y el más puro de los besos
hasta vernos reducidos
en un único deseo.


Tu mirada y mi mirada
como un eco repitiendo, sin palabras
'más adentro', 'más adentro'
hasta el más allá del todo
por la sangre y por los huesos.


Pero me despierto siempre
y siempre quiero estar muerto,
para seguir con mi boca
enredada en tus cabellos.

Mare dentro ( di Ramon Sampedro)


Mare dentro
Mare dentro


Lì nella leggerezza del fondo
Dove si avverano i sogni
Si uniscono le volontà
Per realizzare un desiderio.


Un bacio accende la vita
Con un lampo e con un tuono
E in una metamorfosi
Il mio corpo non è più il mio corpo,
è come penetrare al centro dell’universo.


L’abbraccio più infantile
E il più puro dei baci
Come parole condensate
In un unico desiderio.


Il tuo sguardo e il mio sguardo
Come un eco che si ripete, senza parole
“più addentro, più addentro”
fino al più in là del tutto
per il sangue e per le ossa.


Però sempre mi sveglio
E sempre voglio esser morto,
per rimaner con la mia bocca
irretita nei tuoi capelli.



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