domenica 18 dicembre 2005

Firenze gliè una grande meraviglia


Un sole che abbaglia, il cielo che brilla, mentre me ne vado in compagnia di Paola e Marisa sui lungarni fiorentini direzione Museo delle porcellane, dentro Palazzo Pitti, in cima al giardino di Boboli, oggi impastato di luce. Il perché delle ceramiche è dovuto a Marisa, l'artista di cui sentiremo parlare. E' lei che ci guida alla visita di un grande suo predecessore, Paolo Staccioli, ceramista che espone dal 29 ottobre u.s. al 26 giugno 2006. C'è tempo per tutti. Vale la pena di attraversare il Ponte Vecchio, arrivare in Piazza Pitti, staccare un biglietto, attraversare Boboli, salire fino in cima, trovarsi nella più bella terrazza fiorentina, insieme al Forte Belvedere lì accanto, fare un angolo giro con lo sguardo ed entrare nel Museo delle Porcellane. Una meraviglia. Quando hai finito esci, riposi la vista sulle verdi colline fiorentine, ridiscendi per Boboli, guardi il giro dei monti di là da Monte Morello, vedi, come me in questo caso, le nevi dell'Abetone e del corno alle Scale splendenti al sole per la gioia degli sciatori e di tutti i montagnardi, dimentichi per un momento l'ultimo post di Beppe Grillo e ti siedi al primo bar di Piazza Pitti per una cioccolata calda o un punch al mandarino. Meglio, mi dicono Simone e Lucignolo, un bombardino (vov e caffé bollenti,con panna se vuoi). Intanto accontentati e  guarda le foto.


PS. Il prossimo post sulle ceramiche sarà dedicato a Marisa (Coppolino: origine?). Ciao Marisa.


Nota turistica


Prezzo del biglietto:
Intero: € 7,00 (comprensivo dell’ingresso al Museo degli Argenti, al Giardino di Boboli e al Giardino Bardini)
Ridotto: € 3.50, per i cittadini della Comunità Europea tra i 18 e i 25 anni.
Gratuito per i cittadini della Comunità Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni

Museo delle Porcellane
Sulla sommità del giardino di Boboli, al centro del Giardino delle Rose che si affaccia con una bellissima vista su Firenze, il Museo delle Porcellane è un piccolo gioiello nel verde.
Nella palazzina settecentesca dalle delicate tinte pastello sono raccolte le porcellane evocanti la storia del collezionismo e del gusto dei Medici, dei Lorena, dei Borbone-Parma, dei Savoia.
Si ammirano i preziosi serviti “all'etrusca” e “all'egiziana” della Real Fabbrica di Napoli e i biscuit con le “vestiture” del Regno di Napoli; le squisite porcellane di Sèvres come il servito per Elisa Baciocchi donato da Napoleone, l'alzata per ostriche dei Borbone-Parma e diverse manifatture di Doccia usate quotidianamente dai Lorena.
Una curiosità è data dalla zuccheriera a forma di tartaruga e dalla teiera a forma di gallina in porcellana di Meissen appartenute a Gian Gastone de' Medici.


Trovato qui

2 commenti:

  1. Grazie per l'informazione.

    RispondiElimina
  2. La fortuna di abitare a Firenze. Buon blog. (Hai davvero un buon blog)

    RispondiElimina