mercoledì 17 dicembre 2008

Compra il libro, metti una firma


Parla di morte ma fa amare la vita. Lettura consigliata. Meglio di un giallo di Camilleri, meglio di un dramma da film americano. Compralo e regalalo.


Sono andato con Paola alla presentazione del libro sabato scorso, 13 dicembre. In via Borgognissanti presso la Libreria Claudiana, dentro la chiesa battista annessa. v. foto.


«Il caso Welby raccontato in prima persona dal medico che ne è stato protagonista.

Il punto sulla riflessione bioetica in Italia, dalla penna di un’autorevole giornalista.

Un libro contro la confusione dolosa che boicotta la discussione sui temi di fine vita
. »

Qui trovi
la scheda


Solo una citazione:


Una giornalista locale mi domanda: “Dott. Riccio, come ha conosciuto Welby? Rifarebbe quello che ha fatto? Perché dice che non si è trattato di eutanasia?” Siamo ancora alle solite domande…Anche per questo sto pensando di trasformare i miei appunti in un libro. Spero con questo progetto di poter contribuire a spiegare come sono andate le cose, a far capire come possa succedere che un medico di provincia, quale sono io, decida di mettersi in viaggio  per incontrare una persona come Welby, un navigatore alla deriva, e rispondere alla sua richiesta di una morte opportuna. Accettando di accompagnarlo verso l’anelato approdo” (p.261).


Stamani, aprendo la posta, trovo questo



appello per il diritto alla libertà di cura


Ho voluto promuovere questa iniziativa perché sono convinto che il paese su molte questioni sia più avanti del Parlamento. In questi anni ho girato l'Italia da Nord a Sud, e la maggior parte delle persone che incontravo mi ripeteva sempre lo stesso concetto: vogliamo essere liberi di scegliere. Per questo, mi sono impegnato con tutto me stesso per far approvare una legge sul testamento biologico, che garantisca il diritto costituzionale per tutti i cittadini alla libertà di cura.

Tuttavia esiste il rischio che il Parlamento voti una legge che impone determinati trattamenti terapeutici, ignorando il diritto alla libertà di scelta. Perciò ti chiedo un ulteriore sforzo per questa importantissima causa: ti chiedo di diffondere il più possibile l'appello, invitando tutti i tuoi contatti a sottoscriverlo. Se riusciremo a raccogliere centinaia di migliaia di adesioni, il Parlamento dovrà ascoltare la nostra opinione, che credo coincida con quella della maggioranza degli italiani. Il paese reale ha le idee chiare sulle questioni della fine della vita: tutti i cittadini ritengono che la decisione debba essere personale, che vogliano utilizzare ogni risorsa della medicina o che intendano accettare la fine naturale della vita.

Ti ringrazio infinitamente e conto su di te per far circolare il più possibile l'appello.

Ignazio Marino


PS. grazie per la tua adesione all'appello per il diritto alla libertà di cura sul sito www.appellotestamentobiologico.it, e grazie perché, anche con il tuo contributo, abbiamo già raggiunto 25.000 firme in soli 9 giorni! §



Lo stesso grazie Barbabianca rivolge a te che leggi. Apri il sito e firma l'appello.


Come ho fatto io, con questa motivazione:

#5182  Firenze - Urbano Cipriani

Ho in mente una foto del lager nazista di Dachau: si vede un uomo piuttosto robusto vestito da aviatore mentre viene immerso in una vasca di acqua gelida. Due SS lo guardano. L'esperimento ordinato dall'alto serve a conoscere il tempo di resistenza di un corpo umano, quello ipotetico di un aviatore tedesco caduto in un luogo ghiacciato ed in attesa di soccorso. La didascalia spiega che alle invocazioni rivolte dall'uomo cavia perché fosse affrettata la sua morte, le SS di turno non possono che rispondere negativamente. L'ordine è quello di far seguire il corso naturale del progressivo congelamento e della morte, perché questa è la volontà di Berlino. Bene, mi sembra questa la situazione di Eluana Englaro avvolta nel suo sudario di umiliazione per ordine di una pseudo scienza medica che mette la tecnica moderna al servizio quasi di una pretesa di renderci immortali. L'uso corretto, umano delle terapie di fine vita pone termine a queste storture del tecnicismo fine a se stesso.


Come ha fatto Paola:

#5191  Firenze - Paola Galli

Sono una "diversamente credente" (non mi piace l'espressione "non credente"). Constato sempre in questioni di questo tipo quanto sia evidente la divaricazione fra adesione a principi astratti e solidarietà alle persone concrete. Scelgo la seconda strada.


Quanto è bella questa motivazione:

"Aderisco perché ora è il momento di dire che non si può essere costretti a "vivere" per volere dello Stato o per l'etica imposta da qualche visione religiosa, perché questo è totalitarismo, uguale e contrario al dovere di morire per qualche "superiore" ragione. Quindi firmo molto volentieri".

Gustavo Zagrebelsky

(la sottolineatura è mia).


Firma qui:  www.appellotestamentobiologico.it


Ore 10,13: irrompe il sole alla finestra, sotto casa gli addetti del Comune finiscono di ripulire là dove è caduto il grande olmo. Coraggio, amici: il sole sorge ancora.

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