venerdì 14 novembre 2003



 


Piangere a occhi aperti



" Anche i soldati dell'Armata Rossa in Afghanistan distribuivano di giorno coperte e pagnotte alle gente affamata che poi abbatteva i loro elicotteri di notte. ...


Fino a quando i nostri Carabinieri e Bersaglieri crederanno di essere in Iraq per una ragione seria e vera, e non per soddisfare i teoremi di qualche invasato a Washington, continueranno a morire".



Vittorio Zucconi, su Repubblica 13 nov 2003)



Orazio Majorana



Circondato dai ricordi...l'anziano padre di Orazio stringe il berretto del figlio con la sigla Msu delle missioni di pace, accarezza le medaglie che Orazio, maresciallo capo di stanza a Laives in Alto Adige, aveva meritato in Bosnia, a Sarajevo e nel Kosovo, a Pristina. "Orazio mi raccontava che i carabinieri erano benvoluti dalla gente del luogo. Ma noi lo sapevamo che era come se lui fosse in guerra anche si lui era partito in missione di pace. Quell'attacco è una vigliaccata contro gente che fa solo del bene".


Ettore Majorana
"
Al dolore pacato dell'anziano padre fa da contraltare la rabbia del fratello di Orazio, Ettore: "Altro che missione di pace. In Iraq non c'è la pace, c'è la guerra ed è sotto gli occhi di tutti. E allora perché mandare i nostri carabinieri a morire in guerra, dicendo che sono in missione di pace?.
...Adesso posso augurarmi che gli altri suoi colleghi tornino presto a casa, vivi. Lui invece arriverà dentro una bara
."
(Michele Giuffrida su Repubblica, ven.14 nov.2003, pg.9).
Prestiamo un altoparlante a Ettore Majorana che lo ripeta a nome di tutti noi ai rappresentanti del governo e al Presidente Ciampi quando staranno inginocchiati- martedi 25 novembre - davanti al feretro del fratello.


Perché Fino a quando i nostri Carabinieri e Bersaglieri crederanno di essere in Iraq per una ragione seria e vera, e non per soddisfare i teoremi di qualche invasato a Washington, continueranno a morire.

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