Fronzola, lunedi di pasqua, 9 aprile 2012
Passeggiata al sole dalle Lame di Ortignano a Fronzola di Poppi; cielo limpido, aria frizzante (ma più di ferrarelle, da pungere la faccia), in compagnia dei tortelli ravioli e tagliatelle che abbiamo incamerato ieri Pasqua in quel delle Lame da Stefano e Mariella. E' giusto contare l'età dalle primavere. La natura si apre al tuo occhio e a quello della Canon digitale che registra tutti i particolari di un paesaggio antico e sempre nuovo. In questo contesto è avvenuto l'incontro con Elisetta, la figlia di Lui come Luigi Milanesi detto il Chiodo. E mi sono trovato a brindare alla sua memoria accanto al caminetto ancora quasi caldo dei fuochi accesi nei lunghi anni dal folletto di Fronzola, oggi fantasma buono e allegro come quello del castello di Canterville cantato da Oscar Wilde.
Il Barba con Elisetta
la casa
il clarino del dio Pan
Il primo da sinistra, badiano doc, con i fratelli più piccoli
Quando, senza la cravatta ovviamente, faceva il ferraiolo nella costruzione del carcere di Sollicciano a Firenze
Luigi Milanesi con Italo Galastri, il nobile erede per cui Fronzola continuerà a sfronzolare
Luigi Milanesi con Italo Galastri, il nobile erede per cui Fronzola continuerà a sfronzolare
Il panorama da Fronzola sul Falterona di lunedi 9 aprile 2012
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