Campagna Internazionale
LIBERI
Marwan Barghouthi & tutti i prigionieri
palestinesi
D&R
Chi ha lanciato questa Campagna Internazionale?
La Campagna internazionale per la liberazione di Marwan
Barghouthi e di tutti i prigionieri palestinesi e’ stata lanciata dalla cella
di Nelson Mandela, il simbolo universale della liberta’, il 27 Ottobre 2013. Questa
iniziativa comune tra la Campagna popolare per la liberazione di Marwan
Barghouthi e di tutti i prigionieri e la Kathrada Foundation ha segnato la
realizzazione della raccomandazione centrale adottata dalla conferenza
internazionale “Freedom & Dignity” [“Liberta’ e Dignita’”].
La Conferenza Internazionale “Freedom & Dignity”
Nell’aprile 2013, nell’undicesimo anniversario
dell’arresto di Marwan Barghouthi, la Campagna popolare ha organizzato una
conferenza internazionale intitolata “Freedom & Dignity”, basata su un
invito del Comitato della Leadership nazionale composto da
leaders di tutti i gruppi politici palestinesi e da figure nazionali. La
conferenza ha avuto il supporto del Coordinamento palestinese della difesa
internazionale dei prigionieri palestinesi. La conferenza si
e’ svolta a Ramallah, Palestina, il 27 di Aprile (Giorno della Liberta’ in Sud
Africa) ed e’ stata l’apice degli sforzi internazionali della Campagna
popolare, che e’ iniziata quando Marwan e’ stato arrestato nel 2002.
120 delegati internazionali hanno partecipato
all’incontro, inclusi piu’ di 50 parlamentari dall’America Latina, Africa e
Europa. Il Presidente del Parlamento Europeo ha mandato una delegazione interpartitica
capeggiata dal Vice-Presidente del Parlamento
Europeo. Personalita’ internazionali hanno mandato lettere di supporto, incluso
l’ex Presidente USA Jimmy Carter, il
Segretario generale della Lega Araba Nabil El Arabi, l’ex Ministro degli Esteri
francese Hubert Védrine, e l’ex Direttore generale dell’UNESCO Federico Mayor
Zaragoza. Anche i Presidenti della Federazione internazionale dei Diritti Umani
e della rete dei Diritti Umani Euro-mediterranea erano presenti all’incontro. Ahmed
Kathrada, un’icona della lotta anti-apartheid, era l’ospite d’onore. Ha
chiesto il lancio di una campagna internazionale
per la liberazione di Marwan Barghouthi e di tutti i prigionieri palestinesi
a Robben Island, ispirata dalla campagna
Mandela Libero.
Il lancio di una campagna internazionale dalla cella di
Mandela a Robben Island
Ahmed Kathrada ha lanciato la campagna Mandela Libero nel
1962, prima di spendere 26 anni in prigioni di apartheid, inclusi 18 a Robben
Island. 51 anni dopo, lui e la sua fondazione, insieme alla moglie di Marwan,
Fadwa, capo della campagna popolare, hanno lanciato la campagna internazionale
per la liberazione di Marwan Barghouthi e di tutti i prigionieri palestinesi. La
delegazione palestinese era composta di rappresentanti del coordinamento
palestinese della difesa internazionale dei prigionieri palestinesi. Ahmed
Kathrada ha anche annunciato la formazione di un comitato internazionale di
alto livello (International High Level Committee, IHLC) per la campagna internazionale.
Il comitato internazionale di alto livello e la
Dichiarazione di Robben Island
Il comitato internazionale di alto livello (IHLC) e’
composto da rinomati ex prigionieri, leaders e ex leaders, figure per la difesa
dei diritti umani e Laureati del Premio Nobel per la pace. Il comitato IHLC ha emanato
uno statement chiamato la Dichiarazione di Robben Island per la liberazione di Marwan
Barghouthi e di tutti i prigionieri palestinesi per essere firmata da
personalita’ importanti, organizzazioni e cittadini in tutto il mondo.
I Comitati nazionali
Nei paesi dove sono stati creati comitati nazionali, i
comitati porteranno Avanti la caomapgna lavorando con funzionari e
organizzazioni della societa’ civile, rappresentanti eletti e cittadini.
Perché Marwan Barghouthi?
Un simbolo nazionale e internazionale
Tutte le campagne per la liberazione dei
prigionieri hanno un simbolo. Il caso piu’ emblematico e’ la campagna Free
Mandela durante la lotta anti-apartheid. Ma possiamo pensare anche alla campagna
per liberare Angela Davis e tutti i prigionieri in supporto del movimento dei
diritti civili americani, o alla campagna per liberare Aung San Suu Kyi in Birmania.
Nel caso della Palestina, Marwan
Barghouthi e’ quell simbolo. Il suo arresto ha portato a una ampia condanna
nazionale e internazionale e ha segnato il punto di inizio
dell’internazionalizzazione del problema dei prigionieri palestinesi. La sua
eccezionale popolarita’ e il suo ruolo nella lotta nazionale lo hanno reso un
simbolo incontestato della lotta palestinese per la liberta’. Sia a casa che
internazionalmente, Marwan e’ largamente conosciuto come il ‘Mandela
palestinese’.
Una figura che unisce
In una comune lettera scritta nell’Aprile
2013, leaders di tutti i gruppi politici palestinesi in Parlamento, incluso
Fatah, Hamas, PFLP, PDLP e il People's Party, insieme a figure nazionali e
indipendenti, hanno caratterizzato Marwan Barghouthi come “il piu’ prominente e
rinomato prigioniero politico palestinese in prigioni israeliane”. La lettera
inoltre affermava: “il leader nazionale Marwan Barghouthi e’ un forte fautore
della liberta’ e della dignita’ del suo popolo, di riconciliazione e
democrazia, di pace basata sulla legge internazionale. Il nostro obiettivo e’
che Marwan Barghouthi e tutti i prigionieri riottengano la loro liberta’.”
Una figura popolare
La popolarita’ di Marwan Barghouthi rimane
ineguagliata in Palestina, come confermato da sondaggi successivi.
Perche’ i prigionieri?
Un punto centrale
Per lungo tempo, i prigionieri palestinesi sono stati
trattati come un tema sussidiario che sarebbe stato risolto una volta che il
conflitto finira’. Questo ignora completamente quello che e’ stato confermato
da e in molti conflitti intorno al mondo: i prigionieri, una volta rilasciati,
possono svolgere un ruolo centrale nell’aiutare a raggiungere la liberta’, la
riconciliazione e la pace. Con piu’ di 800 000 palestinesi che hanno fatto
esperienza di detenzione, i prigionieri sono un elemento critico che tocca
virtualmente ogni famiglia palestinese. 5000 palestinesi
sono attualmente in prigioni israeliane.
Sicurezza per l’occupazione vs. Liberta’ e pace
Israele e’ tradizionalmente riuscita a imporre un
approccio di sicurezza al suo trattare con i prigionieri. E’ adesso tempo di
promuovere un approccio basato sui diritti, che confronti le violazioni della
legge umanitaria internazionale e i diritti umani, mentre riaffermi che questo
conflitto e’ dovuto all’occupazione, e percio’ la liberta’ e’ la chiave per
finirlo.
La liberta’ dei prigionieri palestinesi aprira’ la strada
alla liberta’ della popolazione palestinese, cosi’ portando alla pace e alla
sicurezza.
Un
tema che unifica
Se c’e’ un tema che unifica tutti i palestinesi, ovunque essi siano, al di
la’ delle divisioni politiche, questo sono i prigionieri. I leaders in prigione
hanno svolto un ruolo chiave nel supportare gli sforzi di riconciliazione,
anche attraverso il documento dei prigionieri e la costante richiesta ai loro
partiti politici di mettere fine alla divisione.
Cosa è il documento dei prigionieri?
Background
Nel 2006, seguendo le elezioni generali
che hanno portato Hamas al governo, preoccupazioni sono aumentate riguardo alla
divisione tra Fatah e Hamas. I leaders politici imprigionati hanno scritto un
documento per la conciliazione nazionale. Marwan Barghouthi è stato il maggiore
architetto del document, che è stato poi firmato dai leaders di tutte le
fazioni. E’ il primo document scritto a essere approvato da tutti i partiti
politici rappresentati all’interno del PLO e da Hamas e la Jihad islamica.
I punti principali
Il documento:
- Chiede la
costituzione di uno stato palestinese su tutti i territori occupati nel
1967 con Gerusalemme come sua capitale,
e il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi.
-
Riafferma che il PLO è il solo e
legittimo rappresentante del popolo palestinese, mentre si insiste sul bisogno
per Hamas e la Jihad islamica di unirsi al PLO
-
Sottolinea il diritto del popolo palestinese a resistere
all’occupazione, mentre chiede di focalizzare la resistenza nel territorio
occupato nel 1967. Chiede azione politica e diplomatica per liberare il paese,
incluse le negoziazioni, così come la resistenza di massa e popolare contro
l’occupazione
-
Chiede la formazione di un governo di unità nazionale su
una base che assicuri la partecipazione di tutti i blocchi parlamentari
-
Sottolinea che le negoziazioni sono giurisdizione del PLO
e del Presidente dell’Autorità Nazionale palestinese, a condizione che ogni
accordo debba essere presentato al nuovo Consiglio palestinese nazionale per la
ratifica finale o essere ratificato da un referendum generale, se possibile.
-
Sottolinea l’importanza degli sforzi rivolti alla
costruzione dello stsato e del preservare la democrazia palestinese
Un documento rilevante
Il documento dei prigionieri ha portato
alla formazione del primo in assoluto governo di unità nazionale nel Febbraio
del 2007, che collassò alcuni mesi dopo. Il documento rimane il punto di
riferimento centrale per mettere fine alla divisione. Dimostra, inoltre, il ruolo
central che i prigionieri possono avere nel raggiungere l’unità, la libertà e
la pace, così come la loro potente influenza e l’impatto di moderazione.
Marwan non è un terrorista colpevole di
reato?
Un prigioniero politico
Marwan Barghouthi, preso da Ramallah nel
2002, è stato il primo parlamentare a essere arrestato. Israele ha voluto
perseguire la lotta palestinese, e criminalizzare la richiesta palestinese di
libertà. Ha perciò arrestato uno dei simboli di questa lotta contro
l’occupazione. Marwan Barghouthi, il quale, come un rappresentante di un popolo
sotto occupazione ha rifiutato di riconoscere la legittimità del potere
occupante, ha boicottato il tribunale. Lui perciò non ha perorato
il suo caso ma semmai ha usato questo processo per perseguire l’occupazione.
Un processo farsa
Il report dell’esperto legale
dell’Unione Inter-Parlamentare, il Signor Simon Foreman, ha affermato: “le
numerose violazioni della legge internazionale richiamate in questo report
rendono impossibile concludere che al Signor Barghouti sia stato fatto un processo
giusto”. “Il caso di Barghouti ha chiaramente dimostrato che, lontanto dal
portare sicurezza, le violazioni della legge internazionale hanno, soprattutto,
minato l’autorità della giustizia israeliana gettando discredito sul suo condurre le indagini e le
procedure usate.” Questo processo ha così dimostrato un’altra volta che
i tribunali israeliani erano strumenti per servire
l’occupazione piuttosto che la giustizia. L’Unione Inter-Parlamentari e il
Parlamento Europeo hanno entrambi richiesto il rilascio di Marwan Barghouthi e
hanno adottato risoluzioni in supporto del rilascio dei ministri palestinesi
imprigionati e dei diritti dei prigionieri palestinesi.
Non sono forse i prigionieri colpevoli e
per questo non dovrebbero essere ritenuti responsabili delle loro azioni?
Tutti colpevoli?
Israele, il potere occupante, ha
criminalizzato tutte le forme di impegno civile e politico, incluso il far
parte di un partito politico, l’esercitare la libertà di espressione, assemblea
e dimostrazione, il partecipare alla lotta sia pacifica che lotta armata,
incluse forme considerate pienamente legittime per la legge internazionale.
Allo stesso tempo, ha accordato quasi totale impunità ai suoi soldati e ai
coloni. Dal 1967, 800 000 palestinesi hanno esperito la detenzione, una chiara
manifestazione dell’uso di Israele dell’imprigionamento come mezzo per spezzare
il volere di un’intera nazione che cerca la libertà. I tribunali militari
israeliani hanno un tasso di condanne superiore al 99%!
Strumenti di occupazione
Le massicce violazioni
della legge internazionale umanitaria e dei diritti umani durante l’arresto,
l’interrogatorio, il processo e l’imprigionamento sono una chiara indicazione
che il ruolo delle corti israeliani e’ di sostenere l’occupazione, non di
ottenere giustizia.
Il rilascio di tutti i prigionieri politici e’ una
necessita’ per la pace
Come dimostrati da altri conflitti intorno al mondo, il
rilascio dei prigionieri politici e’ strumentali a ottenere la pace. In molti
casi, incluso il caso del Sud Africa, questo rilascio ha costituito un
prerequisito per il lancio delle negoziazioni formali. Nel caso palestinese,
comunque, nonostante la liberazione di migliaia di prigionieri, la firma degli
accordi di Oslo non ha portato al rilascio di tutti i prigionieri. 20 anni
dopo, questo lungamente tardivo rilascio dei prigionieri pre-Oslo sta finalmente
accadendo rivelando un inerente fallimento del processo di pace: la sua
inabilita’ ad assicurare la liberta’ per la popolazione occupata. Allo stesso
tempo, 5000 prigionieri continuano ad aspettare la loro liberta’ mentre Israele
persegue le sue quotidiane campagne di arresti.
Marwan e’ il nuovo Mandela?
Il Mandela palestinese
Non appena fu arrestato nel 2002, Marwan Barghouthi fu soprannominato
“il Mandela palestinese”. Avendo passato ad oggi circa due decenni della sua
vita in carceri di occupazione, inclusi gli ultimi 12 anni, il paragone con
Mandela e’ difficile da evitare.
Lunga marcia per la liberta’
Il cammino seguito da Mandela e da Marwan e’ molto simile:
-
Entrambi hanno fondato il movimento giovanile della loro
fazione politica ed erano coinvolti nello sviluppo di un movimento di base e di
resistenza popolare.
-
Entrambi hanno difeso il diritto alla resistenza, inclusa
la lotta armata, Mandela essendo il capo dell’ala militare dell’ANC al tempo
del suo arresto, mentre Marwan era considerato un leader chiave durante la
prima e seconda Intifada. Entrambi si sono poi avvicinati alla difesa della pacifica
resistenza popolare come una opzione strategica verso l’acquisizione della
liberta’.
-
Entrambi hanno rifiutato di riconoscere la legittimita’
dei tribunali dell’oppressore e hanno usato il loro processo per perseguire i regimi
dei loro oppressori.
-
Entrambi hanno imparato il linguaggio del loro nemico in
prigione e hanno mostrato una grande capacita’ per il dialogo.
-
Entrambi hanno trasformato la loro prigione in una scuola
per altri e sono diventati maestri della lotta dietro le sbarre, uno in quella che
e’ diventata conosciuta come l’Accademia di Robben Island e l’altro nella
cosiddetta Accademia Hadarim (Marwan e’ detenuto nella cella n°28 nella
prigione Hadarim).
-
In ultimo, entrambi hanno continuato ad avere un ruolo
chiave durante l’incarcerazione, diventando simboli della lotta del loro
popolo, unificando figure e attori politici chiave. Mandela e’ stato la figura
centrale nel porre fine all’apartheid e nel raggiungimento della pace e della
riconciliazione, mentre Marwan, attraverso il documento dei prigionieri, ha provato
che lui puo’, usando la sua ampia credibilita’ e popolarita’, raccogliere
supporto da tutte le fazioni politiche per la riconciliazione palestinese, una
comune strategia di resistenza e una visione per raggiungere la pace.
Il
nuovo Mandela
Al di la’ delle impressionanti somiglianza
nelle loro traiettorie politiche, il paragone tra Marwan e Mandela prende anche
forza dall’universalita’ della lotta contro l’occupazione in Palestina, e le
molte analogie con la lotta contro l’apartheid. In entrambi i casi, questi
conflitti sono diventati emblematici della lotta per la liberta’ e la dignita’
contro l’oppressione, e per il trionfo di valori universali, dei diritti umani
e della legge internazionale.
Come posso aiutare?
Firma la Dichiarazione di Robben
Island
La Dichiarazione di Robben Island costituisce il testo
fondante della campagna. Aiutaci a fare la storia firmando questo documento e
incoraggiando altri a firmare – individui, organizzazioni e figure prominenti
nella societa’.
Organizza eventi in supporto della
campagna
Aiutaci a organizzare eventi per promuovere la consapevolezza,
sii avvocato dei prigionieri palestinesi e raccogli il supporto per il loro
rilascio.
Chiedi a rappresentanti eletti e a
funzionari di governo di prendere posizione
Ci sono molti modi in cui puoi chiedere ai tuoi
funzionari eletti di supportare la campagna.
Iniziative di successo per adesso
hanno incluso:
- l’adozione di risoluzioni da
parte di Parlamenti locali, nazionali e internazionali
- iniziazioni di viaggi e missioni
che indagano sui fatti per vedere la situazione dei prigionieri palestinesi direttamente
- assegnazione di cittadinanza
onoraria a Marwan Barghouthi da autorita’ locali come segnale di supporto per
la liberazione dei prigionieri palestinesi e la liberta’ della popolazione
palestinese
- formulazione e promozione di
interrogazioni parlamentari ai governi ufficiali
- esortazione ai governi per
emanare dichiarazioni, fare pressione, e prendere chiara posizione in supporto
del rilascio dei prigionieri e del sostegno dei loro diritti nel frattempo.
[1] Il comitato di leadership nazionale e’ composto da
leaders di tutti I blocchi parlamentari nel PLC (Fatah, Hamas, PFLP, DFLP, PPP,
PI, Independenti e Fida) ed e’ stato costituito nel 2013 per aggiornare gli sforzi
per il rilascio di Marwan Barghouthi e di tutti i prigionieri palestinesi.