lunedì 27 settembre 2004

Diritti civili


Eutanasia e divorzio rapido in Spagna


Leggiamo su EL PAIS del 23 settembre che la cattolica Spagna istituirà una commissione parlamentare per regolare l'eutanasia. La ministra Salgado dice che seppure in questa legislatura l'eutanasianon sarà depenalizzata, sarà comunque istituita una commissione per valutare le richieste. Da La Stampa di oggi 26 settembre apprendiamo che il governo spagnolo ha approvato un disegno di legge che cambia le regole per il divorzio. Se i coniugi sono consenzienti e non hanno figli nè beni in comune,  potrebbero bastare dieci giorni per ottenere il divorzio, senzapassare quindi per il periodo di separazione. Nel caso ci fossero figli, la custodia dei figli potrebbeessere affidata ad ambedue i coniugi, semprechè consenzi!enti.La vice-premier Maria Teresa Fernandez, che ha presentato il disegno di legge, così lo motiva:"Adesso lo Stato chiede ai coniugi perchè si vogliono separare, esigendo prove. Ma tutto ciò non ha senso, perché se nessuno deve giustificare perché si sposa, nessuno deve spiegare perché si separa". Elementare, direbbe Watson.Al punto che persino i popolari di Mariano Rajoy e degli altri partiti hanno espresso giudizipositivi. La Chiesa, invece, è molto critica perché la riforma "comporterà più divorzi e più sofferenza". Può darsi pure che i divorzi aumentino per effetto dell'abbreviazione dei tempi, ma appunto per questa ragione le sofferenze diminuiranno. Ed è questo che realmente conta. Fortunatamente in Spagna, al contrario dell'Italia, la Chiesa è sempre meno influente.
Trovata nella mia email da parte di Libera Uscita.

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