sabato 8 settembre 2012

Cinquestelle II

Io credo che i contenuti del programma di Beppe Grillo abbiano una valenza tale da non essere affidati solo ai grillini; il programma di Grillo va studiato da tutti quelli che intendono partecipare alla cosa pubblica. E ognuno deve sentirsi libero di correggere, aggiungere, togliere, sapendo però che Grillo coglie la sostanza del malessere del mondo. E ti tiene informato: ti fa sapere e vedere dove corrono i flussi di denaro, chi ne usufruisce, come vengono gestiti per corrompere. Ecc. ecc.

STATO E CITTADINI pagina 3 di 15
www.beppegrillo.it
http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf
Se venisse applicata rigorosamente la legge 10/91, per riscaldare gli edifici
si consumerebbero 14 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato
calpestabile all’anno. In realtà se ne consumano di più. Dal 2002 la legge tedesca, e più di
recente la normativa in vigore nella Provincia di Bolzano, fissano a 7 litri di gasolio, o metri
cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno il consumo massimo consentito nel
riscaldamento ambienti. Meno della metà del consumo medio italiano. Utilizzando
l’etichettatura in vigore negli elettrodomestici, nella Provincia di Bolzano questo livello
corrisponde alla classe C, mentre alla classe B corrisponde a un consumo non superiore a 5
litri di gasolio, o metri cubi di metano, e alla classe A un consumo non superiore a 3 litri di
gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato all’anno. Nel riscaldamento degli ambienti,
una politica energetica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2, anche per evitare le
sanzioni economiche previste dal trattato di Kyoto nei confronti dei Paesi inadempienti, deve
articolarsi nei seguenti punti:
• Applicazione immediata della normativa, già prevista dalla legge 10/91 e prescritta dalla
direttiva europea 76/93, sulla certificazione energetica degli edifici
• Definizione della classe C della provincia di Bolzano come livello massimo di consumi per la
concessione delle licenze edilizie relative sia alle nuove costruzioni, sia alle ristrutturazioni di
edifici esistenti
• Riduzione di almeno il 10 per cento in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio
edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziare per gli inadempienti
• Agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di
ristrutturazioni energetiche col metodo esco (energy service company), ovvero effettuate a
spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava.

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