Giusto, Giustino.
- To', guarda chi si rivede. Come va, Giustino?-
"Tutto bene, sono appena tornato da S.Vincenzo. Certe mareggiate! Ma che divertimento. Il mare è sempre il mare".
Giustino è un caro amico, compagno di vecchie battaglie anni 60, quando ci si entusiasmava per la lettera a una professoressa di D.Milani. L'ho rivisto poi Preside rispettato di un Istituto Tecnico fiorentino. Un personaggio.
Approfitto per buttar là: - Che ne dici dei finanziamenti alla scuola privata? -
"Meglio parlare di barche, caro Barbabianca."
- Berlusconi può detrarre le spese per i suoi due figli...-
" Barbabianca, non provocare. Che Berlusca detragga le spese per la sua scuola privata è un fatto che fa più tenerezza che rabbia. Il problema non è questo, e tu lo sai ".
- Me lo vuoi un po' riassumere per i 25 lettori del mio blog? -
" Mi piace il tuo servizio sul Casentino. Dove hai scoperto le due sorelle Noyes? Quando andiamo a fare una camminata da Campo dell'Agio ai Tre Confini? O una girata fino alla Lama? Pagami un caffè e ti fo l'intervista".
Ci sediamo all'aperto al Circolo di Via Massari, primo giorno della festa dell'Unità: previsti personaggi come Pardi, Rosi Bindi, Fassino; ma non stasera.
"Scrivi ai tuoi lettori che il problema non è quello che si tolgono soldi alla scuola statale; ci sono sprechi ben peggiori, ruberie vere e proprie. La scuola di Stato, ai nostri tempi, è stata malata, molto malata, di accentramento e burocrazia; ti ricordi? Eppure l'abbiamo fatta funzionare; scuola viva, partecipe, piena di iniziative, soprattutto piena di idee: libertà di pensiero e confronto di opinioni; che lotte intorno ai decreti delegati e poi il teatro, l'educazione sanitaria, i tornei interni".
- E l'ora di religione? -
"Questa vale un'intervista a parte. Ma rientra nel problema dei soldi alle private. Gramsci la chiamava la questione vaticana. Ma è vero. Se non ci fosse il Vaticano non esisterebbe la questione. In Italia dare i soldi alle private vuol dire darli al Vaticano che ne ha già troppi. Tu sai come la penso: ho sempre sostenuto qui a Firenze Padre Balducci, l'Isolotto e tutti quelli che tu sai. Anche Padre Dall'Oglio, dei gesuiti. Che fine hanno fatto? Il papa polacco fa pochi discorsi: tira a far ciccia: vuole scuole e TV proprie, partiti e deputati ai suoi ordini, catechismo a scuola fin nelle materne: ci pensi? fin dalla scuola materna; quella statale. Ma non gli basta. Mi ricordo d'aver sentito dire a Balducci e Dall'Oglio "l'integralismo è il tarlo del vangelo". Quel gran tarlo di Wojitila! Bel titolo per un giornale. Ma se lo scrivi rischi il vilipendio. D'altronde uno che va in India e dice a tutti quegli indiani-che sono i nostri antenati e che ci hanno insegnato quasi tutto - che l'unica salvezza è Gesù Cristo, cioè lui, suo vicario dichiarato. Anche il ministro leghista ha voluto mantenere il reato di vilipendio alla religione. Ora vogliono un'Europa a immagine della Polonia. Chissà perché l'America s'è portata i polacchi in Iraq. Questi poveri preti che hanno tentato di riformare il vaticano. Se li sono ingoiati uno dopo l'altro. Come Gasman quando fa lo show e manda giù una pasta dietro l'altra come ciliegine, in un sol boccone. Forse vale la pena che, una volta o l'altra, ti documenti la storia dell'ora di religione: non il film, ma quella del Preside Giustino.
Riassumendo voglio dire che il governo attuale non è molto diverso - su questo piano - insisto su questo piano - dai precedenti: tutti pagano il prezzo - qualcuno potrebbe dire il pizzo - a questo strapotere vaticano; in più Berlusconi si regge sui voti di Buttiglione e Company, dove per C leggi CL, Comunione e Liberazione. Sono i fondamentalisti cattolici, i baschi verdi di Pio XII, molto più aggiornati. Sono quelli che il Vaticano ha usato per far fuori l'Azione Cattolica di Carlo Carretto, quando si oppose alla politica fondamentalista di Gedda. Non sono le poche lire che vengono sottratte alla scuola statale, caro Barba, lo sai meglio di me: è un progetto che divide gli uomini, fin da bambini, in base a colori diversi, gruppi contrapposti, con distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (art. 3 dell'Anticostituzione). Per questo dobbiamo dire no. Anche questa è una battaglia sui principi, come quella di Cofferati sull'art.18.
Caro Barba, ma quanto era bella la nostra incasinata centralizzata burocratizzata scuola statale: la migliore di tutte, perché la scuola di tutti".
Barbabianca: - Giusto, Giustino. -
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