sabato 13 dicembre 2003

  L'altra ...



 


L'altra guancia


Leggo stamani su Paferrobyday un post (L'insuccesso dà alla testa) sullo strano cristiano che non porge l'altra guancia. (caso socci-melandri)
Io sono vecchio, diciamo anziano, sono abituato a vedere e sopportare cose e persone, sono convinto che la pazienza è una virtù rivoluzionaria, però, figlioli, devo ammettere che è dura. Mi difendo dalla Tv con Internet e quindi faccio a meno di fustigarmi con tanti talk show televisivi. Insomma evito certi semikonduttori televisivi. Mi sono risparmiato così questo tonio scocci su cui si è incocciata, leggo, la onorevole Melandri. A volte mi sembra di sognare, e non solo quando "vedo" il Pentagono dirigere con un software da terra gli ultimi minuti dei voli camicaze sulle Twins, prima di far saltare in aria la sala delle operazioni.
Ma come è possibile ridurre la Rai-Tv a giocattolo sputtanato fino al punto di metterlo in mano a giornalisti embedded usati come semplici strumenti di bassa macelleria politica che non sa offrire altro che bistecche mad cow. Figlioli, diamoci una mossa. Mi rivolgo a quelli che hanno votato la casa delle libertà.
Ma stamani non sono in forma; sto straparlando. E dire che oggi, sabato 13 dicembre, è una splendida giornata di primavera e le colline di Firenze son quelle dei Sepolcri foscoliani. Apro la finestra a godermi questo sole e mi rimetto subito in riga facendo parlare che ne sa più di me e sa, meglio di me, distinguere, nelle cose, sostanza ed accidenti, contenuto e forma. L'articolo è vecchio di un anno e mezzo, ma Giovanni Sartori davvero non invecchia.
Questo è quanto:


"11/7/2002


POSTSCRIPTUM. Antonio Socci mi risponde su Il Giornale del 12 luglio esordendo così: "Chissà se gli alti vertici della Fiat leggono gli editoriali pubblicati sul Corriere della Sera... Perché fa un certo effetto trovare sul giornale principale della galassia Agnelli una simile campagna demonizzatrice contro l'industria automobilistica". Chissà. Ma per quanto ne so gli alti vertici della Fiat sono meno meschini degli alti vertici di Arcore che invece ispirano la penna di Socci. Mi è chiaro, però, che il signor Socci mi vorrebbe cacciato (ritorna sul punto ben quattro volte). Mi invita anche, successivamente, a "rinunciare all'auto". Già fatto, signor Socci: l'ho fatto da anni. Ma ora mi rendo conto (grazie per avermi messo sull'avviso) che se tengo al mio posto dovrei comprare una Fiat. Ma non vorrei dar l'impressione che Socci scriva un editoriale soltanto per chiedere il mio licenziamento.
No, esiste anche il Socci-pensiero. Ne trascrivo alcune perle. Per esempio, questa: "l'ecologismo che considera l'uomo il cancro del pianeta deriva da una ideologia neo-pagana che vuole attaccare la tradizione giudaico-cristiana e la centralità che essa attribuisce all'uomo". Oppure quest'altra: "l'arrivo alla Casa Bianca di George Bush ha ridato voce a chi denunzia l'assurdità del millenarismo ecologista (per esempio la balla apocalittica del riscaldamento globale)". Questo sciocchezzume non merita risposta. Ma leggo che il signor Socci è "la Samarcanda del centro-destra", il nuovo astro della nostra Tv, "editorialista del Giornale e del Foglio, con buoni contatti con il mondo cattolico, neovice-direttore di Raidue". Che dichiara che il suo compito sarà di "fare una informazione dignitosa e rispettabile".
Come quella esibita sopra? Infine, una curiosità. Socci legge nel mio fondo una campagna demonizzatrice contro l'industria automobilistica. Di grazia, dove? "


Il resto del pezzo è quello che conta e lo leggerete a comodo qui. Dove si parla di cose più serie. Che tormentano un po' da tempo il mio pensiero e presto o tardi tormenteranno i 5 lettori di questo blog.

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