Rita da Cascia
Mercoledì 28 gennaio, Firenze, cinema-teatro Alfieri, lo stesso dove si proiettano gli spettacoli del Festival dei Popoli. Terzo dei 5 incontri su “Percorsi del comico nel teatro italiano del 900: da Ettore Petrolini a Totò. Conduttrice Teresa Megale.
Oggi si parlava di Paolo Poli. Un regalo inaspettato: proiezione della videocassetta “Rita da Cascia”; un’ora di godimento estetico e di compiacimento intellettuale: estetico per le scenografie, i costumi, la musica e il ballo, la parola cantata di Paolo, il movimento delle mani, le mille articolazione e variazioni della voce… soddisfazione intellettuale per la finezza dei riferimenti storici e il garbo dell’ironia; una demolizione sorridente e spregiudicata delle mille forme dell’alienazione religiosa attraverso i tempi. Da parte mia, ex insegnante di storia, l’ammirazione per il testo parlato, tutto basato su testi storici originali, da edizione critica. E le canzoni; le belle canzoni melodiche del buon tempo antico (la vecchia signora indegna alla mia sinistra che quasi mi dava di gomito alla rievocazione di Vanda Osiris).
La Firenze del Rinascimento e la Parigi dell’Illuminismo. Bravo Paolo (quando ti si veniva a vedere al Rondò di Bacco, in Piazza Pitti!).
La videocassetta non è in commercio. Un gruppo di fans, me compreso, a fine proiezione, si è intrattenuto con la prof. , giovane e simpatica, per trovare il modo di contattare in via diretta la Compagnia di Paolo Poli per acquistarne delle copie.
Se riuscirò ad averne una faremo una serata speciale alle Lame, da Stefano, con gli amici dal palato fine chi io so. Sicuramente gradiranno.
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