Girotondi e Globalforum, diamogli una mano!
Prima di Cheney.
Paolo Conti
Teheran, parlamento "occupato" pacificamente. Al sedicesimo sit in di protesta organizzato dai deputati progressisti iraniani davanti all'aula parlamentare e sotto
le solite due fotografie d'ordinanza, cioè l'imam Khomeini e l'attuale guida della rivoluzione Alì Khamenei, partecipano in tanti: i parlamentari (gli uomini seduti a
gambe incrociate sui tappeti, le donne più composte sui divani), nugoli di bambini che giocano, scrittori, docenti universitari che si alternano al microfono e ripetono dal
12 gennaio un solo slogan sotto tanti striscioni di protesta: elezioni libere, democrazia. [Corriere della Sera]
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