venerdì 29 aprile 2005

Lettera dalla galassia


Ai signori porporati


Sareste forse portati a pensare, miei cari amici, ch’io intendessi escludere dal gran mucchio delle false religioni, che troviamo nel mondo, almeno la religione cattolica, che noi tutti professiamo e che diciamo essere la sola che riconosce e adora, come deve essere adorato, il vero Dio, e la sola che conduce gli uomini sulla vera via della salvezza e della beatitudine eterna; disilludetevi, miei cari amici, considerate questo un inganno, e considerate un inganno tutto ciò che i vostri devoti ignoranti - o i vostri preti interessati, abituati a burlarsi di voi, o i vostri Dottori - si affrettano a dirvi e a farvi credere, trincerandosi dietro il falso pretesto della infallibilità della loro religione, ritenuta a torto santa e divina. Voi non siete meno vittime dell’inganno di coloro che ne sono le vittime per eccellenza. Voi non siete meno contaminati dall’errore di coloro che vi sono immersi fino al collo. La vostra religione non è meno inutile, né meno legata alla superstizione, di ciascuna delle altre; non è meno falsa nei suoi princìpi, né meno ridicola e assurda nei suoi dogmi e nelle sue regole morali; voi non siete meno adoratori di idoli di coloro che condannate e che voi, per primi, accusate di idolatria. Le idee dei pagani e le vostre non sono diverse che in apparenza.


La fede, credenza cieca che serve da fondamento a tutte le religioni, non è che fonte di errori, illusioni, imposture. […] Questo modo di credere è nondimeno sempre cieco, poiché le religioni non dànno, né riuscirebbero mai a dare, alcuna prova chiara, sicura e convincente, della verità dei loro presunti santi Misteri o delle loro Rivelazioni divine.  (Come sarebbe sciocco prestar fede ai miracoli del paganesimo, così è estremamente sciocco prestare fede a quelli del cristianesimo, poiché gli uni e gli altri scaturiscono da uno stesso principio di errori, di illusioni, di menzogne.


È evidente, quindi, che i suddetti Libri Sacri, non essendo stati scritti sotto ispirazione divina, non possono in alcun modo servire come testimonianza della verità; di conseguenza, i nostri Christicoles pretendono invano di utilizzarli come testimonianza infallibile, per provare la verità della loro religione.

Smettete di divertirvi ad interpretare e a spiegare in senso figurato, allegorico e mistico delle scritture vuote che ritenete sacre e divine; voi date loro il senso che volete e fate loro dire tutto cio' che volete per mezzo di presunti significati spirituali e allegorici che voi create per loro,  al fine di trovarci e di farci trovare delle supposte verita' che non esistono e che non sono mai esistite.

Perche' manifestate disprezzo per la povera gente e minacciate condanne eterne per dei piccoli peccati invece di protestare contro le rapine pubbliche, contro le palesi ingiustizie dei governanti che depredano, calpestano, rovinano i popoli, li opprimono e sono la vera causa di tutti i mali e di tutte le miserie che prostrano le genti?

Tocca a voi educare la gente, non negli errori dell'idolatria, non nella varieta' delle superstizioni, ma nella conoscenza della verita' e della giustizia, nella conoscenza di ogni virtu' e dei buoni costumi: siete pagati per questo.

Scusate, ma certe cose si possono dire solo da morti.

Vi presento un amico conosciuto da poco in un albergo prospiciente la Via Lattea. Non passate il messaggio a papa Benedetto, per ora; se no gli prende un coccolone e fa la fine di papa Luciani.

Karol il Piccolo

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