I saggi bioetici
...la mozione del gruppo di esperti coordinati da Francesco D’Agostino, cattolico, filosofo del diritto all’Università di Tor Vergata:
Non si può togliere il sondino ai pazienti in stato vegetativo persistente. Non si deve privarli di cibo e acqua. Alimentazione e idratazione artificiale non vanno infatti considerati «atti medici», ma rientrano nell’ordinaria assistenza. Ed anche se è lo stesso malato ad averne richiesto la sospensione nel suo testamento biologico, scritto quando era in piena coscienza, né i medici né i familiari hanno diritto a sottrargli questi due elementi, necessari perché resti legato ad un esilissimo filo di vita.
Sarebbe una forma «da un punto di vista umano e simbolico particolarmente crudele di abbandono del malato». E non di «doverosa interruzione di accanimento terapeutico».
Esprimono soddisfazione per questa mozione gli esponenti di An e Fi Riccardo Pedrizzi e Francesco Giro.
…il sondino è un trattamento medico, come indicato da una vasta letteratura internazionale, e quindi è il medico a decidere se toglierlo attuando la cosiddetta «eutanasia di compassione». Ciò non costituirebbe una «forma crudele di abbandono del malato». Secondo Neri, non sono cibo e acqua ad essere somministrati, ma un composto chimico.
Demetrio Neri, ordinario di bioetica a Messina
Dal Corriere del 5 ottobre 2005
Ricorso storico
I dotti di Costantinopoli del XIV secolo si preoccupavano di discettare sul sesso degli angeli e su altre questioni "bizantine" mentre i Turchi erano alle porte della città e l'Impero Romano d'Oriente sull'orlo del tracollo.
San Tommaso d’Aquino (1221-1274), che si occupò così a fondo di angeli da meritare il soprannome di Doctor
Angelicus, fu un acceso sostenitore dell’incorporeità degli angeli e attribuì loro una natura totalmente spirituale. Egli si occupò del loro ruolo nell’architettura del creato e ipotizzò che agli angeli fosse affidato l’incarico di determinare il movimento degli astri, guidandone i moti secondo la volontà di Dio
Nella speculazione teologica del XIII secolo, successiva al IV Concilio Lateranense, si andò anche affermando la continua necessità di una più attenta valutazione dei ruoli e dell’identità degli angeli.
San Bonaventura (1217-1274) stabilì che gli angeli erano parte di una sola specie, come gli uomini, provvisti di intelligenza, memoria e volontà; inoltre affermò che questi esseri erano dotati di libero arbitrio e in grado di agire seguendo il bene o il male, come dimostrato dall’azione di Lucifero.
Nel XVIII secolo, anche se la filosofia illuminista tendeva a valutare ogni cosa sul piano della razionalità, negando molti valori della religione, l'indagine sugli angeli continuò, benché attraverso interpretazioni spesso in contrasto con la visione dogmatica.
Emblematico è il lavoro del filosofo luterano svedese Emanuel Swedenborg (1688-1772) che elaborò una tesi secondo la quale il mondo naturale e quello spirituale si incontravano, dando vita a un universo dove angelo e uomo potevano confondersi. Per il pensatore svedese gli angeli avevano sesso e vivevano come in una sorta di comunità costituita da tanti nuclei familiari; accanto all'attività di custodi e messaggeri, svolgevano anche i tanti compiti che la vita in gruppo richiedeva, curandosi di molteplici impegni, allevando i figli, difendendo il mondo dai demoni e scrivendo con una scrittura altamente sofisticata incomprensibile per gli uomini.
Il culto pagano dell'Arabia pre-islamica voleva che gli angeli fossero creature femminili, e in particolare erano considerate le figlie di Dio. Questa fu una questione dibattuta a lungo anche in Europa.
Il Corano risponde a tutti coloro che avanzano ipotesi sul sesso degli angeli: «Considerano femmine gli Angeli, i servi del Compassionevole.
Sono stati forse testimoni della loro creazione?» (XLIII:19) e dice ancora: «Poni loro questa domanda: "Il tuo Signore avrebbe figlie e loro figli?". Abbiamo forse creato Angeli femmine ed essi ne furono testimoni? Non è forse vero che, nella loro calunnia, dicono: "Allah ha generato". In verità sono bugiardi! Avrebbe forse preferito le figlie ai figli» (XXXVII: 149-154). La realtà, allora, è che gli angeli non hanno l'esigenza di un sesso definito, perché, per la loro natura, non si devono accoppiare per riprodursi.
Gli Angeli non bevono, non mangiano, non si annoiano e non si stancano:
I sapienti musulmani sono arrivati alla conclusione che gli angeli non mangiano perché quando si presentarono ad Abramo, il quale gli offrì del vitello arrostito essi rifiutarono. A proposito di questo episodio il Corano dice: «Quando vide le loro mani non lo avvicinavano, si insospettì ed ebbe paura di loro. Dissero: "Non aver paura, siamo stati inviati al popolo di Lot"» (XI:70). Inoltre i sapienti sono concordi sul fatto che essi non si stancano e non si annoiano, ma svolgono la loro funzione incessantemente: «Lo glorificano notte e giorno, e non smettono» (XXI:20).
Fonte della notizia
Oviedo 4 aprile 1997
Convenzione per la protezione dei diritti dell’uomo e la dignità dell’essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina: Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina Consiglio d’Europa (1996)
Articolo 9
Desideri precedentemente espressi
I desideri precedentemente espressi a proposito di un intervento medico da parte di un paziente che, al momento dell’intervento, non è in grado di esprimere la sua volontà saranno tenuti in considerazione.
Italia
Legge 28 marzo 2001, n. 145
"Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione dei diritti dell'uomo e della dignità dell'essere umano riguardo all'applicazione della biologia e della medicina: Convenzione sui diritti dell'uomo e sulla biomedicina, fatta a Oviedo il 4 aprile 1997, nonché del Protocollo addizionale del 12 gennaio 1998, n. 168, sul divieto di clonazione di esseri umani"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24 aprile 2001
Privacy
...nel pieno delle mie facoltà mentali, e allo scopo di salvaguardare la dignità della mia persona, intendo affermare solennemente con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.
Fonte
Barbabianca vorrebbe semplicemente non morire nella m., con le piaghe da decubito, ridotto a pelle e ossa, imboccato, intubato contro voglia. Con Benigni dico “La vita è bella”, con Claudio Villa non vorrei dire “Morte fai schifo”. Insomma “vivere e morir bene”.
Sto parlando di me: posso appartenere a me stesso?
Sì, ma…
Allora ricominciamo da capo: Home: ripartiamo da sopra…
Antifona finale: Tra i bioetici del Comitato e i bioetilici dell’attuale Parlamento, Europa aiutami tu.
Ma dov’è Oviedo?
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