mercoledì 7 dicembre 2005

Val Susa, Val Susa


Altro che egoisti e localisti. Vivono da vent’anni in un grande cantiere. E ora hanno detto basta. Perché la nuova linea ferroviaria non serve. Perché temono l’amianto degli scavi. Perché sanno che i lavori stanno aprendo una nuova Tangentopoli, con vecchi protagonisti 
 Gianni Barbacetto su Diario
Marco Ponti, professore al Politecnico di Milano:  in quattro frasi inverte molte delle nostre piccole certezze ambientaliste sul traffico su gomma:
"Ora, invece, varrebbe la pena di ridurre le emissioni differenziando i pedaggi e le tassazioni per i camion: far pagare molto quelli che inquinano di più, così da rendere economico il rinnovo del parco mezzi circolante. Così il beneficio ambientale sarebbe diffuso, non limitato a una sola tratta. Se proprio poi si volesse aumentare la capacità di trasporto merci, allora converrebbe realizzare il raddoppio del tunnel stradale del Frejus: costa un decimo e le emissioni possono essere ridotte con i pedaggi fortemente differenziati».
Massimo Mantellini
Siamo un paese meraviglioso: abbiamo le Alpi strangolate dai TIR. Ma appena si progetta qualcosa (anche la cosa peggiore) su rotaia si risponde che l'alternativa e' il raddoppio delle tratte autostradali.
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il post di Mantellini 

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