venerdì 9 dicembre 2005

Corsi e ricorsi

Il papa: «La scienza non minacci l'umanità»
Benedetto XVI interviene su Pacs e aborto: «Salvaguardare i valori di matrimonio e amiglia. No all'uso arbitrario del progresso»
Pronunciata il 3 dicembre 2005
Dal Corriere


Io Galileo, fìg.lo del q. Vinc.o Galileo di Fiorenza, dell'età mia d'anni 70, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi Cardinali...sono stato giudicato veementemente sospetto d'eresia, cioè d'aver tenuto e creduto che il sole sia centro del mondo e imobile e che la terra non sia centro e che si muova; Pertanto volendo io levar dalla mente delle Eminenze V.re e d'ogni fedel Cristiano questa veemente sospizione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non fìnta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie; ... e giuro che per l'avvenire ...se conoscerò alcun eretico o che sia sospetto d'eresia lo denonziarò a questo S. Offizio, o vero all'Inquisitore o Ordinario del luogo, dove mi trovarò.
Letta il 22 giugno 1633


Il testo integrale dell'abiura

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